Cosa vedere a Delft in un giorno? La piccola cittadina olandese famosa per le ceramiche blu, per aver dato i natali a Vermeer nel 1632 (il famoso autore della Ragazza con l’orecchino di perla) e per essere l’antica sede della casata degli Orange (e di quel Guglielmo, padre della patria), deve essere visitata a piedi o in bicicletta.
Cosa vedere a Delft
Solo così potrete ammirare la fitta rete di canali che collega le decine di isolotti (a maggio sono pieni di ninfee in piena fioritura, uno spettacolo!) e gli scorci che la rendono una meta perfetta per un break!
Noi vi abbiamo trascorso solo un weekend e già prima di partire, avevamo individuato tutte le cose da vedere a Delft per evitare di perdere qualche must see (avete presente il disappunto quando tornate da un viaggio e vi dicono “e questo lo hai visto?” e voi no, non lo avete visto! Grrrrr).
Il Markt
Il tour deve partire dal Markt (la piazza del Mercato) in cui campeggiano lo Stadhuis, il Municipio, e la Nieuwe Kerk, la Cattedrale cittadina che ospita la tomba di Guglielmo e di altri reali (la storia della monarchia è ben illustrata con dei pannelli all’interno).
Salite sul campanile, che svetta da ben 109 metri (è il secondo più alto d’Olanda dopo quello di Utrecht), e ricordate di andarci fuori orario messe perché non vi farebbero salire! P.S. la piattaforma di accesso è a 85 metri e per raggiungerla, occorre salire 176 gradini senza ascensore.
Prezzi: potete scegliere un ticket per visitare le due chiese (Nuova e Vecchia), uno per visitare solo la torre o uno combinato (che consigliamo) a 8€ intero, 5,5€ ridotto studenti 12-29 anni, 2,5€ ridotto bambini 6-11 anni. Orari: consultate il sito della chiesa per orari sempre aggiornati.
A destra della cattedrale, in Oude Langendijk all’angolo con Jozefstraat, si trovava l’abitazione della suocera (purtroppo demolita) in cui il pittore si trasferì con la famiglia nel 1660. Prima viveva in una grande casa – in cui il padre gestiva una locanda – che affacciava proprio sul Markt: davvero pochissimi metri in linea d’aria ma che forse indicano lo stato di indigenza in cui versava il pittore costretto al trasloco (lo sapete che il genio di Vermeer venne riconosciuto solo dopo la sua morte?). Il luogo esatto della casa è oggi indicato da una targa.
Vermeer Centrum Delft
Sul lato opposto, al civico 21 di Voldersgracht, si trova il Vermeer Centrum Delft. Non pensate di visitare un museo perché restereste davvero delusi!
Il centrum, che è una delle tappe del tour dedicato al maestro della luce olandese, è piuttosto un luogo in cui avvicinarsi alla sua storia, alla sua pittura e alle sue opere.
Non troverete originali (in mostra in altri musei tra Amsterdam e L’Aia) ma 37 copie dei suoi quadri in formato originale nella sezione Vermeer World. Interessante anche l’Atelier, per scoprire le tecniche adottate da Vermeer per scolpire la luce e la sezione dedicata ai dettagli inseriti nelle opere per indicare i vari tipi di “Amore” (l’amore seduttivo, a pagamento, irraggiungibile, romantico).
Prezzi: 9€ intero con audioguida, 5€ ridotto ragazzi 12-17 anni, accesso gratuito under 11 anni. Orari: aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17. Il 24 e il 31 dicembre aperto dalle 10 alle 16. Il 26 dicembre e il 1 gennaio dalle 12 alle 17. Chiuso il 25 dicembre.
Se vi è già venuto un languorino, come a noi, pochi passi dopo si trova Kek, uno dei più deliziosi koffiebar che io abbia visto in Olanda! Vi consiglio di fermarvi a fare un “organic homemade lunch” a base di squisiti panini, a mangiare una delle loro famose torte o a bere succhi di frutta o centrifugati davvero freschissimi.
La stradina di Delft
Continuate la vostra passeggiata oltrepassando l’incrocio (che in Olanda nella maggior parte dei casi indica un reticolato di canali più che di strade!): tenetevi sulla destra di Vlamingstraat, perché potrete vedere (di fronte) all’altezza dei civici 40-42, la Het Straatje, La stradina di Delft che Vermeer immortalò su una sua tela tra il 1657 e il 1658! La geolocalizzazione della strada si deve allo studio del professor Frans Grijzenhout che dopo aver scartabellato centinaia di documenti è riuscito a individuare la via e la casa della zia del pittore!
Nella cittadina sono sparsi dei “cubi” che vi aiuteranno a individuare i luoghi di Vermeer. Se non volete perdervene neanche uno, acquistate il “Vermeer cube walk” (€ 2,50 in olandese, inglese, francese e giapponese).
Delft è stata l’ultima tappa del nostro viaggio. Prima abbiamo visitato Rotterdam [Cosa vedere a Rotterdam e Dove mangiare a Rotterdam] e abbiamo trascorso una mattinata al mare [spiagge in Olanda: Scheveningen]. A proposito della città dove si trova La ragazza dell’orecchino di perla, leggete Cosa vedere a L’Aia in un giorno.
Tornando sui vostri passi, sempre lungo Voldersgracht, all’incrocio con Hyppolitusbuurt, svoltate a destra e camminate fino a incontrare la sagoma della Oude Kerk, la Chiesa di Cristo (dove è sepolto Vermeer) in HH Geestkerkhof.
Nei pressi di questa chiesa, in Sint Agathaplein 1, si trova il Museum Het Prinsenhof, il museo municipale di Delft, che ospita una collezione di dipinti olandesi della Golden Age. Questo museo, come suggerisce il nome, è ospitato nel Palazzo del Principe un luogo iconico per la città perché vi fu assassinato Guglielmo I d’Orange nel 1584.
Prezzi: 12€ intero, 6€ ridotto ragazzi dai 13 ai 18 anni, ridotto 3€ bambini dai 4 ai 12 anni, ingresso libero under 3 anni. Orari: dal 1 settembre al 28 febbraio martedì-domenica dalle 11 alle 17. Chiuso il 1 gennaio, il 27 aprile e il 25 dicembre.
Un cuore blu nei paraggi della Nieuwe Kerk (Oude Langendijk 2611) oltre a rappresentare il cuore della città e a richiamare con la sua struttura in vetro l’Università Tecnologica di Delft è l’omaggio del suo autore, Marcel Smink, alla ceramica blauw.
La Oostpoort, la porta medievale
Un po’ decentrata, ma da vedere, è la Oostpoort, la porta orientale. L’unica rimasta di cinque porte, è la testimonianza della cinta muraria medievale della città. E’ caratterizzata da due alte torri cilindriche e da un ponte levatoio bianco. Con l’occasione, ammirate anche le tipiche houseboat che si specchiano sul canale.
Le Ceramiche blu
Tra le cose da vedere a Delft, imperdibile è Royal Delft, la fabbrica delle ceramiche blu non solo perché racconta un pezzo di storia della città (e se vogliamo dell’Olanda) ma perché l’esperienza è sorprendentemente divertente e istruttiva.
Per apericena, consigliamo Bierfabriek Delft. Vi troverete una vasta scelta di birre, tavoli all’aperto durante la bella stagione e non solo qualcosa da stuzzicare. Al semplice, ma devo ammettere sostanzioso, tagliere di formaggi o alle buone bitterballen, potete anzi dovete abbinare il pollo. E’ sorprendentemente gustoso, croccante fuori e tenero dentro! Promosso!
Dove dormire a Delft?
Dopo una giornata così intensa, andate a riposare! Noi abbiamo prenotato da Casa Julia, un piccolo hotel di charme, in una graziosa zona residenziale. La struttura, ricavata in un edificio degli anni ’20, è arredata con grande gusto, pezzi di design e luci soffuse. Le camere, nei toni del bianco (le camere basic sono piccoline quindi se avete bisogno di maggiore spazio, prenotate una comfort) sono dotate di Smart TV, set per la preparazione del tè e soprattutto un telefono a disposizione degli ospiti durante il soggiorno con sim locale (da usare per esempio per scaricare la mappa cittadina e visualizzare i percorsi).
Io ho particolarmente apprezzato il giardino dove sorseggiare un drink (a pagamento, ovviamente) e la possibilità di sgranocchiare biscotti a disposizione (gratuitamente) degli ospiti.
La colazione è molto buona. Consiglio vivamente Casa Julia se avete in programma (e dovete averla!) la visita della fabbrica delle ceramiche blu. Perché? Perché il museo si trova a poche centinaia di metri e potrebbe essere la prima tappa della domenica mattina!
Subito dopo, scoprite Delft da un punto di vista speciale: dal canale a bordo di un battello e sceglietelo anche il pranzo! Non intendo suggerirvi però una delle crociere in cui sia compreso anche il pranzo quanto proprio un ristorante che, oltre alla sala interna, ha anche tavoli su un barcone! La location di De Delf è graziosa e il menù adatto per un lunch non impegnativo. Noi ad esempio abbiamo ordinato un ottimo sandwich con uova e bacon.
Prima di ripartire per Rotterdam (dove verosimilmente avete l’aereo di ritorno), fate una tappa in un locale del XVI secolo per curiosare nella cioccolateria Van der Burgh che confeziona le tavolette con carta fiorentina mentre, se vi piace il genere, consiglio di degustare la cioccolata alla birra di Delft da De Lelie.
Dove mangiare a Delft, gli indirizzi.
Kek: Voldersgracht 27.
Bier Fabriek: Burgwal 45.
De Delf: Oude Delft 113
Van der Burgh: Vrouwenregt 2
De Lelie: Voorstraat 10
Vi piacciono i mulini? Visitate Kinderdijk 19 mulini a vento patrimonio dell’Umanità Unesco in Olanda.
Come arrivare a Delft
Delft dista tra i 12 e i 17 minuti di treno da L’Aia (biglietto 2,50€ a tratta) e tra gli 11 e i 15 minuti da Rotterdam (biglietto 3,40€ a tratta). I ticket possono essere acquistati, molto comodamente, presso le biglietterie automatiche gialle (pagamento in contanti, bancomat o carta di credito). L’aeroporto di riferimento è quello di Rotterdam The Hague Airport che noi abbiamo raggiunto da Roma con un volo Transavia. Giunti a destinazione, per arrivare alla stazione centrale di Rotterdam, potrete prendere l’autobus n.33 (linea RET- in 25 minuti vi condurrà alla Centraal Station) oppure il taxi (impiegando 15 minuti circa: costo 35€).
Si ringrazia l’Ente del Turismo di Delft per l’ospitalità
2 commenti
Monica, occhio che il link dietro a “Cosa vedere a L’Aia in un giorno”, contenuto in questa pagina, punta a cosa vedere a Rotterdam.
Per il resto, grz per i consigli.
Ciao
Fabs
Grazie mille per la segnalazione, ho corretto il link! 🙂