Un viaggio in Cilento è un’esperienza che offre una combinazione unica di storia millenaria, natura incontaminata, tradizioni locali e gastronomia di eccellenza.
Un po’ di geografia
Si trova in Campania, nella parte meridionale della provincia di Salerno, lungo la costa tirrenica. Questa regione geografica si estende dal fiume Sele a nord fino al fiume Bussento a sud, e dall’entroterra montuoso, che include parte dell’Appennino meridionale, fino alla costa cilentana bagnata dal Mar Tirreno.
- a nord: è delimitato dal fiume Sele e dai Monti Alburni.
- a sud: arriva fino al Golfo di Policastro e al fiume Bussento.
- a est: confina con la zona montuosa del Vallo di Diano.
- a ovest: si affaccia sul Mar Tirreno con una lunga fascia costiera.
Cosa vedere in Cilento?
Il territorio offre una tale varietà di itinerari tematici da soddisfare persino i viaggiatori più esigenti!
1. Paesaggi Naturali e Parchi
- Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano: è uno dei parchi naturali più grandi d’Italia e patrimonio UNESCO. È caratterizzato da una grande varietà di paesaggi: montagne, boschi, colline, fiumi e spiagge. Assolutamente da visitare l’Oasi WWF di Morigerati, l’Oasi Capelli di Venere e le Grotte di Pertosa-Auletta (le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro).

Oasi Capelli di Venere
- Escursioni e trekking: il Parco offre numerosi sentieri escursionistici che permettono di scoprire la natura selvaggia del luogo. Il Sentiero degli Dei ad esempio è tra i percorsi più famosi ma molti si avventurano all’esplorazione delle Grotte di Castelcivita o verso la cima di Monte Cervati, la vetta più alta del Cilento.
- Spiagge e mare trasparente: il Cilento vanta alcune delle spiagge più belle d’Italia, come quelle di Palinuro, Acciaroli, Marina di Camerota e Ascea, con acque limpide e paesaggi mozzafiato, ideali per chi ama il mare. Le crociere giornaliere poi offrono scorci da cartolina ed esperienze davvero uniche. Una tra tutte, la Grotta Azzurra di Palinuro con l’acqua che si illumina di un azzurro intenso grazie alla rifrazione della luce.
2. Storia e Archeologia
- Sito archeologico di Paestum: Paestum è celebre per i suoi templi greci tra i migliori esempi dell’architettura dorica al mondo. I tre templi principali sono dedicati a Era, Nettuno e Atena. Da ammirare la vasta collezione di reperti presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum tra cui spicca la famosa Tomba del Tuffatore, raro esempio di pittura greca ben conservata.

La Basilica, sulla sinistra, e il Tempio di Nettuno
- Sito archeologico di Velia: nel Cilento da vedere spicca anche l’antica Elea, un altro importante sito archeologico noto per essere stato la sede della scuola filosofica eleatica fondata da Parmenide. È possibile esplorare le antiche mura, l’acropoli e il teatro.
- Certosa di Padula: è uno dei più grandi complessi monastici d’Europa e Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La Certosa di San Lorenzo a Padula è un capolavoro dell’architettura barocca e ospita uno splendido chiostro, giardini e una vasta collezione d’arte. La chicca: in città è possibile visitare la casa-museo di Joe Petrosino.

La corte esterna della Certosa di Padula con la facciata monumentale
3. Borghi medievali e borghi fantasma
- Borghi medievali: il Cilento è pieno di piccoli borghi medievali incantevoli come Agropoli, Castellabate, reso famoso anche dal film “Benvenuti al Sud”, Acciaroli uno dei luoghi prediletti da Ernest Hemingway, Teggiano, con il suggestivo Castello Macchiaroli o Polla, col bellissimo Convento di San Francesco.

Il centro storico di Agropoli, arroccato sul promontorio
- Borghi fantasma: tra le cose da vedere in Cilento ci sono sicuramente i borghi fantasma! Quelli più noti, Roscigno Vecchia, San Severino di Centola e Sacco Vecchia, richiamano un turismo di nicchia che ama scoprire paesi abbandonati ancora ricchi di fascino. Alcuni hanno vissuto un graduale spopolamento a causa del difficile accesso o per la mancanza di risorse; altri per le rovinose frane che hanno messo in pericolo l’incolumità degli abitanti.

Il borgo abbandonato di San Severino
4. Cultura e Tradizioni Locali
- Feste, folklore e sagre: il Cilento è una terra ricca di tradizioni popolari che si tramandano da generazioni, come le feste religiose e i riti legati all’agricoltura e alla pesca. Famosa a Teggiano, ad esempio, è la Festa della Principessa Costanza che si tiene nel mese di agosto. La festa ricorda l’arrivo nel 1480 della Principessa Costanza in paese per il suo matrimonio. Durante l’evento, le strade del borgo si riempiono di costumi d’epoca, tornei cavallereschi, mercati medievali e spettacoli di fuoco, permettendo ai visitatori di immergersi nell’atmosfera del Rinascimento. Tra le più antiche del Cilento è la devozione per la Madonna del Sacro Monte di Novi Velia. Ogni anno, i pellegrini si recano al Sacro Monte Gelbison, situato a circa 1700 metri di altezza, per onorare la Madonna. Il pellegrinaggio culmina a settembre e vede la partecipazione di numerose persone, molte delle quali affrontano la salita scalze come gesto di devozione. A Pisciotta, invece, ricordiamo la pesca delle alici con la menaica, una tecnica antichissima che garantisce una pesca sostenibile e di alta qualità. Le reti sono infatti realizzate in modo da far restare intrappolate solo le alici più grandi. Le alici di menaica vengono poi lavorate a mano e conservate sotto sale.
- Tradizioni secolari: la Campania è famosa per i presepi ma a Vibonati c’è un’attrazione unica nel suo genere, il Museo Logos! Questo museo multimediale e immersivo racconta oltre 2500 anni di storia con focus sulla vita di Gesù. A renderla una “mostra da Guinness” sono le oltre 3.500 statue presepiali di cui 900 semoventi!

I Re Magi del Museo Logos di Vibonati
5. Gastronomia
- Culla della Dieta Mediterranea: il Cilento è il luogo in cui Ancel Keys, il famoso scienziato americano, studiò e teorizzò la Dieta Mediterranea, oggi riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Pensate che a Pioppi, è possibile visitare il Museo Vivente della Dieta Mediterranea, allestito nel Castello Vinciprova.
- Prodotti tipici: il territorio è famoso per il suo olio extravergine d’oliva di qualità, la mozzarella di bufala, i fichi bianchi del Cilento e il vino locale come l’Aglianico e il Fiano. Le sagre che celebrano questi prodotti tipici richiamano ogni anno partecipanti entusiasti di vivere esperienze davvero autentiche e di degustare specialità da leccarsi i baffi.
Cilento cosa vedere in 3 giorni
Per un weekend consigliamo il giusto mix tra cultura, borghi, natura e mare. L’itinerario che proponiamo è fattibile (quasi) tutto l’anno perché il clima non è mai rigidissimo. Ovviamente in una giornata piovosa è preferibile inserire una visita museale o
- Giorno 1: Paestum e Agropoli
- Giorno 2: Parco Nazionale del Cilento e Grotte di Pertosa
- Giorno 3: Palinuro e Marina di Camerota
Se invece avete qualche giorno in più, vi consigliamo:
- Giorno 1: Paestum e Agropoli
- Giorno 2: Castellabate e Acciaroli
- Giorno 3: Velia e Ascea + escursione sul monte Stella
- Giorno 4: Palinuro e uscita in barca per visitare le Grotte Marine
- Giorno 5: Marina di Camerota e Gole del Calore
- Giorno 6: Roscigno Vecchia e Certosa di Padula
- Giorno 7: San Severino di Centola e Parco Nazionale del Cilento