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Diario di viaggio: Mantova

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Mantova

Cosa vedere in un weekend a Mantova, città d’arte e acqua Patrimonio Unesco dalle tipicità enogastronomiche da leccarsi i baffi!

Cosa vedere a Mantova in un Weekend

In occasione del Festival della Mostarda di Mantova abbiamo potuto visitare la città, ammirarne le bellezze più note e i tesori nascosti di questa città entrata nel Patrimonio Unesco, insieme a Sabbioneta, nel luglio 2008 perché rappresenta “una testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga. Esse rappresentano gli esempi più eminenti delle due modalità più emblematiche della progettazione urbanistica del Rinascimento, rispettivamente quella evolutiva e quella fondativa”.

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Piazza Sordello dal colonnato di Palazzo Ducale

Il nostro tour è partito dalla Piazza Sordello, cuore della vita politica, mondana e religiosa di Mantova. Il ritrovamento casuale di resti di pavimenti a mosaico di una domus romana (gli scavi sono fermi ma quanto riportato in luce è visibile in un piccolo museo archeologico in situ) confermerebbe la centralità di questa piazza anche in epoca imperiale.

Al contempo, riporterebbe in auge l’ipotesi che la presenza dei Romani non fosse marginale nell’area.

Sulla piazza si affacciano in ordine: Palazzo Acerbi con la Torre della Gabbia, Ca’ degli Uberti, Palazzo Bianchi, il Duomo, Palazzo Ducale (con la famosa Camera degli Sposi del Mantegna).

Se andaste oltre – alle spalle del Duomo – vi trovereste la Casa del Rigoletto sulla sinistra, l’imponente Castello di San Giorgio sulla destra e l’imbarcadero per la navigazione sul Mincio, di fronte.

Mantova è sede di un longevo Festival della Letteratura (la prima edizione risale al 1997)! Gli ideatori si lasciarono ispirare da quello di Hay-on-Wye in Galles e dal lancio, si è evoluto arricchendosi di appuntamenti (si svolge nei primi giorni di settembre dal mercoledì alla domenica), location (alcune sono fisse altre ruotano) e appassionati.

Dal lato opposto, passando sotto il Voltone di San Pietro e imboccando via Broletto, si raggiunge Piazza delle Erbe dove svettano la Rotonda di San Lorenzo e l’adiacente Museo del Tempo.

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Il Museo del Tempo e la Rotonda di San Lorenzo a Piazza delle Erbe

A questo punto, andando a sinistra, su via Giovanni Battista Spagnoli, si ammira Palazzo Andreani con la bella Loggia del Grano (sede del Festival della Mostarda da cinque edizioni) e, poco oltre, in Via Pescheria, le Logge di Giulio Romano (le vecchie pescherie di origine rinascimentale in restauro).

Il monumentale Palazzo Te, anch’esso opera di Giulio Romano su commissione di Federico II Gonzaga, si trova piuttosto decentrato rispetto agli altri siti. Attualmente, è sede del Museo Civico e del Centro internazionale d’arte e di cultura di Palazzo Te, con mostre di arte antica e moderna e di architettura.

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Le Logge di Giulio Romano dette anche Pescherie

A parer mio, questo Palazzo andrebbe visitato per primo per non diventare solo la bella cornice di mostre (bellissime sia chiaro) senza però l’effetto wow godibile durante il percorso di visita di Palazzo Ducale. Lungo ben 3,5 km, infatti, si snoda tra corridoi, saloni, camere da letto sfarzosamente arredati.

La chicca. Assicuratevi di portare con voi il Passaporto InLombardia, la simpatica iniziativa lanciata dalla regione per promuovere il territorio. Ogni pagina del passaporto presenta una meta o un evento speciale. I turisti in viaggio potranno apporre un timbro creato ad hoc – o più – per ogni tappa. Pensate che io a Mantova ne ho collezionati ben tre: uno per la città, uno in quanto patrimonio Unesco e uno per l’evento del Festival della Mostarda!

Dove dormire a Mantova

Noi siamo stati due volte a Mantova. La prima, abbiamo alloggiato all’hotel Casa Poli. Una struttura minimal, con soluzioni geniali per i complementi d’arredo, ottimamente ubicata (vicinissima al centro) e con una specie di chiostro interno dove abbiamo potuto fare l’aperitivo senza essere disturbati.

Appena si varca la porta d’ingresso, si viene catapultati in un’atmosfera molto intima pur essendo di un boutique hotel dal design moderno. Ogni dettaglio è particolare, nulla è lasciato al caso. La gestione è attenta alle esigenze del cliente e quasi le intuisce prima ancora che si chieda.

La seconda volta, in occasione del Festival della Mostarda, abbiamo dormito all’Hotel dei Gonzaga, in una mansardina semplice ma con affaccio superbo su piazza Sordello. Sebbene sia un tre stelle e lo stile originariamente classico (non nelle mie corde) viri al moderno negli spazi evidentemente oggetto di recente restyling, è dotato i tutti i comfort, dal set di cortesia al wifi, dalla tv a schermo piatto. Non abbiamo sperimentato la colazione perché non compresa nella tariffa della camera.

Dove mangiare a Mantova

Osteria Piazza Sordello 26“, in Piazza Sordello 26.  Non vi inganni il termine osteria perché è un bel localino in pieno centro (accanto a Casa del Rigoletto) con una buona varietà di piatti e una discreta carta dei vini. Ci siamo andati perché avevamo letto ottime recensioni sui tortelli alla zucca con burro e salvia e devo confermare che sono buonissimi (nel ripieno ci sono anche amaretto e mostarda, un mix curioso che ci ha soddisfatti!). Ottimo anche l’antipasto a base di tipicità locali (coppa, salame mantovano e grana) e quello di formaggi e miele (morlacco, fontina e gorgonzola). Avremmo voluto chiudere con un dolce a base di bignè ma era terminato. L’alternativa a base di amaretto ci ha illuminato la giornata. Ottimo rapporto qualita/prezzo nonostante sia in pieno centro.

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Il delizioso pranzo da Osteria Piazza Sordello 26

Giallozucca”, a due passi da Piazza delle Erbe in Corte dei Sogliari 4. E’ un ristorantino molto particolare. Estremamente luminoso con i suoi arredi declinati nei colori del giallo/arancio; una cucina buona, con una rivisitazione dei piatti tradizionali non scontata. Lo consiglio vivamente perché l’atmosfera è molto cordiale tanto da sentirsi a casa!

Ci sono molte alternative economiche per un pranzo veloce. Sotto di portici di Via Broletto ad esempio c’è una gastronomia che vende panini a 5€ e, almeno la domenica, serve anche un bicchiere di lambrusco in plastica (2,5€). Volendo, potreste pensare a un picnic in qualche parco o appoggiarvi a uno dei tavolini a disposizione dei clienti (si mangia in piedi).

Come arrivare a Mantova

Abbiamo preso una Freccia da Roma, con tappa a Verona all’andata e a Milano al ritorno, e un regionale da/per Mantova.

Orari nel complesso buoni ma considerate un buon margine (al ritorno) tra un treno e l’altro perché i regionali possono accumulare ritardi fatali per le puntualissime Frecce!

1 commento

Vin Ginz 30 Novembre 2010 - 22:06

Mi hai fatto ritornare nella mia vecchia città. Io Abitavo alle spalle di “casa Poli”, via Benzoni.
Quanti ricordi in quella città, sento un po’ di nostalgia…
La prossima volta fermati al Caffè degli artisti…

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