L’Epifania tutte le feste porta via e con questo articolo finalmente (o forse no) voglio far portare via il 2018. Un anno che ho tenuto stretto più del dovuto perché mi ha regalato tante gioie, successi, obiettivi ma – al contempo – messa a dura prova. E allora, perché trattenerlo? Semplicemente per non dimenticare quanto ho imparato nell’affrontarlo.
I Miei Viaggi del 2018
Gennaio: Inizio i viaggi del 2018 a Nova Ponente. Brindo sotto una abbondante nevicata mentre assisto al curiosissimo spettacolo degli schioccatori di frusta! Anziché i fuochi d’artificio, a mezzanotte in punto, all’Hotel Pfoesl ci deliziano con la Goaslschnöllen, un’usanza proveniente dalla Baviera e dall’Austria ben preservata in alcune zone dell’Alto Adige. Si tratta, appunto, di giovani che sanno far schioccare il cuoio delle fruste con movimenti precisi e frutto di lungo esercizio. Una scoperta! Leggete Capodanno sulla neve in Italia per scoprire quali sono stati i nostri due luoghi del cuore!
Febbraio: San Casciano Val di Pesa. Per lavoro, vado in Toscana e decido di non rientrare la sera stessa. Mi metto alla ricerca di un posticino dove dormire nei dintorni di Firenze e trovo un relais con camere accoglienti e silenziose, un’osteria stellare e prezzi (davvero) buonissimi!
Marzo: esagero! Inizio il mese con un volo per Malta per un assaggio di primavera ma stavolta mi concentro sull’isola di Calipso. Scelgo come base Xlendi Bay la piccola (davvero piccola) baia del pittoresco villaggio di pescatori di Xlendi ubicato a sud ovest di Gozo ma, avendo la macchina, giro per l’isola scoprendo scorci sorprendenti e baiette indimenticabili! Cosa vedere a Gozo e Dove dormire a Gozo.
Il weekend successivo torno nella città della Torre Pendente – dopo almeno 20 anni – nel weekend di San Patrizio in occasione dell’assemblea annuale di AITB. Eccezionalmente, partecipo alla visita delle mura di Pisa, riaperte dopo un profondo restauro.
Chiudo il mese con un’incursione in Sicilia alla scoperta di Cefalù, una cittadina incastonata tra mare e roccia. Tra le altre cose, visito il gioiellino che ha visto il primo ciak del film “Nuovo Cinema Paradiso”, il teatro che nel film premio Oscar viene trasformato in vecchia sala cinematografica. Qui vi suggerisco Cosa vedere a Cefalù.
Aprile: torno in Sicilia (ebbene sì), fermamente intenzionata a realizzare il tour della Palermo insolita nel quartiere La Kalsa e termino la passeggiata tra i mercati della città (tra i più fotogenici che io abbia mai visto! Scriverò presto l’articolo e nel frattempo, se volete dritte sui must see, leggete Cosa vedere a Palermo in un weekend)!
Aprile è il mese in cui realizzo la n. 9 e la n. 53 delle 100 cose da fare prima di morire (e le prime del 2018): dormire nei camini delle fate durante un Tour in Cappadocia: come organizzare il viaggio e sorvolare la Cappadocia in mongolfiera.
Maggio: prendo un treno e raggiungo Bologna per partecipare a Itacà: migranti e viaggiatori. Questo festival, dedicato al turismo responsabile mi offre la possibilità di approfondire il delicato tema dell’accessibilità in viaggio. Mi metto in gioco e preparo una valigia con una benda agli occhi per immedesimarmi nelle difficoltà, quotidiane, incontrate da persone non vedenti. Provo anche a comunicare con potenziali proprietari di strutture ricettive con cuffie che mi impediscono di sentirli, come fossi una persona non udente. Un’esperienza forte, decisamente.
Giugno: esagero, ancor più che a marzo! Vado nella terra della bollicina per celebrare il Franciacorta Summer Festival con Ronco Calino, una cantina che ancora non conoscevo e che ha organizzato una interessante serie di eventi music/food&wine per far degustare i suoi vini bio! Scappo di nuovo a Cefalù per il Blogger Day e – tra le altre cose – in un assolato pomeriggio degusto le eccellenze enogastronomiche delle madonie.
Il terzo weekend del mese mi regalo la n.4 delle 100 cose da fare prima di morire: fare un viaggio con i miei genitori! Per iniziare (senza spaventarli troppo!), li porto a fare un tour enogastronomico in Toscana, tra Pienza e Montalcino (col senno di poi, un mese un po’ alcolico).
Chiudo il mese in Olanda, tra Rotterdam, L’Aia e Delft. Le prime due città le avevo già visitate in un viaggio precedente (anche se vederle in estate mi offre la possibilità di viverle di più all’aperto —> Le spiagge in Olanda Scheveningen) mentre l’ultima mi offre un tour nell’arte molto intrigante: leggete Cosa vedere a Delft tra i luoghi di Vermeer e le ceramiche blu.
Luglio: pensavo di rallentare un po’, soprattutto in vista del viaggio di agosto, ma i siti Unesco del sud Italia mi chiamano a raccontare un bel progetto di rete e condivisione. Con Unesco Festival Experience in Puglia riscopro Monte Sant’Angelo e il suggestivo Santuario di San Michele Arcangelo (inserito nel patrimonio dell’Umanità 2011); Alberobello e i pittoreschi trulli e l’enigmatico Castel del Monte (entrambi inseriti nel 1996). Con Unesco Festival Experience in Campania invece, realizzo finalmente il sogno di visitare la Certosa di Padula.
Agosto: dopo un lungo studio su come organizzare un viaggio in Georgia parto e scorrazzo tra i vigneti del Kakheti, visito le bellezze della capitale Tbilisi, mi rilasso a Batumi, la Las Vegas del Mar Nero, mi incanto di fronte alle città rupestri, imparo molto dai monasteri appollaiati su vette solitarie. Un’avventura lunga due settimane e 2175km!
Settembre: annullo ben due viaggi su tre perché la vita è imprevedibile e ti mette davanti a prove che mai avresti voluto. Sento il bisogno di ripiegarmi su me stessa per trovare una risposta. Risposta che non trovo ma non importa perché la frase che ha caratterizzato quei giorni e che avrò cura di non dimenticare mai è “La vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci”. Reagisco nell’unico modo che conosco: sorrido. Non cancello il weekend in Germania e mi lancio nella gioiosa Festa della Birra di Stoccarda. Mai viaggio è stato più “bello” perché vissuto con una consapevolezza e una maturità profondamente diverse dagli altri.
Ottobre: mi godo la famiglia e ne sono felice.
Novembre: l’intenzione era di continuare a godermi la famiglia ma si prospetta la realizzazione della n.56 delle 100 cose da fare prima di morire: andare in Brasile, visitare il Cristo di Rio e farmi fotografare con le braccia spalancate come il Redentore! Come rinunciare? Impossibile! Prima del volo, mi siedo nel cockpit al posto del comandante e tiro fuori dal cassetto un sogno mai confessato.
Dicembre: saluto il 2018 su una bianchissima spiaggia di Fuerteventura. Le Canarie sono diventate il mio buen retiro di Capodanno. Presto vi racconterò cosa vedere a Fuerteventura ma non posso non lasciarvi qualche chicca: ci sono più capre che persone. Forse anche più scoiattoli (sì, avete letto bene) che persone chiamati ardillas. Si produce un formaggio eccellente dalla tradizione secolare tanto che è stato aperto un Museo del Queso Majorero. Ci sono tanti mulini e fari. E poi… un po’ di pazienza!