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Come organizzare un viaggio a Pechino

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Cosa vedere Pechino BeiHaiPark

Come organizzare un viaggio a Pechino? Bella domanda! Di solito io pianifico tutto con largo anticipo per assicurarmi le tariffe aeree migliori e per avere la prima scelta sugli hotel ma questa volta ho dovuto accelerare i tempi e muovermi in maniera diversa.

 

Cosa-vedere-Pechino-Palazzo-Estate

Edifici tradizionali nel Palazzo d’Estate

I voli per Pechino

Io ho avuto la possibilità di sperimentare il volo diretto Roma-Pechino con Alitalia e ovviamente ripeterò fino allo sfinimento che un volo senza scali, soprattutto per il lungo raggio, ha un appeal infinitamente maggiore. Si ottimizzano i giorni di viaggio, ci si stanca meno e i bagagli arrivano a destinazione senza rischio di smarrimento.

Chiaramente i costi sono maggiori ma se si monitorano i voli con un certo anticipo, si riescono a spuntare offerte estremamente interessanti (iscriversi alla newsletter della compagnia può essere d’aiuto). Se siete degli irriducibili del risparmio, consultate i motori di ricerca voli per scegliere quello più adatto alle vostre esigenze (selezionando dei criteri di ricerca specifici: orari, prezzi, durata dello scalo).

Per esser certi di accaparrarvi una buon offerta, iscrivetevi agli alert di avviso prezzi perché il portale vi inoltrerà una mail con il prezzo migliore per il volo che state cercando.

Dove-dormire-Pechino

Il Redwall Hotel Beijing

 

Ok, avete trovato i voli. Attivatevi per la ricerca di un hotel perché vi servirà la prenotazione per la richiesta del visto.

Ostelli e hotel a conduzione familiare offrono la possibilità di un rapporto interpersonale più intenso e, soprattutto negli ostelli, la possibilità di comunicare in inglese.

Paradossalmente infatti, negli hotel di livello più alto, non è detto che lo staff lo parli anzi, in quello dove ho alloggiato io (il Redwall Hotel Beijing), solo la reception era in grado di sostenere una conversazione in lingua, mentre con i camerieri dovevamo capirci a gesti o indicando il menù.

Indipendentemente dal livello della struttura, l’unico consiglio che mi sento di dare è di sceglierla in base alla location. Se non è centrale, che sia almeno ben collegata con la metro o con la stazione ferroviaria.

Stampate più copie del nome dell’hotel e dell’indirizzo in cinese perché, qualora vi perdeste in strada o doveste prendere un taxi, quel foglietto potrebbe esservi davvero utile!

Se l’idea di cercare un alloggio tramite i classici portali in una città così grande vi atterrisce (o temete comunque di sbagliare col faidate) rivolgetevi ad un’agenzia di viaggio locale (e per locale intendo in loco, e non un’agenzia italiana che faccia da intermediaria perché i costi lieviterebbero inevitabilmente).

Noi lo avevamo già fatto con successo in Colombia e anche stavolta ci siamo trovati benissimo (scrivetemi per avere contatti). L’agenzia è infatti estremamente efficiente perché non si limita a offrirvi pacchetti preconfezionati ma ascolta le vostre esigenze e cerca di assecondarvi con soluzioni tailor made.

Come se non bastasse, la titolare dell’agenzia, parla in italiano e quindi la comunicazione è ulteriormente agevole. L’unico disagio può essere il fuso orario e quindi armatevi di pazienza quando dovrete attendere risposte alle vostre e-mail.

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Il visto applicato sul passaporto con la stampigliatura della Muraglia Cinese

Come chiedere il visto per la Cina

Se sarete a Pechino per un transito di massimo 72h (ma vale anche per altre città cinesi) potrete evitare la richiesta di visto (ma non potrete uscire dalla città).

Se invece il vostro viaggio prevede un soggiorno più lungo (e come minimo volete vedere la Grande Muraglia Cinese) dovrete munirvi di visto.

Compilate il modulo sul sito ufficiale www.visaforchina.org, stampatelo e consegnatelo presso il CVASC, il Chinese Visa Application Service Center della vostra città (a Roma è in viale Regina Margherita 279; a Milano in via Federico Confalonieri 29; a Firenze, potrete rivolgervi direttamente al Consolato in Via dei Dalla Robbia 89. Per le altre città dovrete verificare presso le agenzie che si occupano di questo tipo di servizio).

Già solo per il fatto di utilizzare un’agenzia (estremamente efficiente per carità) piuttosto che l’Ambasciata o il Consolato, comporta una spesa aggiuntiva che varia a seconda dell’urgenza. Anche il costo del visto varia in base ai giorni di emissione.

  • 67,10€ di diritto agenzia per i visti emessi in 4gg lavorativi + 60€ costo del visto
  • 91,5€ di diritto agenzia per i visti emessi con servizio urgente (3gg lavorativi) + 85€ costo del visto
  • 103,7€ di diritto agenzia per i visti emessi con servizio extra-urgente (2gg lavorativi) 95€ costo del visto

Portate con voi il passaporto, copia della prenotazione aerea e copia della prenotazione dell’hotel con il vostro nome stampigliato bene in evidenza altrimenti NON accetteranno i documenti. Una volta depositata la richiesta, vi rilasceranno un certificato per il ritiro (conservatelo con cura!).

Pagherete alla consegna. Ricordate che i cinesi contano anche il giorno in cui si richiede il visto quindi se depositate la richiesta extra-urgente il venerdì, come ho fatto io, il lunedì dalle ore 14 potrete già ritirare il vostro passaporto.  NON si può chiedere il visto con più di 3 mesi di anticipo della partenza perché il visto scade se non si entra in Cina entro 90gg.

P.S. nel caso in cui abbiate dimenticato di fotocopiare qualcosa, a Roma in via Morgagni (a due passi dall’ufficio) c’è un provvidenziale tabacchi che effettua il servizio.

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L’assicurazione sottoscritta con Columbus Assicurazione

È necessaria un’assicurazione di viaggio?

Ormai io non parto più senza. Tre anni fa un grave lutto mi ha costretta ad annullare un viaggio in Jamaica a pochi giorni dalla partenza. Fortunatamente avevo sottoscritto un’assicurazione in fase di prenotazione del volo con cui ho perso solo la franchigia come da contratto. Per l’hotel non c’è stato niente da fare.

Da allora, ho sempre previsto una copertura assicurativa per ciascun viaggio e, proprio a partire da questo a Pechino, un’assicurazione annuale multiviaggio “Mondo intero” senza franchigia con Columbus Assicurazioni. Leggete Quale assicurazione di viaggio scegliere.

Tempio-del-cielo-Pechino

Il Tempio del Cielo

L’itinerario a Pechino

Pechino è una città metropolitana dai numeri impressionanti: oltre 21 milioni di abitanti con un’estensione territoriale che eguaglia quelle della regione Lazio. Non si può improvvisare nulla perché si rischia di perdere ore preziose per raggiungere un sito. Nella peggiore delle ipotesi, vedersi negare l’accesso visto che diversi palazzi e musei hanno il numero chiuso. E sebbene, ad esempio, la Città proibita consenta 80.000 visitatori giornalieri, i biglietti finiscono di primo mattino!

L’itinerario e i giorni in cui effettuare certe tappe vanno necessariamente pianificati prima di partire. Leggete Cosa vedere a Pechino in 5 giorni!

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Fior di loto nel Beihai Park

 

Quando andare a Pechino e Cosa mettere in valigia

Primavera e autunno sono i periodi migliori per visitare Pechino perché il clima continentale regala estati bollenti e inverni rigidissimi. Le due stagioni intermedie oltre alle temperature più piacevoli regalano sicuramente panorami più accattivanti con le fioriture e i foliage.

La bassa stagione però garantisce prezzi più accessibili e un minore affollamento dei siti anche se in Cina quest’ultima valutazione è sempre relativa. Il turismo locale è infatti schiacciante. Vi ritroverete circondati da cinesi ovunque e quindi, pur andando in bassa stagione, non vi aspettate musei e palazzi deserti perché restereste davvero delusi.

Tenete d’occhio a tal proposito il calendario delle festività nazionali. In questo modo eviterete di incappare in una giornata (o addirittura in una settimana come la Golden Week di ottobre) super affollata.

Io sono andata in luglio e faccio da cavia per evitarvi i miei stessi errori! Sono partita con bagaglio a mano pieno di t-shirt, canottiere e pantaloni lunghi di cotone. Per quanto di solito suggerisca di portare i capi in base ai giorni di soggiorno, l’afa di Pechino vi metterà davvero a dura prova. Per questa specifica destinazione, quindi, calcolate qualche abito in più.

Se prevedete (spero vivamente di sì!) di scalare la Grande Muraglia Cinese, ricordate di portare scarpe da ginnastica, crema solare e un cappellino. In valigia mettete anche gli adattatori per le prese elettriche (tipo I). Il rischio è di non riuscire a caricare i vostri dispositivi fino all’acquisto in loco).

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