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Speciale Giubileo: San Sebastiano fuori le mura.

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San Sebastiano fuori le mura Roma

Caro pellegrino (nonché turista di mestiere) che t’imbevi di fori e di scavi… che invidia! La grandezza di Santa Maria Maggiore è ancora impressa nella memoria, forse vorremmo fermarci più a lungo, ma dobbiamo andare, il giro delle sette chiese impone di continuare, è questa la dura vita del pellegrino!

Dopo San Lorenzo e Santa Croce in Gerusalemme, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore il cammino ci condurrà verso San Sebastiano fuori le mura.

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Appia Antica [photo credit Stijn Nieuwendijk]

Tour di Roma fino a San Sebastiano fuori le mura

Lo spassionato suggerimento è di non prendere via Cavour, lasciatevi rapire dal reticolo di vie che si trovano tra l’Esquilino ed il Colosseo. Giunti ad un passo dal famoso monumento però, fate un passo indietro. Non fa parte delle “sette chiese” ma un colpo d’occhio a San Pietro in Vincoli è più che giustificato, anzi è augurabile.

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Mosè di Michelangelo [photo credit Luca Volpi]

Qui, in fondo alla navata di destra, c’è una tra le statue più famose del mondo: il Mosè di Michelangelo. Cosa dire? Un luogo che da solo può essere la ragione per un viaggio. Messa la monetina per illuminare Mosè, con la relativa tomba di quel papa tosto che fu Giulio II? Ok, usciamo dall’incanto e continuiamo (per saperne di più, leggete il nostro articolo Cosa vedere a roma gratis: Caravaggio e Michelangelo).

Colosseo-Roma-

Colosseo

Colosseo, stupor mundi! Ora, ci sarà il viaggiatore che scenderà per la via di San Gregorio, magari trovando il tempo per visitare il Palatino (l’ingresso è proprio lì a destra, ai piedi del monte); e ci sarà il pellegrino che sceglierà la meno battuta (si fa per dire: siamo a Roma!) Via Claudia. Io, a dire la verità, me ne andrei per la prima strada, tanto per lanciare lo sguardo su quell’altro colosso che ci hanno lasciato gli antichi, il Circo Massimo.

Circo-Massimo-Roma

Circo Massimo

Comunque sia, ogni promenade si scelga sarà sempre suggestiva; poi alla fine, il punto cruciale sarà per tutti lo stesso: Porta San Sebastiano.

Uno spettacolo le porte aperte sulle mura della Roma antica, attraversarle, proprio come facevano donne e uomini di tanti secoli fa, è emozionante. Ma non c’è mai pace!

Ogni angolo nasconde qualche cosa che vale la pena, qui ad esempio, è sito il Museo delle Mura.

Appena fuori la porta, di fronte a noi, c’è una delle strade più celebri della città, macchè del mondo! L’Appia Antica

Al viandante, come ovviamente al buon pellegrino, suonerà subito in testa una frase: Domine quo vadis?

Ben vi suona, poiché la Chiesetta del Quo Vadis è poco più avanti, una visita che vi riserverà una piccola sorpresa, impresse nel marmo vedrete delle impronte di piedi.

Chi le ha lasciate? Un antico, gran camminatore. Non dico altro per non sciupare il gusto della scoperta. L’Appia è una meraviglia dietro l’altra, tombe, sepolcri, catacombe, mausolei, ville… Wow!

Se avete tempo indugiate pure, state facendo visita alla signora storia. Se dovete proprio scappare… almeno una cosa, solo una: il Mausoleo di Cecilia Metella. Non ve ne pentirete.

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San Sebastiano fuori le mura [photo credit Livioandronico2013 via wikipedia]

Finalmente eccoci arrivati: San Sebastiano Fuori le Mura (e dopo questa passeggiata sappiamo, per davvero, cosa voglia dire Fuori le Mura!). Siamo al momento devozionale, ragione del nostro giro (turisticamente parlando: tappa n° 5 del giro delle sette chiese). La Basilica attuale è stata ricostruita in varie fasi sopra l’antico edificio originario eretto per volere dell’imperatore Costantino.

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Soffitto ligneo della Basilica di San Sebastiano fuori le mura [photo credit Giuseppe Savo]

Per dirla tutta, non è una delle chiese che preferisco (sapete, de gustibus), tuttavia il gioiello che è San Sebastiano non è quello che sta sopra, bensì quello che sta sotto terra: le catacombe omonime. Chi non ha mai visto un film con qualche catacomba?

Avete presente quei corridoi lunghi, ovviamente sotterranei e poco illuminati, scavati nella roccia, tortuosi? Ogni tanto si apre una stanza più grande, tombe, tombe, sarcofaghi, pitture murarie e simboli religiosi incisi sulle pareti ora di pietra, ora di mattoni. Insomma, le catacombe per antonomasia.

Eccole, sotto ai nostri piedi! Prego siore e siori scendano nell’antro! Un luogo particolarissimo per il credente alla ricerca delle origini della cristianità in terra italica.

Visitare questo labirinto sotterraneo è un degno modo per concludere il nostro giro prima del rush finale: San Paolo Fuori le Mura ed infine, la Basilica di San Pietro.

Ad majora! M.I.

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