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Diario di Viaggio: Siviglia in due giorni

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Siviglia flamenco

Due giorni a Siviglia cosa vedere? Dove dormire e dove mangiare?

Siviglia

Può capitare, come è successo a noi, di trovare un volo talmente in offerta per la città andalusa da accettare la condizione di dover partire all’alba di sabato e tornare nel tardo pomeriggio della domenica. Un consiglio: fatelo, non lasciatevi scoraggiare da chi vi dice che non vale la pena di prendere un aereo per 2 giorni scarsi!

Cosa vedere: il nostro itinerario

Las Setas

Alloggiando all’Hotel Posada del Lucero (leggete Dove dormire a Siviglia), il nostro tour non poteva che partire da Las Setas. Prima di raggiungere questa icona cittadina si incrocia Plaza San Pedro. Subito sulla destra, troverete la chiesa che dà il nome alla strada che ha una curiosità. Sulla facciata, sulla destra, si trova un quadretto a cui è legata una leggenda. Chi riesce a individuare un uccellino nel quadrante, sposerà la persona che è immediatamente alla sua destra… occhio eh, poi non dite che non ve l’avevamo detto!

Il Mirador illuminato di notte

Il Mirador illuminato di notte

Proseguite quindi per Calle Imagen fino a scorgere in Plaza de la Encarnacion il profilo inconfondibile dell’Espacio Metropol Parasol.

L’imponente struttura in legno, chiamato Las Setas de la Encarnacion (i funghi), è stata disegnata dallo studio Jürgen Mayer-Hermann e nonostante inizialmente abbia suscitato non poche polemiche (per le dimensioni -150 metri x 70 x 25 – e il design avveniristico in una delle zone più antiche di Siviglia) oggi è un luogo di ritrovo molto amato dai giovani.

A Las Setas potrete trovare localini, un Antiquarium e uno shop, ma il meraviglioso Mirador da cui si domina buona parte di Siviglia è la vera chicca di questa primissima tappa (leggete il nostro articolo dedicato a Las Setas di Siviglia).

Subito sulla sinistra, fate una tappa alla Iglesia de la Incarnacion (dove si trova una statua della Vergine a cui i fedeli baciano la mano in segno di devozione) e quindi imboccate calle Cuna per raggiungere la Plaza del Salvador.

Se desiderate fare una sosta nel pieno di un viavai gioioso e, spesso, chiassoso, fermatevi in uno dei localini con tavolini all’aperto. Potrete assistere alle performance di qualche artista di strada e sorseggiare una bibita fresca. Se invece lo stomaco si fa già sentire, scegliete una delle bodegas nei paraggi: i prezzi sono sempre abbordabili e il cibo buono. Abbiate solo l’accortezza di non sedervi nelle piazze più turistiche per non dover pagare la location piuttosto che la qualità del cibo (sotto, tre indirizzi infallibili).

Giralda e Cattedrale

Giralda e Cattedrale

La Cattedrale e la Giralda

Nei pressi di Plaza del Salvador potrete ammirare il Municipio di Siviglia che si affaccia su una enorme piazza alberata e, alla fine di Avenida de la Constitucion (in pieno Barrio de Santa Cruz) la bellissima Cattedrale con il giardino degli aranci e la Giralda.

Non fatevi prendere dalla pigrizia e visitate entrambe. La Cattedrale di Santa Maria della Sede di Siviglia (patrimonio dell’Umanità Unesco insieme all’Alcazar e all’Archivo General de Indias dall’87) è la più grande cattedrale gotica al mondo e il terzo edificio religioso più grande dopo la Basilica di San Pietro e la londinese Cattedrale di St Paul. I lavori iniziarono nel 1433 dopo la demolizione di una grande moschea costruita nella seconda metà del 1100.

Il rigore e l’austerità dello stile gotico imperante all’epoca della costruzione non furono in alcun modo messi in discussione dagli abbellimenti e dalle aggiunte effettuati nei decenni successivi nonostante essi testimonino in maniera evidente la scuola di ciascuno (rinascimentale, barocco e neogotico).

Della Cattedrale colpiscono le altezze svettanti, i decori che sembrano ricami preziosi, la tomba di Cristoforo Colombo e la statua del Cristo in Croce, chiamato Cristo de la Clemencia.

Panorama dalla Giralda

Panorama dalla Giralda

Dall’interno della Cattedrale si accede alla Giralda.

Il campanile, con i suoi oltre 100 metri, è stato costruito seguendo il modello della Koutoubia, il minareto di Marrakech. Allo stesso modo al suo interno, anziché gradini, si trovano delle rampe circolari che consentivano al muezzin l’accesso alla cima con un cavallo. Non abbiate quindi timore di affrontare la salita perché non è faticosa né claustrofobica. Il panorama dalla Giralda è fantastico perché si può ammirare la città a 360°, curiosando tra i tetti, i giardini, piazze e ponti sul Guadalquivir.

Una volta scesi dalla torre, fermatevi qualche minuto nel Patio de los naranjos, un “chiostro” di chiara ispirazione musulmana che ha preservato tutto il fascino originale, nonostante sia stato utilizzato come cimitero in epoca cristiana e addirittura come sede della Fiera Annuale. Se volete approfondire, abbiamo scritto un articolo sulla nostra visita della Cattedrale di Siviglia e della Giralda con tante foto da sfogliare e le dritte per la visita gratuita!

L’Alcazar e dell’Archivio General de Indias

Purtroppo, non siamo riusciti a incastrare la visita dell’Alcazar nei due giorni a Siviglia perché non abbiamo comprato per tempo i biglietti. Non fate il nostro errore e acquistateli online sul sito ufficiale (evitando di pagare persino il doppio su siti satellite. Ricordate che il lunedì l’accesso è gratuito ma il biglietto va comunque prenotato). L’Alcazar, inizialmente fortezza, divenne nel XII secolo la residenza di re e califfi della città. Al suo interno si trovano giardini, patii ed il Palacio de Pedro I. Per la sua notevole bellezza, l’Alcazar è la dimora prescelta dal re Don Juán Carlos durante la sua permanenza a Siviglia.

 Plaza de España

Ancora un piccolo sforzo e puntate al Parco di Maria Luisa dove si trova la spettacolare Plaza de España, una piazza ad ingresso libero costruita in occasione dell’Esposizione Iberoamericana del ’29.

Data la sua storia così particolare, vi consigliamo di leggere l’articolo dedicato alla nostra visita di Plaza de Espana.

Plaza de Espana

Plaza de Espana

Plaza de Espana

Plaza de Espana

Il lungofiume con la Torre del Oro

L’indomani, sveglia presto, e passo spedito verso il Paseo de Cristobal Colon per una piacevole passeggiata lungofiume costellato di localini con terrazas, angoli relax all’ombra delle palme e dalla Plaza de Toros coi suoi colori squillanti.

Paseo de Cristobal Colon

Paseo de Cristobal Colon

Sulle sponde del fiume Guadalquivir si nota l’inconfondibile profilo della Torre del Oro un’antica torre di guardia risalente al XIII secolo e costruita dalla dinastia degli Almohadi a presidio del fiume. In seguito alla scoperta dell’America, venne utilizzata come deposito per le ricchezze importate dalle colonie, mentre ad oggi ospita il Museo Navale di Siviglia, con lettere, documenti e strumenti riguardanti il passato navale della città.

A questo punto potete attraversate il Puente Isabel II ed esplorate Triana, il quartiere sulla sponda opposta, piena di case colorate e ristorantini.

Torre del Oro

Torre del Oro

Oppure potete salire su un barcone e fare un’escursione di un’ora circa per vedere la città da un punto di vista particolare. Vi consigliamo di sedervi sul lato sinistro della barca per essere a favore delle attrazioni (al ritorno la visuale è meno suggestiva). Costo: 20€ a persona.

Barrio de Santa Cruz

Il quartiere più tipico di Siviglia con i suoi vicoletti labirintici, le piazzette profumate di fiori d’arancio, le fontane, i palazzi colorati, i negozi di spezie e le bodegas era una delle juderie cittadine dove vennero rinchiusi a lungo gli ebrei sivigliani col ripristino del cristianesimo da parte di Ferdinando III di Castiglia.

Il declino del quartiere, a seguito della cacciata degli ebrei, è durato ben 300 anni: poi piano piano ha recuperato l’antico fascino e oggi si presenta come un pittoresco dedalo di viuzze tutte da scoprire!
Insomma Siviglia in due giorni è fattibile anche se purtroppo a qualcosa si deve pur rinunciare: ma la scusa per tornare ci vuole, o no?

Barrio de Santa Cruz

Barrio de Santa Cruz

Barrio de Santa Cruz

Barrio de Santa Cruz

Simbolo di Siviglia

In pochi si accorgono del fatto che la sua forma richiama il NO8DO. Di cosa stiamo parlando? Durante la guerra tra Alfonso X e suo figlio nel XII secolo, la città rimase fedele al vecchio Re e quegli la onorò con un simbolo onorario formato dalle due sillabe NO e DO separate da una matassa che sembra un 8 e che in spagnolo si chiama madeja.
Leggendo tutto insieme come fosse un rebus NO-MADEJA-DO viene fuori la frase NO ma deja DO e cioè “non mi ha abbandonato”: il popolo sevillano non ha abbandonato il suo Re!

Il simbolo di Siviglia

Il simbolo di Siviglia

Dove mangiare a Siviglia

Vi lasciamo tre indirizzi davvero speciali!

Bar Alfalfa. Una taverna tipica piccolissima in cui potrete mangiare tapas buonissime a prezzi davvero contenuti nonostante la posizione centrale. Il miglior jamon che abbia mangiato a Siviglia e sangria superlativa!

Bacao. Un ristorante di cucina mediterranea di livello medio alto. Consigliamo di ordinare il pan brioche relleno de costilla e la paella di carne (per due persone).  Il locale è molto carino e il personale davvero gentile.

Ovejas negras. Ristorante specializzato in tapas più innovative. Consigliamo il taco di maiale (pulled pork), il carciofo con salsa gaucha, il formaggio col miele e l’abanico iberico con peperoni e salsa chimichurri.

1 commento

Brigitte 4 Luglio 2015 - 19:15

È possibile visitare gratis:

la Torre de Oro il lunedì 9:30-18:45
il Real Alcazar il lunedì pomeriggio (attenti, file lunghissime, quindi cercate di essere alle porte d’entrata dalle 14)
il Monasterio de la Cartuja ( centro andaluso d’arte contemporanea) : tutto il sabato, o martedì e venerdì solo di pomeriggio
la Casa de Pilatos (palazzo ispirato a quello di Ponzio PIlato a Gerusalemme): mercoledì pomeriggio, mostrando un documento

PS: Curiosità. Dalla sua realizzazione nel 1928, nella bellissima plaza de Espana sono stati girati bel 4 film: “Lawrence d’Arabia”, “Star Wars: episodio 2 l’attacco dei droni”, “Il vento e il leone”, “Il dittatore”

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