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Itinerario di Simenon a Liegi

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Alla scoperta dell’itinerario dedicato a Simenon a Liegi, la città belga che ha dato i natali al papà del Commissario Maigret!

Sebbene Simenon si sia trasferito presto a Parigi e abbia ambientato la maggior parte dei suoi gialli proprio nella capitale francese, in alcuni romanzi si respirano ancora le atmosfere della sua Liegi.

Come ne “La danzatrice del Gai-Moulin”, ne “I tre delitti dei miei amici” e, soprattutto, nell’autobiografico “Pedigree”.

I treni sono spesso presenti – e protagonisti – nei suoi romanzi con la moltitudine grigia e stanca di pendolari che trasportano quotidianamente. Sarà perché un notturno lo portò da Liegi a Parigi in un viaggio di sola andata, il 10 dicembre 1922?

Per celebrare i 120 anni dalla nascita (12 febbraio 1903) è stata lanciata un’app dedicata all’itinerario di Simenon grazie alla quale rivivere le atmosfere e i luoghi più significativi per lo scrittore.

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Una schermata del Parcours Simenon con alcune delle tappe dell’itinerario

Come la sua casa natale ubicata al numero 24 di Rue Léopold (vicino a Place Saint-Lambert). Sapevate che la sua data di nascita è un falso? Pare che fosse nato di venerdì 13 e che la madre Henriette, per scaramanzia, lo fece registrare il 12…

In Rue de la Violette 8, a due minuti a piedi, come non sedersi sulla panchina accanto alla statua con tanto di pipa in mano realizzata in suo onore da Roger Lenertzk? Simenon ha pure un braccio proteso, come a invitare il suo interlocutore a scambiare due chiacchiere. La statua è posizionata proprio dietro al municipio (chiamato anche La Violette!) luogo di incontro dei suoi genitori e adiacente, non a caso, a Place du Commissaire Maigret!

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Statua di Simenon | foto WBT Olivier Bourgi

Tra le pagine di Simenon ritroviamo anche l’esperienza – formativa – che fece alla Gazette de Liege. Assunto giovanissimo, per 4 anni nei panni di giornalista, Simenon spaziò davvero su tanti campi: cronaca, scienza, cinema, politica, costume con pseudonimi diversi. E, soprattutto, riuscì a farsi pubblicare circa diciotto tra racconti e novelle.

Ma fu la cronaca a formarlo maggiormente. Scrisse ben 155 articoli firmandosi Georges Sim e attinse informazioni di prima mano dalla vicina questura o dall’archivista provinciale, Monsieur Govert che lo introdusse al Palazzo di Giustizia di Place Sain-Lambert.

Non solo il centro storico

E proprio un fatto di cronaca, avvenuto nel 1922, gli offrì lo spunto per la trama del famosissimo “L’impiccato di Saint-Pholien”. Una chiesa che, tra l’altro, potete ancora visitare nel quartiere Outremeuse, oltrepassata la Mosa attraverso Pont des Arches.

Come potrete, anzi dovrete, ammirare la Montagna di Bueren, la ripida scalinata che conduce alla parte più alta della città sfiorata da Maigret nel libro.

La presenza di Simenon in questo quartiere è ancora forte. Sì perché qui la famiglia andò ad abitare per qualche anno (uno dei tanti, troppi traslochi della sua vita) in una via che oggi prende il suo nome, Rue Georges Simenon. Nell’Outremeuse si possono inoltre avvistare il busto dell’autore in Place du Congrès e l’ostello della gioventù aperto nel 1996. E non solo.

Per non perdere nessuno dei 17 luoghi dell’amato giallista, potete scaricare dal Parcours Simenon l’itinerario di Simenon a Liegi (in francese, inglese, olandese e tedesco ma la mappa è davvero molto intuitiva). La passeggiata dura circa 1h30m e per alcune tappe coincide con il nostro itinerario delle cose da vedere a Liegi!

Simenon: pipa, cappello e birra!

Qualcuno potrebbe chiedersi perché Simenon non fece mai più ritorno a Liegi (dopo gli anni in Francia, si trasferì in America e scelse di morire in Svizzera): chissà. Il suo animo era insondabile come quello dei suoi personaggi ma di certo vi è che non accettò mai di cambiare la propria nazionalità. E dire che glielo chiesero in molti! Nacque e rimase fieramente un liegeoise!

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Birra Curtius | foto Philippe_ via Flickr

Prova più prosaicamente indiscutibile fu l’amore incondizionato per la birra che certamente gli ricordava la sua città, grande produttrice di birre trappiste! Quante volte avete letto il commissario ordinarne una? Nell’articolo Cosa si mangia a Liegi, potrete trovare anche un posticino dove producono ottime birre e potrete degustarne tante altre!

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