E la fatidica data del 2 maggio 2020 finalmente arrivò: 10 anni di Turista di Mestiere, di viaggi, di scrittura, di foto, di amicizie virtuali, di consigli dispensati e ricevuti.
10 anni di viaggi
Mai avrei pensato che li avrei trascorsi a casa, visto che avevo già segnato in rosso la data del compleblog, scoprendo che sarebbe capitato in un weekend di ponte!

Pilota per una notte!
Avevo sognato di tornare in Turchia, alla scoperta di un itinerario insolito tra Malatya, Gaziantep e Sanliurfa. Viaggio già saltato a novembre, a causa dei disordini che si erano creati al confine con la Siria. Non sono andata partita 6 mesi fa non tanto perché pensassi fosse pericoloso ma perché trovavo poco etico raccontare una terra meravigliosa fingendo che non stesse accadendo nulla a una manciata di chilometri da me.
Ma la vita è capricciosa e, anziché a Nemrut Dagi, sono seduta sul divano di fronte a una finestra che un momento è prigione un altro è evasione. Non mi lamento, sia chiaro. L’emergenza che stiamo vivendo ha portato con sé talmente tanto dolore, incertezza e paure che sarebbe offensivo recriminare la rinuncia a un viaggio o l’isolamento da quarantena!
In queste settimane ho potuto dedicarmi del tempo che di solito mi manca. Ho letto di più, ho scritto di più. Mi sono ascoltata e ho cercato di focalizzare nuovi obiettivi. Ho chiacchierato di più. E ho scoperto che mi mancava: meno messaggi più voci! Ho ricevuto messaggi di solidarietà e affetto da mezzo mondo! Gente conosciuta in viaggio che ha voluto farsi sentire vicina, sperando di trovare me e i miei cari in salute. Ho apprezzato anche i commenti dei miei lettori che mi hanno chiesto di continuare a farli sognare, anche solo con una foto.
E allora, nonostante questa prospettiva così imprevedibile, ho deciso di celebrare il traguardo dei 10 anni online con un album speciale: le 10 esperienze di Turista di Mestiere che porterò sempre nel cuore e che spero possano ispirarvi nuove avventure (cliccate sull’immagine)!










Chissà cosa mi riserveranno i prossimi 10 anni… magari la realizzazione di almeno altrettante esperienze indicate nelle 100 cose da fare prima di morire (una l’anno mi sembra una buona media!).