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I luoghi di Alberto Sordi a Roma

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belvederi e panorami di roma

I luoghi di Alberto Sordi a Roma sono un mix tra le location dei suoi film e le vie della capitale più amate dall’Albertone nazionale.

Via Veneto – Il Conte Max (Giorgio Bianchi, 1957)

Iniziamo il tour tra i luoghi di Alberto Sordi lungo quella Via Veneto che evoca immediatamente la Dolce Vita.

L’edicolante Alberto Boccetti ne “Il Conte Max” sogna di vivere una vita come quella dei suoi facoltosi clienti e intravede “lo spiraglio a una vita fantastica” dal Conte Max Orsini Valardo interpretato da un altrettanto strepitoso Vittorio De Sica. (1957, film di Giorgio Bianchi).

Via Veneto emoziona ancora. Proprio all’inizio, da Piazza Barberini, si trova l’antica Fontana delle Api (fonte di ispirazione per Coppedè, insieme alla Fontana delle Tartarughe di Piazza Mattei, per la Fontana delle Rane del quartiere Coppedè) e la Cripta dei Cappuccini nella Chiesa di Santa Maria Immacolata.

In quella che è diventata la residenza ufficiale della Regina Margherita dopo l’assassinio di Umberto I, è insediata oggi l’Ambasciata Americana. Tra hotel lussuosi e caffè, la via termina a Porta Pinciana, incastonata tra le Mura Aureliane.

Galleria Alberto Sordi – Polvere di Stelle (Alberto Sordi, 1973)

A due passi da Via Veneto, si trova Galleria Colonna dove una sgangherata coppia di attori di avanspettacolo Mimmo Adami (Alberto Sordi) e Dea Dani (Monica Vitti) passeggiano, insieme ad altri attori professionisti, per farsi notare (e magari farsi scritturare). Sono gli anni della guerra, della fame, dei bombardamenti. Un film dolce amaro.

La Galleria, che prese il nome dalla colonna antonina eretta nella antistante piazza, diventò presto il luogo di struscio di inizio ‘900. Realizzata come spazio multifunzionale in cui coesistevano uffici e negozi, è stata recentemente restaurata (bellissimi i pavimenti e lucernari ancora visibili) e ha cambiato nome in, appunto, Galleria Alberto Sordi.

Accanto alla Galleria,  tra Via del Tritone e Largo Chigi, si trova la Chiesa di Santa Maria in Via.

Una chiesa famosa per l’acqua miracolosa che sgorga dal suo pozzo (e infatti è chiamata anche Madonna del Pozzo). Fermatevi e sorseggiate un bicchiere. Perché? Roma e la sua piccola Lourdes.

Naturalmente, a proposito di acqua, non potete non fare un salto alla adiacente Fontana di Trevi (alimentata dall’acquedotto dell’Aqua Virgo realizzato ai tempi dell’imperatore Augusto), tornata al suo antico splendore dopo un sapiente restauro.

Piazza Montecitorio – Il tassinaro (Alberto Sordi, 1983)

Oltrepassata Piazza Colonna, raggiungete Piazza Montecitorio per ammirare la Camera dei Deputati davanti a cui “Il tassinaro” Pietro Marchetti fa scendere l’onorevole Giulio Andreotti (interpretato da se stesso).

Il viaggio su Zara 87, un’auto “non blindata ma robusta”, è un’occasione per parlare della Roma, del figlio di Pietro appena laureato in ingegneria e, in generale, della disoccupazione giovanile e dei sacrifici dei genitori per far studiare i figli e dar loro un futuro migliore.

Una visita al Pantheon è d’obbligo ma se ci siete già stati, raggiungete la vicina Chiesa di San Luigi de’ Francesi e ammirate, nella Cappella Contarelli, la meravigliosa trilogia di San Matteo realizzata da Caravaggio! Qui tutte le info Cosa vedere a Roma gratis: Caravaggio e Michelangelo!

Piazza Farnese

Il taxi giallo Zara 87  sfila per le vie del centro (tra cui Piazza Navona) con a bordo una elegantissima Silvana Pampanini in direzione di Piazza Farnese. Per tutta la corsa, Pietro non fa che ripetere di essere un suo affezionato fan. Le gaffe non mancano ma il clou si raggiunge quando arrivano a destinazione, di fronte all’Ambasciata Francese.

L’attrice accoglie la richiesta del tassinaro e gli firma un autografo su una banconota da diecimila lire. E Pietro, proprio al momento dei saluti, si tradirà, chiamandola Sylva Koscina. Il saluto della Pampanini è semplicemente epico.

Piazza Farnese è dominata dall’omonimo palazzo, voluto dal futuro papa Alessandro, ed è caratterizzata da due fontane gemelle provenienti dalle Terme di Caracalla.

Nelle immediate vicinanze, si trova la bellissima Campo de’ Fiori, famosa per il pittoresco mercato.

Via Margutta

Se volete continuare il tour con il tassinaro, allora dovrete raggiungere Via Margutta, la celeberrima via degli artisti,  in cui Pietro aspetta un cliente. Con grande sorpresa, anziché ritirare “una cornice antica, un tavolinetto o roba d’antiquariato” come è solito fare, vede salire sul suo taxi nientemeno che Federico Fellini (che interpreta se stesso). “Un momento magico” lo definirà l’emozionato tassista.

Come magica è la famosa via, protagonista anche di un altro celebre film.

Al civico 51 abitava infatti il giornalista Joe Bradley (Gary Cooper) che rincasa niente di meno che con una principessa (Audrey Hepburn): ve lo ricordate?

Noi abbiamo fatto un tour in Vespa come in Vacanze Romane e ci siamo divertiti tantissimo!

Il ghetto – Il Marchese del grillo (Mario Monicelli, 1981)

Se invece volete continuare il tour dei luoghi di Alberto Sordi a Roma raggiungete via Sant’Angelo in Pescheria, dietro al Portico d’Ottavia.

E’ in questa strada che, ne “Il marchese del grillo”, marchese architetta lo scherzo geniale: murare la porta di una bottega e installarci un vespasiano! Badate bene a non sbagliarvi perché nel film viene chiamata Via dei Banchi Vecchi.

Noi abbiamo fatto un bel tour in questo quartiere e perciò vi consigliamo il nostro percorso. Leggete Ghetto ebraico di Roma: cosa vedere!

Trastevere – la casa d’infanzia di Alberto

Raggiungete dunque la riva opposta del Tevere e raggiungere il civico 7 di Via San Cosimato dove si trovava la casa trasteverina in cui è nato (il 15 giugno 1920) e che oggi purtroppo non c’è più (ma a ricordarlo c’è una targa apposta di fronte, al civico 13).

Questa tappa è consigliata per “devozione” perché non solo la casa ma nemmeno la Roma di Sordi ragazzino, esiste ancora. Non ci sono più “la signorinaia che vendeva le caramelle mou, dette le signorine; i fagottari che giravano col fagotto di cibo portato da casa – magari dopo aver litigato con la moglie – e si imbucavano nelle osterie con appeso fuori il cartello SI ACCETTANO AVVENTORI CON CIBI PROPRI e ordinavano solo da bere. Il serciarolo, che pavimentava le strade coi famosi selci” e tante altre figure che rendevano Trastevere un mondo meraviglioso. (da “A Roma con Alberto Sordi” di Nicola Manupelli.

Ovviamente Trastevere vale una passeggiata nel dedalo dei suoi vicoli (su cui troverete tantissime tracce di poster art) e su su su fino al Gianicolo (visitate il Tempietto del Bramante strada facendo!) per godere di uno dei panorami più belli della capitale. Se non lo avete ancora fatto, leggete: Belvederi di Roma i 5 punti più panoramici!

Trastevere però è un gioiellino anche per le piazzette: io sono letteralmente innamorata delle atmosfere di Piazza Trilussa, Piazza di Santa Maria in Trastevere (con l’omonima Chiesa) e Piazza di Santa Cecilia (dove peraltro si trova un ristorante dove mangio sempre piatti tipici che si chiama Roma Sparita).

Caracalla – la Villa-Museo di Alberto Sordi

Per volete visitare la villa “storica” di Sordi, allora dovete andare in Via Druso 45, di fronte alle Terme di Caracalla. Qui si trova la casa che ha acquistato nel ’58 e dove è stato recentemente allestito un museo davvero speciale.

Nel 2020 era prevista una serie di eventi per il centenario della nascita di Sordi ma a causa del covid tutto è stato rinviato al 2021: per visitare il Museo, è necessaria la prenotazione. Tutte le info sulla pagina ufficiale.

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