Ore 11:30, 18 giugno 1815. Duecentomila uomini schierati ordinatamente su opposti fronti iniziano una delle battaglie più sanguinose e più famose della storia. È la battaglia di Waterloo: nel 2015 si è celebrato il 200° anniversario.

Collina del Leone [photo credit Peter Mattock]
Roba grossa! Chi può partire non si lasci scappare l’occasione! È strano ma ci sono fatti che sulla carta sembrano lontani da noi, ma poi tanto lontani non lo sono davvero.
La Francia di oggi, ad esempio, continua a vivere con profonda amarezza quella giornata, tanto da non partecipare attivamente agli eventi promossi dai cugini belgi (beh… sapete come sono orgogliosi les Français… che ve lo dico a fare!).
Tuttavia, se vi trovate in Francia, nel museo dell’Armee che si trova a Les Invalides ci sono cimeli assai istruttivi su ciò che fu quella giornata.
All’opposto dei cari “oltrealpini”, per ovvie ragioni, immaginiamo che a Londra si brinderà sotto il monumento a Wellington e a HM Beth II.
![[photo credit Antonio Ponte]](https://www.turistadimestiere.com/wp-content/uploads/2013/03/Waterloo-battle-belgium.jpg)
[photo credit Antonio Ponte]
D’accordo, sono punti deliziosamente a favore, ma ovviamente c’è molto di più! La gente, che è simpatica va’! Le città da fiaba come Bruges e Gent (leggete il nostro week end a Gent in occasione del Jazz Festival estivo), i musei, gli eventi culturali.

Korenlei, Riva del Grano
Il primo libro su Waterloo che ci sentiamo di consigliare è un best seller di uno degli storici italiani più quotati. Lo conoscono in moltissimi: Alessandro Barbero.
Barbero a sentirlo in conferenza – a me è capitato più volte – è simpatico, accattivante ma anche molto preciso. Divulga la storia come da sempre sanno fare gli anglosassoni: con leggerezza.
In due parole è bravo, ci sa fare. I suoi libri non sono dissimili dall’autore. Così leggere “La battaglia” (pubblicato dalla Laterza) non è solo istruttivo, è soprattutto un piacere.
Come erano questi eserciti napoleonici? Che vita facevano soldati ed ufficiali? Cosa passò per la testa di Napo e Welli? Come si svolse lo scontro? Perché non si tratta di una battaglia, ma della battaglia per antonomasia? Barbero riesce a dirci tutto, senza essere noioso, mai.
Lo dico per i TdM che vedono questi libri come il fumo (tanto per restare in tema) di una cannonata negli occhi. Il fumo, la nebbia… il campo di Waterloo, il caos.
Ditelo a Fabrizio del Dongo. Uno dei passi più celebri della letteratura è infatti in un altro libro su Waterloo: si tratta della “Certosa di Parma“, del nostro amatissimo Stendhal. Siamo all’inizio del romanzo, il protagonista, fervente bonapartista, riesce dopo una serie di difficoltà a prendere parte all’epica giornata.
Non continuo per non sciupare un pezzo bellissimo, innovativo e che ha letto ed ispirato anche Lev Tolstoj. Guarda un po’ quanto inchiostro ha fatto spargere ‘sto Napoleone!
A volte sembra che ci sia una proporzione scientifica tra sangue versato ed inchiostro. Waterloo è stato, ed è tutt’ora, un evento che divide le opinioni.
Chi non ha preso le parti dell’esercito francese “W l’Empereur!” o di quello degli alleati “for Wellington… hip hip hurrah!” almeno una volta? Chi non ha giocato a fare Wellington contro il tiranno, o viceversa?
Comunque, le cose andarono come dovevano andare, con buona pace dei “bonapartisti”.
Oggi l’Europa è unita, ed è importante, oltre che interessante, ripercorrere gli eventi che ci ricordano quale sia il grande privilegio che abbiamo di vivere questa fase storica. Hip hip… Hurrah!

Esterno della Collegiata
La chicca: a due passi da Waterloo c’è l’incantevole cittadina di Mons. noi TDM ci siamo stati in occasione dell’inaugurazione ufficiale. Seguite il nostro itinerario, poi ci saprete dire! M.I
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