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Grotte del Bussento

Visita dell'Oasi WWF di Morigerati

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L’Oasi WWF Grotte del Bussento è una riserva naturale situata nel comune di Morigerati, in provincia di Salerno, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Questa oasi si sviluppa attorno al fiume Bussento, che nasce sul Monte Cervati e, dopo un percorso carsico, scompare nel sottosuolo per poi riaffiorare in prossimità di Morigerati. L’area è particolarmente suggestiva per i suoi fenomeni geologici e la ricca biodiversità.

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Ingresso delle Grotte del Bussento

Il Fiume Bussento e le Grotte

Il fiume Bussento è il protagonista dell’oasi. Una delle particolarità più affascinanti è il suo percorso sotterraneo: in prossimità di Caselle in Pittari, il fiume scompare in uno spettacolare inghiottitoio carsico, per poi riemergere a Morigerati attraverso le Grotte del Bussento, formate dall’erosione dell’acqua nel corso di millenni. Queste grotte rappresentano un ambiente affascinante per gli amanti della geologia e della speleologia, con spettacolari formazioni di stalattiti e stalagmiti.

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L’interno della Grotta

Dal centro visita WWF, punto informativo dove i visitatori possono acquistare i biglietti e ricevere indicazioni dettagliate sul sentiero, inizia la discesa nella valle del Bussento.

Il percorso nella parte iniziale è molto panoramico. Mentre si attraversano boschi di querce, lecci e altre specie tipiche della zona, si ascolta il gorgoglio incessante del fiume sottostante.

Non vi fate troppo rapire dal paesaggio perché la mulattiera in pietra presenta punti più sconnessi che possono diventare insidiosi soprattutto con l’umidità. La parte di sentiero in terra battuta che conduce all’ingresso delle Grotte del Bussento, è decisamente più agevole.

Per entrare nella grande cavità rocciosa scavata dall’acqua si percorre prima una stretta scalinata in pietra e poi una passerella in legno che attraversa anche il piccolo canyon. Questo è sicuramente uno dei punti più affascinanti dell’oasi. Vi consigliamo di restare in silenzio e di ascoltare il fragore con cui il fiume risale in superficie.

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Barba di bosco

Usciti dalla grotta, soffermatevi ad osservare la più estesa stazione di muschi e licheni del sud Italia. Nello specifico, potrete ammirare la curiosa barba di bosco.

Il termine “barba di bosco” si riferisce a un lichene filamentoso che ricopre tronchi, cortecce e rami da cui penzola creando un effetto cortina.

La Leggenda della Barba di Bosco

Nelle antiche credenze nate attorno a Bussento, la Barba di Bosco viene descritta come una figura misteriosa che abita nei luoghi più remoti e inaccessibili del bosco. Si tratterebbe di uno spirito protettore della natura, simile a quelle figure presenti in molte tradizioni folkloristiche italiane, spesso considerate entità legate al mondo vegetale e animale. Questi spiriti sono generalmente associati a saggezza antica e poteri magici, e nella tradizione orale di Morigerati, la Barba di Bosco rappresenta una sorta di guardiano della foresta e delle acque pure del Bussento.

Si racconta che chiunque si addentri nel bosco con cattive intenzioni, come distruggere la natura o cacciare illegalmente, possa incontrare la Barba di Bosco, che difende l’oasi e le sue creature. In questa narrazione, la Barba di Bosco incarna lo spirito della conservazione e del rispetto per l’ambiente.

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Passerelle e ponticelli per visitare l’oasi

Continuando la passeggiata tra passerelle e ponti in legno che permettono di passare sopra le acque limpide del fiume, si incontra il mulino ad acqua. Questo mulino veniva utilizzato un tempo dagli abitanti della zona per macinare il grano sfruttando l’energia del fiume. La differenza rispetto ai mulini più tradizionali era la ruota interna e orizzontale.

Erano le donne a scendere verso il mulino, cariche di pesanti sacchi di grano per tornare con i sacchi di farina o per accedere alle fonti d’acqua. La mulattiera è diventato il simbolo del lavoro silenzioso e costante delle donne nella società rurale del passato. Quindi, il nome Via delle Donne è una forma di riconoscimento storico e simbolico per il loro contributo e sacrificio nel sostentamento delle famiglie e della comunità locale.

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L’antico mulino ad acqua

Consigli pratici

Prezzi e orari: È previsto il pagamento (contanti o bancomat) di un ticket di ingresso di 5€ adulti, 4€ ridotto (scolaresche, ragazzi 6-14 anni e over 65), omaggio per i soci WWF e bambini under 5 anni. Gli orari di apertura variano a seconda del periodo. Gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre dalle 10 alle 16 solo su prenotazione (la biglietteria chiude alle 14). Aprile e ottobre dalle 10 alle 17 (la biglietteria chiude alle 15). Maggio e settembre dalle 10 alle 18 (la biglietteria chiude alle 16). Giugno, luglio e agosto dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude alle 17). Nei giorni di pioggia l’oasi resta chiusa.

Difficoltà: il percorso, della durata di 2 ore scarse tra andata ritorno, è di facile-moderata difficoltà. È adatto anche a famiglie con bambini (non con il passeggino). Tuttavia, la presenza di gradini e alcuni tratti più ripidi richiede un minimo di attenzione.

Guardate il video della nostra escursione nelle Grotte di Bussento su youtube (e iscrivetevi al nostro canale)!

Attrezzatura consigliata: scarpe da trekking o comode scarpe da ginnastica sono raccomandate, poiché il terreno può essere scivoloso in alcuni punti, soprattutto vicino al fiume.

Periodo migliore: l’oasi è visitabile tutto l’anno, ma la primavera e l’autunno sono le stagioni ideali per godere del clima mite e della vegetazione più rigogliosa. In estate può essere piacevole grazie alla frescura offerta dalla presenza del fiume e delle grotte.

È possibile fare il bagno? NO, le acque non sono balneabili!

L’escursione nell’oasi WWF di Morigerati – Grotte del Bussento consente di scoprire uno dei gioielli nascosti del territorio. A due passi consigliamo di visitare anche la vicina Oasi Capelli di Venere. Per approfondimenti leggete Cilento cosa vedere.

Si ringrazia Giuseppe Orlando per l’organizzazione del weekend

4 commenti

Ago 20 Ottobre 2024 - 20:41

Le donne sono maestre di vita. Complimenti.

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Monica Nardella 21 Ottobre 2024 - 10:01

Verissimo. Anzi mi hai fatto venire in mente che potrei collegare questo articolo alle portatrici carniche, altre donne poco ricordate dalla storia

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Salvo 20 Ottobre 2024 - 15:41

Woow monica tutte tu le scovi queste perle!!!!deve essere stata una bella esperienza ,mi hai invogliato a farla!!!!.ciao,ti farò sapere

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Monica Nardella 21 Ottobre 2024 - 10:00

Uh che bello! Fammi sapere, si, mi farebbe piacere avere un altro riscontro!

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