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Nuove regole per entrare in Spagna

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Nuove regole per entrare in Spagna? Ni!

Negli ultimi mesi si è parlato tanto della decisione del paese di combattere terrorismo e overtourism con la richiesta di maggiori informazioni ai turisti all’ingresso e con l’aumento della tassa di soggiorno a Barcellona.

Ma vediamo nel dettaglio se davvero sono previste nuove regole per entrare in Spagna.

La “schedatura” dei turisti

La richiesta di dati personali (alcuni definiti molto sensibili) all’atto di prenotazione di una camera (hotel, B&B o casa vacanza) o per il noleggio di una macchina non è nel nuovo decreto legge visto che risale addirittura al 2015!

La nuova misura quindi non chiede di aggiuntivi men che meno riservati o sensibili.

La novità sarebbe nella trasmissione di queste informazioni alle autorità mediante la compilazione di un database condiviso con la polizia, gli organi giudiziali e il pubblico ministero.

Dati che sarebbero immediatamente reperibili qualora il turista commettesse un reato sul territorio nazionale. Il governo ha giustificato quindi la misura come necessaria per ragioni di sicurezza ma le polemiche non sono mancate.

L’inserimento dei dati nel database (conservati per 3 anni) farebbe perdere molto tempo ai titolari delle strutture, delle agenzie e degli autonoleggi. In parziale accoglimento delle rimostranze, il decreto è partito dal 2 dicembre anziché dal 1 ottobre. Non solo.

Cehat, la principale Associazione alberghiera, tramite il segretario generale del gruppo, ha sottolineato un problema di privacy per i turisti che potrebbero optare per un altro paese il cui governo sia meno “invadente”.

Se davvero dovesse andare così, molti local probabilmente ne sarebbero felici visto che sono addirittura scesi in piazza nel corso del 2024 per manifestare contro l’overtourism che affligge le maggiori destinazioni spagnole!

In sintesi, i turisti non sono soggetti a una profilazione più dettagliata ma col nuovo decreto accettano implicitamente che i propri dati siano subito nella disponibilità delle autorità spagnole.

Nuove regole per entrare in Spagna: a Barcellona tassa di soggiorno alle stelle

Tra le nuove regole per entrare in Spagna dal 1 ottobre 2024 vi è una sovrattassa fissa di 4€ sull’imposta di soggiorno che graverà significativamente sul portafoglio dei turisti in viaggio a Barcellona.

Vi riportiamo uno schema semplificativo dell’effettivo aumento (i prezzi si intendono a persona over 17 anni – a notte):

  • Hotel 5 stelle: 3,5 € (attuale)+ 4 € (di sovraprezzo)= 7,5 €
  • Hotel 4 stelle: 1,70 € (attuale) + 4 (di sovraprezzo) = 5,7 €
  • Appartamenti turistici: 2,25 € (attuale) + 4 € (di sovraprezzo) = 6,25 €
  • Resto delle strutture: 1 € (attuale) + 4 € (di sovraprezzo) = 5 €

La sovrattassa è prevista anche per i crocieristi come segue:

  • Croceristi che rimangono + di 12 ore: 2 € (attuale) + 4 € (di sovraprezzo) = 6 € 
  • Croceristi che rimangono – di 12: 3 € (attuale) + 4 € (di sovraprezzo) = 7 €

Secondo l’Ayuntamento di Barcellona l’incremento è utile nell’immediato a ridurre la pressione turistica e, al contempo, a finanziare servizi, trasporti e sicurezza, indubbiamente stressati dal numero dei visitatori.

Nel resto della Catalogna non è prevista alcuna sovrattassa rispetto all’attuale imposta di soggiorno. Anche in questo caso vi riportiamo uno schema facilmente consultabile:

  • Hotel 5 stelle: 3 €
  • Hotel 4 stelle: 1,20 €
  • Appartamenti turistici: 1 €
  • Resto delle strutture: 0,60 €
  • Croceristi che rimangono + di 12 ore: 2 €
  • Croceristi che rimangono – di 12: 3 €

Ai nostri lettori chiediamo quindi: queste novità costituiscono un deterrente per visitare la Spagna e Barcellona in particolare o no?

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