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Ostenda: cosa vedere nella città sulla costa delle Fiandre

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Ostenda è una città belga sulla costa delle Fiandre, affacciata sul mare del Nord. Spiaggia lunghissima di sabbia fine, un bel lungomare puntellato di locali dove mangiare specialità di pesce fresco e un’atmosfera che ricorda i fasti delle vacanze estive della famiglia reale. Non a caso, era considerata la Regina delle località balneari fiamminghe.

Ostenda

La città va scoperta dunque attraverso il rapporto simbiotico col mare.

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La sala d’attesa della stazione con l’opera di Dulk per The Crystal Ship 2024

La piccola ma sontuosa stazione in stile Art-Nouveau si specchia in un delizioso porticciolo turistico in cui sono attraccati stabilmente due gioiellini:

  • l’Amandine, un peschereccio verde brillante utilizzato per la pesca nel mare islandese e trasformato in museo marittimo interattivo
  • e il Mercator, una goletta ed ex-nave scuola della marina mercantile belga, in servizio dal 1932 al 1961, trasformata in nave museo

Respirare l’aria salmastra lungo questa promenade riconcilia col mondo. Poche macchine, qualche bici, tutti a piedi.

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Il Mercator ormeggiato nel porticciolo turistico della città

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Il porticciolo di notte

Costeggiato il porticciolo per tutta la sua lunghezza, si imbocca viale Leopold II. E si ammirano nell’ordine Leopoldpark con l’orologio floreale e il Grote Post, un vivace centro culturale ricavato nell’ex palazzo delle Poste.

Il viale culmina con il Casino – Kursaal che si affaccia su una vasca in cui è adagiata un’opera in marmo realizzata da Femmy Otten per l’edizione 2024 della Triennale di Beaufort.

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l’opera di Femmy Otten davanti al Casinò

La Triennale di Beaufort

Ogni edizione della Triennale di Beaufort regala alla costa fiamminga, lunga ben 67 chilometri, opere di artisti provenienti da tutto il mondo. Tra dune e dighe spuntano installazioni colorate e sorprendenti che stanno trasformando la spiaggia in un museo a cielo aperto.

Un tram costiero (la linea tranviaria più lunga del mondo tra De Panne e Knokke) consente ai turisti di visitare questo insolito parco di sculture scendendo nelle varie fermate intermedie. Non solo!

Olnetop opera di Nick Ervinck per la Triennale di Beaufort

Olnetop opera di Nick Ervinck per la Triennale di Beaufort

Alla fermata Westende Bad del Kusttram potrete vedere ad esempio ben 6 opere sulla spiaggia e visitare i bunker e i sotterranei della prima e della seconda Guerra Mondiale facenti parte del Vallo Atlantico. Per gli amanti della storia, un affascinante viaggio nel complesso sistema di fortificazioni costiere realizzate dal Terzo Reich nel tratto di Raversyde.

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Uno dei bunker facenti parte del Vallo Atlantico lungo la costa fiamminga

L’importanza del mare a Ostenda

Alle spalle del Casinò si trovano il lungomare e l’ampia spiaggia di Ostenda. Il lungomare è pieno di bar e ristoranti dove fermarsi a bere una birra o ad assaggiare una delle tante specialità locali.

Nella passeggiata che torna verso la stazione, si incontrano le Rock Strangers (una manciata di rocce rosso arancio alte 20 metri opera di Arne Quinze facenti sempre parte del progetto “Beaufort”) e il commovente monumento ai caduti in mare.

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Le Rock Strangers e il monumento ai caduti in mare

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Rock Strangers

Lungo Visserskaai (il vecchio molo dei pescatori come ben suggerisce il nome) si trovano:

  • il Vistrap, il mercato ittico
  • una serie di stand dove degustare i gamberetti grigi (garnalen o geirnoazen come si chiamano nel dialetto locale) in diverse opzioni: panino di insalata di gamberetti, pomodori ripieni di gamberi e salsa rosa o crocchetta di gamberetti. In alternativa, zuppe di pesce che ribollono su un fornello.

A Oostduinkerke, piccolo borgo di pescatori a una ventina di chilometri da Ostenda, i gamberetti vengono pescati ancora col metodo tradizionale: a cavallo (naturalmente di razza brabantina)! Per salvaguardare questa usanza che risale al medioevo, nel 2013 l’Unesco, nel 2013, l’ha iscritta nell’elenco del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità

Poco prima di approdare alla stazione noterete le due guglie gotiche della Cattedrale di San Pietro e Paolo. Uno stile dovuto alla ricostruzione della preesistente chiesa distrutta da un devastante incendio di cui resta solo una torre. La sua forma ottagonale le è valsa l’affettuoso soprannome di Peperbusse (macinapepe).

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la Cattedrale di San Pietro e Paolo

Il consiglio è di restare un giorno in più a Ostenda per addentrarvi nel cuore pulsante della città tra i murales del progetto The Crystal Ship e i luoghi iconici di James Ensor.

The Crystal Ship

Per gli art lover questo festival di street art inaugurato nel 2016 è un evento imperdibile che fa vibrare la città di colore e creatività. È consigliabile una passeggiata con una mappa alla mano (app scaricabile per iOS e Android) o con una guida per vedere le opere più caratteristiche e scoprire scorci che resterebbero altrimenti inosservati. In ogni caso qui ci sono tutte le opere realizzate fino ad oggi.

Io ho amato le opere di:

  • Katie Green che ha chiesto a persone con disabilità mentale di esprimere i propri sentimenti più profondi realizzando delle maschere di cartapesta. Tra queste ha scelto quella di William, un amante di Ensor per fotografarlo nella casa del maestro di Ostenda (Lijndraaiersstraat 60)
  • Case Maclaim che ha riprodotto fedelmente il volto di Alan un cittadino di Ostenda incontrato in un pub, che gli ha raccontato come suo padre avesse eroicamente combattuto contro i nazisti (Langestraat 60b)
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L’opera di Case Maclaim per the Crystal Ship 2019

  • Helen Bur che con una squisita sensibilità ha voluto omaggiare il cantautore Arno, malato di cancro e venuto a mancare nel 2022, con una sua gigantografia sulla parete del municipio (Vindictivelaan 1)
  • Alex Senna street artist del bianco e nero con cui racconta le emozioni dei suoi personaggi senza rinunciare a qualche guizzo che lascia spazio a ulteriori interpretazioni. Cosa significheranno infatti le stelle sui pantaloni del suo malinconico ragazzo in infradito? (all’angolo tra Nieuwstraat e Schippersstraat)

La casa museo di Ensor

James Ensor è figlio di Ostenda. Nato in città e cresciuto nel negozio di famiglia che vendeva conchiglie, souvenir e maschere (da cui resterà affascinato al punto di “abusarne” nei suoi quadri) ha segnato profondamente la pittura moderna. Oltre 850 le opere a lui attribuite, sintesi perfetta del percorso dell’artista che nella lunga carriera ha espresso attraverso il grottesco il suo disprezzo per la borghesia. Visitare la casa perfettamente arredata e il negozio di famiglia ancora pieno di chincaglierie significa immergersi in quelle atmosfere che lo hanno plasmato rendendolo un artista eclettico e a suo modo rivoluzionario.

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casa di James Ensor

Le opere di Ensor sono sparse per il mondo. Parigi, Amsterdam, New York, Los Angeles. Proprio qui, al Getty Museum, è esposta l’opera più iconica del maestro: L’entrata di Cristo a Bruxelles del 1888. La collezione più nutrita, però, è ad Anversa, nel Museo di Belle Arti.

A Ostenda esiste anche una Ensor Walk dedicata ai luoghi del pittore. La casa natale e il primo atelier. Il Mu.Zee, il museo cittadino di arte moderna e contemporanea con opere di Ensor e altri contemporanei ricavato nel vecchio mercato. E poi il Falstaff, il Café protagonista della scena culturale che pullulava di artisti ai primi del ‘900. O ancora il Leopoldpark dove si trova il busto realizzato da Edmond de Valeriola. Non dimentichiamo poi che a due passi dalla casa museo (all’angolo tra Vlanderenstraat e Langestraat) c’è un enorme omaggio dello street artist SozyOne a James Ensor, realizzato nell’edizione 2021 di The Crystal Ship.

E il 2024 è stato sicuramente l’anno perfetto per un viaggio per i 75 anni dalla morte di Ensor. Le Fiandre – e in particolar modo la sua città natale – hanno organizzato mostre, eventi e itinerari speciali per celebrare questo anniversario.

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Installazione dedicata al 75° anniversario della morte di Ensor

Simpatica ad esempio l’installazione che dà il benvenuto ai viaggiatori proprio a ridosso della stazione con il volto di Ensor e una delle sue famigerate maschere!

Come arrivare a Ostenda

Dall’aeroporto di Bruxelles Zaventem si possono prendere due treni: il diretto (che impiega circa 3 ore) e un treno con scalo intermedio a Gent o a Bruges (che impiega 2 ore). Suggeriamo un itinerario che comprenda tutte e tre le tappe per scoprire le meravigliose Fiandre tra canali, castelli, giardini.

In un viaggio più lungo, consigliamo anche l’incredibile Anversa.

Si ringrazia Turismo Fiandre per l’invito

4 commenti

Ago 15 Giugno 2024 - 7:38

Chi meglio di te poteva poteva farci conoscere in maniera così superlativa di una cittadina quasi sconosciuta ai più? Grande Monica.

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Monica Nardella 17 Giugno 2024 - 10:21

Grazie per l’apprezzamento!!!

Rispondi
Claudia 7 Giugno 2024 - 11:49

Grazie Monica per questo articolo dettagliato, con descrizioni quasi visuali, su Ostenda. È stata una città che ho visitato con gioia, trovandola più ricca di possibilità di quanto avrei mai potuto immaginare.

Rispondi
Monica Nardella 7 Giugno 2024 - 12:03

Grazie mille Claudia! Devo confessare che la scrittura mi è servita tanto per rivivere le esperienze in città e a mia volta mi sono resa conto di quanto ci sia da fare e vedere in un weekend!

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