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Cosa vedere a Cefalù

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Cosa vedere Cefalu porto vecchio

Cosa vedere a Cefalù, pittoresca cittadina in provincia di Palermo, incastonata tra mare e roccia? Inserita tra i borghi più belli d’Italia, Cefalù ci ha regalato scorci irresistibili e delle chicche sorprendenti  mentre curiosavamo tra vicoli che si dipanano a piedi della imponente Rocca.

Cosa vedere a Cefalù? Tra cinema e medioevo

Il borgo, fondato dai greci ma testimone di numerosi avvicendamenti tra Romani, Arabi e Normanni, presenta oggi un impianto urbanistico di facile lettura.

Il lungomare Giardina, stretto tra la spiaggia e deliziosi localini, offre una gradevole passeggiata fino a esaurirsi all’incrocio con via Salvatore Spinuzza dove si erge il Teatro Comunale Salvatore Cicero.

Il Teatro Comunale Salvatore Cicero

Il Teatro Comunale Salvatore Cicero

Costruito a inizio ‘800 su impulso di notabili locali secondo la tipica forma – a ferro di cavallo – dei teatri all’italiana, è intitolato nel 1982 al Maestro violinista cefaludese Salvatore Cicero, prematuramente scomparso.

Il teatro è delizioso. Il progetto è dell’architetto Antonino Caruso mentre le decorazioni del pittore Rosario Spagnolo. Dall’esterno mai si direbbe di ammirare, una volta spalancata una delle pesanti tende rosse, il gioiellino che ha visto il primo ciak del film “Nuovo Cinema Paradiso”.

Il teatro nel film premio Oscar è stato trasformato in vecchia sala cinematografica (pensate che a maggio 2018 il film ha spento le 30 candeline!). Oltrepassato il teatro, si imbocca una delle due arterie cittadine che introducono il turista nel cuore di Cefalù, Via Vittorio Emanuele.

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Il lavatoio medievale

Nei pressi di Palazzo Martino, varcata una cancellata, ai piedi di una scalinata a lumachella, si può ammirare un esempio di lavatoio medievale.

Le vasche un tempo erano colmate dalle acque del fiume Cefalino alimentate, secondo la leggenda, dalle lacrime di una ninfa disperata per aver perso il suo amato.

Riprendete la vostra passeggiata tenendo ben presente che qualunque via o viuzza imboccaste tra quelle che si inerpicano in direzione della rupe, vi condurrebbe al parallelo Corso Ruggero.

La via principale di Cefalù, ricalcando l’antico decumano romano, custodisce come uno scrigno i tesori della cittadina.

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Panorama sul porticciolo di Cefalù, le case che si specchiano sul mare e la Rocca che incombe

Giunti a Porta Pescara (unica superstite delle 4 porte cittadine) sbirciate lo scorcio inatteso sul porto vecchio incorniciato da un arco gotico e poi, concedetevi una lunga tappa in Piazza Marina.

Da lì potrete ammirare un panorama incantevole sul grappolo di case che si specchiano nel porticciolo su cui incombe la maestosa Rocca che vi ricorderà sicuramente un’altra scena cult del film di Tornatore: il regista vi ha infatti ambientato l’arena del cinema all’aperto!

Il mio consiglio: raggiungete il molo al tramonto quando si trasformerà in una vera e propria cartolina grazie alla sabbia dorata, alle facciate colorate delle case e le barchette dei pescatori tirate a secco.

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Un tramonto mozzafiato al vecchio porticciolo di Cefalù

Cosa vedere a Cefalù: tra antichi romani e musei

Imboccate allora via Carlo Ortolani di Bordonaro fino al Corso e risalitelo. Ammirate la deliziosa piazzetta su cui svetta la Basilica Cattedrale della Trasfigurazione nota semplicemente come Duomo di Cefalù, eretta a seguito di un voto fatto da Ruggero II per essere scampato a una terribile tempesta.

La Cattedrale di Cefalù con la Rocca che incombe sulla città

La Cattedrale di Cefalù con la Rocca che incombe sulla città

Prendetevi il tempo necessario per una visita del monumento inserito dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità all’interno dell’itinerario arabo-normanno di Palermo-Cefalù-Monreale e preparatevi alla pura meraviglia!

Palermo insolita: cosa vedere in un weekend

I mosaici dietro l’altare, di squisita fattura bizantina, catturano letteralmente lo sguardo, per lucentezza e perfetto stato di conservazione. Sono certa che resterete in contemplazione dell’imponente Cristo Pantocratore.

Orari: tutti i giorni  10-13 e 15-19.  Prezzi: sono stati attivati tre itineratri di visita il Rosso, il Blu e il Verde (i biglietti possono essere acquistati direttamente sul sito ufficiale del Duomo di Cefalu).

• Itinerario Rosso visita completa. Comprendente la visita alle Torri e ai Tetti lato sud della Cattedrale, l’affaccio sotto i Mosaici*, la Sacrestia, l’Area Museale contenente il Tesoro della Cattedrale, il Salone Sansoni, la Cappella Vescovile ed il Chiostro Canonicale. Biglietto: 10€ intero, 7€ ridotto.

• Itinerario Blu. Comprendente la visita alle Torri, ai Tetti lato sud della Cattedrale e l’affaccio sotto i Mosaici.
Biglietto: 7€ intero, 5€ ridotto.

• Itinerario Verde. Comprendente la visita alla Sacrestia, l’Area Museale contenente il Tesoro della Cattedrale, il Salone Sansoni, la Cappella Vescovile ed il Chiostro Canonicale. Biglietto: 6€ intero, 4€ ridotto.

Il mosaico con il Cristo Pantocratore nel Duomo di Cefalù

Il mosaico con il Cristo Pantocratore nel Duomo di Cefalù [photo credit Simone Lazzara]

Di fronte alla Cattedrale c’è il Municipio e, giusto accanto sulla destra, principia Via Mandralisca. Al civico 13 si raggiunge l’omonimo museo in cui è allestita la ricca collezione del Barone Enrico Piraino di Mandralisca. Nel museo Mandralisca (www.fondazionemandralisca.it) troverete più di 6000 volumi, francobolli, conchiglie, quadri e reperti archeologi.

Orari: aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19. Prezzi: 6€ intero, 4€ ridotto ragazzi 11-15 anni, 2€ ridotto bambini 0-10 anni.  La sepoltura del Barone si trova – in un sarcofago in marmo realizzato dal Valenti – nella Chiesa del Purgatorio (già di Santo Stefano). Questa chiesetta, incastonata nella piazzetta Giovanni Battista Spinola, è un richiamo irresistibile per i turisti, complici la facciata barocca e la scalinata di accesso, vero invito all’ingresso.

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In tratto di pavimentazione romana rinvenuto nel Cortile delle stelle

Tra botteghe, boutique e negozietti, continuate la passeggiata per il Corso fino al civico 92 dove potrete scoprire una insospettabile chicca. All’interno di un’area denominata “Corte delle stelle” (impossibile non riconoscere il color fenicottero della struttura), è visibile un tratto di pavimentazione stradale romana del I sec. d.C..

Il tratto di strada a basole, lungo circa 6 metri e largo oltre 3, mostra la presenza del sistema idrico e della rete fognaria diventando pertanto una preziosa testimonianza dell’efficienza delle infrastrutture romane.  L’accesso è gratuito e la nostra fortuna ha voluto che incontrassimo nel sito l’architetto che in fase di scavo ha intuito il rinvenimento di qualcosa di eccezionale, salvaguardando la pavimentazione originale.

Quasi di fronte, si trova l’Osterio Magno, un antico palazzo che si favoleggiava fosse la residenza di Ruggero II. Di certo, fu della potente famiglia Ventimiglia del Maro fino al 1603. Dopo un lungo periodo di oblio e rimaneggiamenti, è stato restaurato e oggi è utilizzato come sede espositiva (sebbene aperta al pubblico in occasioni speciali visto che normalmente è chiuso: un vero peccato!).

Imboccate però la via che piega a destra fino al vecchio mercato ittico. Lo spazio è attualmente in attesa di un benefattore che ne sappia valorizzare l’indiscusso carattere: non vi nascondo di aver sospirato davanti a quel lucchetto immaginario che spero venga aperto presto!

Corso Ruggero culmina in piazza Garibaldi dove sorgeva un’antica porta cittadina. Dalla piazza, prendendo una qualunque delle stradine che scendono verso il mare, vi ritroverete in breve sul lungomare Giardina.

Cosa vedere a Cefalù: la Rocca.

Panorama su Cefalù e la sua Rocca

Panorama su Cefalù e la sua Rocca

Noi invece vi consigliamo di salire alla Rocca. Tornate sui vostri passi per una manciata di metri fino a Salita Saraceni e imboccatela fino ai piedi della Rocca dove inizia un sentiero immerso in una pineta. Assicuratevi di avere scarpe comode e di non affrontare il percorso nelle ore più calde o in una giornata di pioggia.

La difficoltà non è tanto legata alla lunghezza del percorso quanto al dislivello di 240 metri e alle caratteristiche del sentiero che si inerpica verso l’alto tra casermette, mura di fortificazione, cisterne d’acqua, affioramenti rocciosi,  resti del castello duecentesco e una rigogliosa macchia mediterranea.

Vi possiamo dire però che il panorama che si gode dalle mura merlate (insieme alla visita del monumento più famoso della rupe, il Tempio di Diana, un santuario preistorico risalente al IX secolo a.C.) rendono indubbiamente la Rocca una delle cose da vedere a Cefalù. Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 18. Prezzi: 4€ intero, 2€ ridotto.  I biglietti possono essere acquistati all’ingresso della Rocca (non accessibile, per ragioni di sicurezza, nei giorni di pioggia).

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Il panorama pazzesco dalla Rocca [photo credit Simone Lazzara]

Come arrivare a Cefalù

L’aeroporto di riferimento è quello di Palermo. Se avete affittato un’auto, potete dirigervi direttamente a Cefalù, che dista circa una settantina di chilometri. Se invece dovete utilizzare i mezzi pubblici, consigliamo di prendere un autobus della linea Prestia e Comandè (www.prestiaecomande.it) che in 45/50 minuti circa vi porterà da Punta Raisi alla stazione centrale del capoluogo siciliano (biglietto 6,30€ a persona).

Da qui, un treno vi farà raggiungere Cefalù in 40/50 minuti circa (5,60€ a persona). Qualcuno arriva a Palermo in traghetto, con le navi della Tirrenia, da Napoli (10 ore) e da Cagliari (14 ore) e da Palermo si sposta verso Cefalù in treno o con gli autobus della SAIS (www.saistrasporti.it) con un’ora di percorrenza (biglietto 5,70€ solo andata; 10€ A/R.)

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