Il Santuario di San Michele Arcangelo si trova in Puglia, a Monte Sant’Angelo. Noi lo abbiamo visitato in occasione del viaggio in Gargano.
Documentandoci sui must see in zona, avevamo scoperto che non solo è inserito dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità, ma la chiesa sotterranea, ricavata in una grotta carsica, è un antichissimo luogo di pellegrinaggio.
In pochi sanno che era un sito di culto pagano già in epoca greca e romana e che, in virtù di tre apparizioni miracolose dell’arcangelo Michele, la Grotta venne consacrata definitivamente al culto cristiano. Ancora nel X secolo era meta dei crociati diretti in Terrasanta!

Santuario San Michele Arcangelo [photo credit Turista di Mestiere – tutti i diritti sono riservati]
Gli stretti vicoli bianchi che si aprono in improvvise, deliziose piazzette, le numerose chiese, i palazzi nobiliari, i resti del castello normanno angioino aragonese meritano il silenzio per essere apprezzati appieno quindi fate il possibile per preservare la poesia di questo luogo!

Castello Normanno Angioino Aragonese [photo credit Turista di Mestiere – tutti i diritti sono riservati]

Campanile Angioino [photo credit Turista di Mestiere – tutti i diritti sono riservati]
Giunti alla basilica, osservando l’adiacente campanile ottagonale, avrete la sensazione di averlo già visto: è un sentire abbastanza condiviso tra quelli che hanno avuto la fortuna di visitare Castel del Monte (e se non lo avete ancora fatto, mettetelo nella vostra to do list).
La porta di sinistra della Basilica è una vera chicca: sul pannello di bronzo è riportata la storia del Santuario, dalle origini fino al pellegrinaggio di Giovanni Paolo II del 1987!

Santuario San Michele Arcangelo particolari dell’esterno [photo credit Turista di Mestiere – Tutti i diritti sono riservati]

Sotterranei Santuario San Michele Arcangelo [photo credit Turista di Mestiere – tutti i diritti sono riservati]
La Grotta di San Michele Arcangelo
Entrate dunque e dirigetevi verso l’imponente e suggestiva scalinata fatta erigere dagli angioini: 5 rampe e 86 gradini sovrastati da arcate gotiche che terminano davanti alla Porta del Toro, il luogo esatto in cui si rifugiò un toro sfuggito dagli armenti al pascolo di un nobiluomo di Siponto.
Quando questi tentò di punirlo scagliandoli una freccia nell’anfratto in cui aveva trovato riparo, venne ferito a un piede proprio dall’arma tornata inspiegabilmente indietro.
Al vescovo, avvisato prontamente del fatto, al terzo giorno di preghiera ordinato come penitenza, apparve per la prima volta l’Arcangelo Michele che gli ordinò di erigere un tempio dedicato esclusivamente al culto cristiano.
L’apparizione è per questa ragione chiamata anche “del toro”.
Finalmente giunti nella chiesa grotta di San Michele Arcangelo ci si sente pervadere da un profondo rispetto per la sacralità del luogo dove vengono celebrate liturgie e molti pellegrini si raccolgono in preghiera. Accanto all’altare si trova una superba statua dell’arcangelo realizzata dal Sansovino in marmo di Carrara.
La spada, il 29 di settembre, in occasione della festa patronale, viene portata in processione. Quando siamo arrivati noi era in corso una messa e quindi ho potuto rubare una sola foto che non rende assolutamente la bellezza, il calore e la sacralità del luogo!

Sacra Grotta [photo credit Turista di Mestiere – Tutti i diritti sono riservati]
La grotta di San Michele fa parte della Linea Sacra Micaelica
La linea Sacra Micaelica (o di San Michele), è una linea retta che collega 7 luoghi iconici dall’Irlanda a Israele in perfetto allineamento col tramonto il giorno del solstizio d’estate. Questa linea toccherebbe:
- Skellig Michael (Irlanda)
- Saint Michel’s Mount (Cornovaglia – Inghilterra)
- Mont Saint Michel (Francia)
- Sacra di San Michele (Italia)
- Santuario di Monte Sant’Angelo (Italia)
- Monastero di Symi (Grecia)
- Monastero del Monte Carmelo (Israele)
Cosa vedere a Monte Sant’Angelo oltre il Santuario
Una volta che vi sarete assicurati la visita della grotta di di Monte Sant’Angelo, aggiratevi per il borgo alla ricerca di scorci imprevedibili e per questo assolutamente stupefacenti!
Siamo tornati in zona in occasione di Unesco Festival Experience in Puglia, scoprite le tappe del nostro viaggio tra i Patrimoni dell’Umanità!
Il paese si trova letteralmente sullo sperone garganico. I due quartieri storici sono entrambi estremamente suggestivi. Le case imbiancate a calce del Rione Junno, addossate le une alle altre sulla collina con il tetto a spiovente, lo rendono un presepe a grandezza naturale.

Rione Junno
Le case scavate nella roccia viva del Rione Grotte, sono invece una testimonianza del più antico abitato: qui si concentrava la popolazione meno abbiente, costretta in ambienti piccoli, con le volte basse e le pareti anneriti dal fumo.

Monte Sant’Angelo [photo credit Turista di Mestiere – Tutti i diritti sono riservati]

Monte Sant’Angelo [photo credit Turista di Mestiere – Tutti i diritti sono riservati]
Per arrivare nel borgo, infatti, abbiamo attraversato in auto il polmone verde del Gargano, un’enorme foresta (oltre 10.000 ettari) facente parte del Parco Nazionale e chiamata Umbra perché perennemente ombreggiata e cupa.
Shopping gatronomico a Castel Sant’Angelo
Non siamo però certo andati via a mani vuote e, quando siamo risaliti verso la parte alta del paese, in direzione del castello, abbiamo acquistato il tipico caciocavallo podolico (prodotto da vacche dell’omonima razza), le ostie ripiene (due sfoglie di ostie che contengono mandorle immerse nel miele) e i buonissimi taralli: una vera bontà!

Prodotti tipici di Monte Sant’Angelo [photo credit Turista di Mestiere – tutti i diritti sono riservati]