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Cosa vedere a Padova in un giorno

Cosa vedere a padova in un giorno. Itinerario completo

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Prato della valle Padova

Cosa vedere a Padova in un giorno? Il mio itinerario nella città dei tre senza tra piazze e mercati, arte e natura con i consigli giusti per risparmiare!

Cosa vedere a Padova

Di Padova, nonostante la pioggia, ho un ricordo bellissimo. L’occasione, speciale, fuIl giro del mondo in 80 blogger” grazie alla quale realizzai la n.51 delle 100 cose da fare prima di morire e cioè esporre una mia foto ad una mostra presso la libreria Pangea.

 

Cappella degli Scrovegni

La prima cosa da vedere a Padova è senza dubbio la stupefacente Cappella degli Scrovegni.

Partendo dalla stazione, con una passeggiata di circa un chilometro, potrete raggiungere il monumento più famoso della città immerso nel polmone verde dei Giardini pubblici dell’Arena.

 

Cappella-Scrovegni-Giotto-Padova

Il ciclo di affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni

 

La Cappella custodisce un eccezionale ciclo di affreschi di Giotto che ripercorrono, sotto un cielo blu stellato:

  • la storia di Gioacchino e Anna (riquadri 1-6),
  • fatti riguardanti la vita di Maria (riquadri 7-13)
  • episodi della vita e morte di Cristo.

Giotto impiegò due anni ad affrescare la Cappella voluta da Enrico Scrovegni in suffragio dell’anima di suo padre, noto usuraio (più che banchiere).

E proprio Reginaldo Scrovegni è il dannato che Dante incontra nel terzo girone dell’Inferno. L’identificazione è consentita dalla borsa con una scrofa azzurra in campo bianco, il simbolo degli Scrovegni, che l’anima tiene appesa al collo.

E un che d’una scrofa azzurra e grossa / segnato avea lo suo sacchetto bianco, / mi disse… / Con questi Fiorentin son padoano

I Giardini custodiscono anche i resti dell’Arena (l’antico teatro romano di Padova risalente al 70 d.C), i Musei Civici agli Eremitani, la Chiesa degli Eremitani dedicata ai Santi Filippo e Giacomo e Palazzo Zuckermann.

I Musei Civici, divisi in tre sezioni (Museo Archeologico e Museo di Arte medievale e Moderna) sono enormi e a parer mio, non si possono visitare se si ha a disposizione un solo giorno, salvo che non si decida di dedicare la giornata all’intero complesso di Piazza degli Eremitani 8.

Scelta valida per chi, oltre alla passione per l’arte, vuole organizzare la visita in ottica di risparmio visto che, con lo stesso biglietto di Scrovegni e Musei Civici, si possono visitare anche il Museo Bottacin e il Museo di Arti Applicate e Decorative ospitati all’interno di Palazzo Zuckermann.

N.B. Musei Civici e Palazzo Zuckermann sono aperti dal martedì alla domenica quindi se visitate Padova di lunedì, li troverete chiusi.

Indirizzo: Piazza Eremitani 8. Prezzi: biglietto cumulativo 14€ intero, 10€ ridotto. Costo del biglietto valido solo per la Cappella degli Scrovegni di lunedì: 10€. In occasione di “Giotto sotto le stelle”, è previsto un biglietto promozionale a 12€ valido per visite dalle 19 alle 22.  Per info e prenotazioni consultate il sito ufficiale.

 

Piazza delle Erbe, della Frutta e dei Signori

Se invece preferite godervi la città, dirigetevi senza dubbio verso Piazza delle Erbe, Piazza della Frutta e Piazza dei Signori.

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Piazza della frutta

Due piazze decisamente pittoresche, le prime due, piene di patavini che fanno la spesa (o che sorseggiano spritz all’aperto) e di turisti che scattano foto a cassette colorate di frutta e verdura oltre che alle logge e ai palazzi tutto intorno.

Separate dallo stupefacente Palazzo della Ragione (chiamato anche “Salone”, l’antico tribunale cittadino), costituiscono il cuore palpitante della città.

Prezzi Palazzo della ragione: 7€ intero, 5€ ridotto.

Piazza dei Signori, invece, è la piazza di rappresentanza di Padova, quelle in cui si svolgevano manifestazioni civiche. E’ immediatamente riconoscibile dalla caratteristica Torre dell’Orologio.

 

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La torre dell’orologio che campeggia su Piazza dei Signori

 

L’orologio astronomico, realizzato su progetto di Jacopo Dondi nel 1344, oltre a segnare l’ora, indica i mesi, i segni zodiacali, le fasi lunari e i moti dei pianeti. Non vedrete il segno della bilancia perché anticamente le costellazioni dello scorpione e della bilancia erano unite.

Se avete tempo, curiosate tra palazzi, chiese e logge ma pure tra lastre e iscrizioni che ricordano episodi storici e altri più bizzarri.

In una, si ricorda l’uccisione di studenti universitari nel 1722; la tromba d’aria che scoperchiò Palazzo della Ragione nel 1756 è ricordata in un’altra. E non manca neppure un’iscrizione sul selciato che testimonia il ritrovamento, nel 1891, di una preziosa spilla a forma di lira, appuntata sulla cravatta di un giovane a passeggio.

Preseguite verso Via VIII Febbraio.

 

Palazzo Bo

Al civico 2 si trova Palazzo Bo, la sede, dal 1943,  dell’Università degli Studi di Padova.

Questo complesso si può visitare esclusivamente con una guida che vi accompagnerà alla scoperta di tante chicche tra cui il ritratto di Galileo Galilei e la sua Cattedra (perché fu prima studente e poi professore di matematica e fisica in questa Università) e la statua di Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata nel mondo, che prese una laurea in filosofia nel 1678 proprio a Padova!

Non da ultimo, vi si trova il Teatro Anatomico più antico del mondo caratterizzato da una forma ellittica a cono rovesciato per consentire una perfetta visione da parte degli studenti.

Prezzi: dal lunedì al venerdì è possibile partecipare alla visita “Palazzo Bo – Giro storico” al costo di 7€ intero, 5€ ridotto. Nel weekend, è possibile partecipare alla visita “Palazzo Bo e il ‘900 di Giò Ponti” al costo di 12€ intero, 10€ ridotto. Per info e prenotazioni consultate il sito ufficiale.

A due passi, c’è il famoso Caffè Pedrocchi, storico luogo di ritrovo di letterati, intellettuali e patrioti. Entrate, ammirate gli splendidi saloni e ordinate il caffè alla menta!

La ricetta, legata a Francesco Pedrocchi e a suo figlio Antonio, prevede un mix esplosivo di caffè 100% arabica, panna fresca, menta in sciroppo e cacao amaro in polvere servito nella tazza da cappuccino. Ah, non troverete il cucchiaino ma non pensate a una svista: non va zuccherato!

Questo caffè letterario è uno dei simboli di Padova anche perché contribuisce a identificarla come la “Città dei tre senza“: il santo senza nome, il prato senza erba e il caffè senza porte.

Sant’Antonio, il patrono, infatti viene semplicemente chiamato il Santo.

Il Prato della Valle è in realtà una piazza (la più grande della città coi suoi oltre 88.000 metri quadri e una delle più estese d’Europa) e il caffè senza porte è proprio lo storico Caffè Pedrocchi perché rimase aperto giorno e notte ininterrottamente, dalla sua inaugurazione nel 1831 fino al 1916.

Basilica di Sant’Antonio

A questo punto dirigetevi proprio verso la Basilica di Sant’Antonio (un altro chilometro circa a piedi). Riconoscibile per le sette cupole bizantineggianti, custodise la tomba del Santo. All’interno non si possono fare foto quindi godetevi il ricchissimo patrimonio custodito all’interno e i bellissimi chiostri.

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Uno spicchio dell’immenso Prato della Valle | Foto di Leonhard Niederwimmer da Pixabay

A una (vera) manciata di minuti, ci sono, come dicevamo, il Prato della Valle, una piazza giardino ovaleggiante circondata da un canale e da statue di illustri personaggi e un’altra consigliatissima cosa da vedere a Padova: l’antico Orto Botanico!

Orto Botanico

L’Horto Medicinale, risalente al 1545 – probabilmente su progetto dell’autore di Palazzo Bo, Andrea Moroni – è un luogo di eccellenza riconosciuto dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità come bene culturale già nel 1997.

La chicca: se avete un giorno in più a disposizione, dedicatelo a un giro in burchiello o in padovanella lungo la fitta rete di canali di Padova! Una crociera fluviale a Padova e dintorni vi sorprenderà!

Foto di larahcv da Pixabay

Giro in barca tra i canali di Padova | Foto di larahcv da Pixabay

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