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Castello Aragonese d’Ischia: l’isola nell’isola

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Il Castello Aragonese d’Ischia è un complesso di fortificazioni, chiese, giardini e mura difensive appollaiato su un isolotto collegato alla terraferma da un ponte artificiale.

Un po’ di storia del Castello Aragonese

La prima fortezza fu costruita nel 474 a.C. dal greco siracusano Gerone I. Con la fondazione romana della città di Aenaria ad Ischia, venne costituita una piccola colonia in prossimità del fortino.

Negli anni, le dominazioni di visigoti, vandali, ostrogoti, arabi, normanni, svevi e angioini hanno modificato significativamente l’aspetto della originaria fortezza. La colonia romana, inoltre, con le eruzioni del monte Epomeo, si è allargata fino a creare un insediamento stanziale sull’isolotto perché la popolazione si sentiva più protetta.

Con l’arrivo di Alfonso d’Aragona, nel 1441, il complesso subì i rifacimenti più importanti con l’aggiunta del ponte e delle mura difensive per affrontare le numerose incursioni dal mare.

Il ponte, prima in legno e poi in muratura, è lungo 220 metri e sostituì la scala esterna (ancora visibile) che dal mare conduceva direttamente al Maschio.

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Uno dei tanti belvedere del Castello

Il massimo splendore si ebbe a fine ‘500 quando il Castello Aragonese d’Ischia non solo ospitava stabilmente quasi 2000 famiglie ma anche conventi, abbazie e chiese.

Quando a metà ‘700 la popolazione iniziò a colonizzare aree sulla terraferma, l’isolotto subì un progressivo abbandono aggravato dalle dominazioni dei francesi prima e degli inglesi poi (che non si limitarono ad assediare il Castello Aragonese ma addirittura lo distrussero con svariati colpi di cannone nel 1809).

Ferdinando I, re di Napoli, utilizzò la fortificazione come prigione politica contro gli oppositori dei Borbone; solo con l’arrivo di Garibaldi il carcere fu soppresso e Ischia venne annessa al Regno d’Italia.

Visita del Castello

Superato il ponte artificiale che collega l’isolotto al borgo di Ischia Ponte, si possono acquistare i biglietti per il Castello Aragonese (12€ a persona intero).

Si imbocca subito la galleria scavata nella roccia (anch’essa voluta da Alfonso d’Aragona) protetta da pesanti portoni e illuminata da lucernai utilizzati, all’occorrenza, anche per bloccare l’accesso ai nemici con sversamenti di pece bollente.

Sebbene la passeggiata sia impegnativa, ci sono diverse terrazze panoramiche grazie alle quali soffermarsi ad ammirare la vista rendendo la salita più dolce. Non mancano poi punti ristoro in posizioni strategiche che consentono di riprendere fiato sorseggiando ‘na tazzulella ‘e cafè per dirla con l’indimenticabile Pino Daniele.

Lungo il percorso incontrerete la Chiesa dell’Immacolata, il Convento di S. Maria della Consolazione, il cimitero delle monache, il Belvedere e la Caffetteria.

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Vista sul borgo di Ischia Ponte da una dei belvedere del Castello

Io sono rimasta particolarmente colpita dalla pratica (malsana) di non seppellire le monache ma di adagiarne i corpi su dei seggioloni in muratura, ubicati in un’umida cripta, in attesa della decomposizione. L’obiettivo era quello di dimostrare, con estrema crudezza, l’effimerità della vita in contrasto con l’immortalità delle anime. Diverse monache che si ritiravano in preghiera nel cimitero finirono con l’ammalarsi, anche in maniera grave.

Fermatevi ad ammirare lo splendido artigianato nella galleria/bookshop “Lo Studio” creata nel vecchio refettorio delle monache clarisse poi convertito in studio dal pittore Gabriele Mattera. Oggi, in quegli ambienti che hanno a lungo respirato l’odore di colori e pennelli, fanno bella mostra di sé gioielli, sculture, tessuti e ceramiche, selezionati personalmente da Anna Cristina Mattera. Io non ho resistito e ho acquistato un gioiello davvero originale!

A metà percorso (a noi hanno chiesto di esibire il biglietto di ingresso quindi tenetelo a portata di mano) si accede alla parte più interessante del Castello Aragonese, quella con i palmenti per la vinificazione, il cellaio, il Carcere borbonico e il magnifico Terrazzo degli Ulivi con adiacente caffè ristorante.

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Terrazza degli Ulivi

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Le torri angioine del Maschio

Il Terrazzo degli Ulivi è pura poesia con vista pazzesca sul Golfo. Il Maschio che incombe sui vecchi giardini non è accessibile ma la possenza dell’intera fortificazione è intuibile dalle torri angioine.

Seguono quindi la Cattedrale dell’Assunta e annessa cripta (che noi invece avevamo visitato salendo verso il Castello Aragonese). La Cattedrale, pesantemente danneggiata dai cannoneggiamenti inglesi, evoca ancora l’antico splendore. Sotto un cielo di stelle (perché i soffitti sono crollati) sono visibili infatti gli stucchi barocchi oggetti di un progetto di restauro.

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La cattedrale dell’Assunta

Non perdetevi questo gioiello dell’isola verde perché davvero merita una visita! Leggete anche Cosa vedere a Ischia per scoprire tutte le bellezze di Ischia tra spiagge, luoghi letterari, fumarole e leggende!

Info utili

Il Castello Aragonese d’Ischia si trova in località Ischia Ponte. Può essere raggiunto in mezz’ora a piedi dal porto, con un taxi (15€) o in barca (noi abbiamo scelto questa soluzione e abbiamo pagato 30€ in 4). È aperto 7 giorni su 7 dalle 9 al tramonto. Il biglietto d’ingresso costa:

  • 12€ adulti
  • 6€ ragazzi 10-18 anni
  • gratis bambini under 9 anni

Persone con disabilità o difficoltà motorie possono accedere con un ascensore (gratuito) al livello della Terrazza dell’Immacolata e accedere a diverse sale del complesso con il supporto del personale.

Per partecipare alle visite guidate in orari predefiniti o per prenotarne una, contattate il numero +39 081 99 28 34 o scrivete una email a segreteria@castelloaragonese.it.

In estate, se volete visitare il Castello Aragonese d’Ischia, consigliamo di farvi trovare davanti alla biglietteria all’apertura (ore 9) o poco prima del tramonto. In questo modo potrete evitare le ore più calde della giornata. Indossate scarpe comode e un cappellino e portate con voi una bottiglietta d’acqua (anche se nei vari bar del complesso potrete acquistarla a 1,50€).

Il Castello è straordinario anche di notte quindi o pianificate una passeggiata serale a Ischia Ponte, o prenotate una cena da Auras (consigliatissimo!) o alloggiate direttamente all’Hotel Miramare e Castello per svegliarvi tutti i giorni con una vista sull’isola nell’isola!

6 commenti

Silvia 4 Settembre 2024 - 17:14

Bellissimo articolo e anche il video che ho visto su Instagram! BRAVISSIMA

Rispondi
Monica Nardella 5 Settembre 2024 - 15:42

Grazieeeeeeeeeeeeeee ^^

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Ago 4 Settembre 2024 - 15:49

Non conoscevo la storia del Castello Aragonese, ho imparato tante cose grazie a te Monica.

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Monica Nardella 4 Settembre 2024 - 15:59

Grazie a te per l’apprezzamento!!!

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Francesco 4 Settembre 2024 - 15:48

L’ho visitato questa estate e ho scattato centinaia di foto dal terrazzo degli ulivi!

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Monica Nardella 4 Settembre 2024 - 16:01

Io ho scattato foto e girato video da tutto il complesso intasando la memoria del telefono!!!

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