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Il Gusto di Viaggiare: I divini sapori della Divina Costiera

Cosa mangiare ad Agerola lungo un itinerario della Costiera Amalfitana lontano dalle mete più gettonate per conoscerne davvero i luoghi, la storia e le tradizioni sotto una luce completamente diversa. Cercheremo di farvi vivere la magia della costiera quasi alla stregua di un abitante di quei luoghi.

Panorama, Agerola

Panorama, Agerola – foto | SandraW12

Il comune di Agerola è in provincia di Napoli però il suo territorio si estende dalle vette dei monti Lattari fino al comune di Furore. Furore segna il confine con la provincia di Salerno nonché l’ingresso alla famosa Costa d’Amalfi.

Se non siete automuniti, è molto facile noleggiare moto e biciclette che, su richiesta, vengono consegnate dove preferite.

In bici, naturalmente c’è bisogno di molta resistenza per percorrere i ripidi saliscendi e le tortuose curve di tutte le strade della Costiera ma si avranno due vantaggi. In primis, il privilegio di evitare il traffico, specie in alta stagione, e poi di potersi fermare in ogni momento ad ammirare gli splendidi panorami a picco sul mare e gli innumerevoli presepi scavati nella roccia lungo la strada Amalfi-Praiano.

Se invece amate le lunghe passeggiate a piedi, vi sono molti sentieri percorribili. Il più famoso è il Sentiero degli Dei.

L’appuntamento più importante, per questo articolo, è però a tavola.

Cosa mangiare ad Agerola

I latticini

La maggior parte degli storici della gastronomia ritengono che il fiordilatte di Agerola rappresenti l’ingrediente per eccellenza della originale pizza “margherita”. Sì, proprio quello usato la prima volta che venne realizzata in onore dell’omonima Regina e che ancora oggi dona quel qualcosa in più alle preparazioni dei mastri pizzaioli che ne fanno sapientemente uso.

Il segreto di tanta bontà risiede ovviamente nella genuinità e freschezza del latte adoperato nella produzione che proviene esclusivamente dalla razza bovina allevata su quelle montagne che, come detto, si chiamano proprio Monti Lattari.

Per questo, la varietà dei latticini prodotti non si ferma al fiordilatte ma offre un altrettanto famoso provolone del monaco e diversi tipi di scamorze sia fresche che affumicate e infine la speciale provola da mozzarella affumicata ideale da mangiare fresca o per altre fantasie culinarie.

Questi formaggi agerolesi sono noti in tutto il paese e anche all’estero per la loro particolare genuinità e gustosità e per le spiccate caratteristiche organolettiche.

Mozzarella, pomodori e basilico

Mozzarella, pomodori e basilico – foto | mayolina1

Pomodorini e patate novelle

La terra di rara fertilità e le tipiche coltivazioni a terrazza unite ad un sole che unicamente su quelle terre risplende con tale sorriso creano le condizioni ideali per la crescita di prodotti ortofrutticoli di estrema bontà.

Tra le cose da mangiare ad Agerola spicca ad esempio il pomodorino cosiddetto spungillo o piennolo così chiamato per la particolare forma “pizzuta” e per l’abitudine di conservarlo appeso in abbondanti grappoli detti sciocche.

Oltre che dalla singolare forma, è caratterizzato da un colore rosso vivo e da una carnosa polpa di sapore dolce-acidulo che lo rende ideale per ogni tipo di preparazione. Gustoso anche semplicemente “schiattato” su una fetta di pane con un filo d’olio e una foglia di basilico come era abitudine dei vecchi contadini agerolesi durante il lavoro nei campi.

Trattandosi di collina/montagna, le altre coltivazioni sono quelle classiche delle zone boschive di alta quota, come noci e castagne.

Oltre alla silvicoltura, non mancano prodotti della coltivazione a terra come broccoli, cicorie, zucche e cipolle, ma soprattutto la patata novella, detta anche biancona proprio perché di evidente colorazione chiara essendo ottenuta da varietà assai precoci e raccolta prima della completa maturazione della buccia (infatti è particolarmente adatta al consumo da fresca).

Fagioli lardari

Per gli amanti dei legumi da non perdere i fagioli lardari o tondini per la loro caratteristica forma tondeggiante. Sono una prerogativa della provincia di Napoli e in particolare del comune di Agerola e vengono coltivati con la pianta fatta “rampicare” intorno a canne di sostegno piantate nel terreno. Sono di piccole dimensioni e hanno un sapore molto intenso, ideali per la pasta e fagioli, zuppe e minestroni di verdure.

Pane biscottato di Agerola

Pane biscottato di Agerola – foto | La Cala delle Lampare

Agerola città del pane

Sulla gastronomia un discorso a parte merita la panificazione poiché Agerola è “città del pane”.

Di questo prestigioso riconoscimento nazionale si fregiano i comuni in cui l’alimento assume particolare pregio grazie alle tipologie prodotte nonché all’attenzione in tutta la filiera di produzione, dal grano alla tavola.

Assolutamente da provare i taralli agerolesi e il pane biscottato di grano integrale risalente all’antica Repubblica marinara e detto “biscotto delle navi”. Essendo secco, era di facile conservazione e costituiva l’approvvigionamento principale delle navi che prendevano il mare.

Provatene una fetta bagnata con un paio di pomodorini piennoli e un filo d’olio d’oliva!

Le carni da mangiare ad Agerola

Risale addirittura all’epoca romana la produzione dei salumi tipici agerolesi poi affermatasi con la Repubblica Amalfitana.

Una vera e propria tradizione del maiale allevato per poi goderne le carni dopo un’attenta e sapiente lavorazione artigianale di cui solo i pochi salumifici del luoghi conservano i segreti.

Nel ricco tagliere potete scegliere tra capocollo, guanciale e prosciutto di montagna.

Se volete esagerare, fate sciogliere una fettina di lardo aromatico su una fettina di pane casereccio!

In alternativa al maiale, lasciatevi tentare da una gran bella bistecca o costata di manzo della pregiata razza dei Monti Lattari che ovviamente non fornisce solo il latte per i latticini ma anche dei tagli di carne di infinita tenerezza e bontà.

Vini da bere

La coltivazione a terrazze favorisce ovviamente anche una viticoltura di qualità da cui vengono ricavati vini che si abbinano perfettamente alle squisitezze locali che vi abbiamo fino ad ora proposto.

Parliamo di Campania e già questa è una garanzia a livello enologico.

Unitela al contesto territoriale particolarmente favorevole data la posizione geografica e otterrete vini di una certa sostanza come il “Forgiato”, il “Piedirosso pompeiano” o il più conosciuto rosso “Vesuvio” prodotti con le classiche uve autoctone come piedirosso vulcanico, appunto, ed aglianico.

Tra i bianchi, da provare la Falanghina ed il Vesuvio bianco.

Lacryma Christi DOC

Vino rosso di antichissima tradizione, prende il nome dalla lacrima che, secondo un’antica credenza popolare, Gesù avrebbe versato sul Vesuvio allorché Lucifero rubò un pezzetto di Paradiso per farne il Golfo di Napoli.

È un rosso carico, di colore molto scuro e di alta gradazione, ottenuto dalla sapiente miscela delle due uve tipiche della zona di Agerola e stabiese in generale, il piedirosso e l’aglianico.

Presenta riflessi violacei e il retrogusto ricorda frutti di bosco a bacca rossa e un bouquet di viola e mammola.

È  un vino gradevole e ben strutturato e va aperto almeno un’ora prima del servizio; ideale per accompagnare primi piatti corposi e carni elaborate, formaggi a pasta semidura.

Vigna del Vulcano DOC

È  la versione bianca del Lacryma Christi, ma sicuramente di tradizione meno risalente rispetto al rosso. È costituito da uve coda di volpe e falanghina, le due più diffuse in tutta la Campania. La coltivazione in terreni vulcanici  e l’attento processo di maturazione su fecce fini per sei mesi dona a questo vino un sapore unico.

Proviene generalmente da coltivazioni biologiche e la gradazione è leggermente alta per un bianco, ma anche ciò è dovuto alla particolare composizione del terreno vulcanico ed alla conseguente lunga esposizione al sole sui dolci pendii della zona.

È un vino di gusto piacevolissimo con sentori di erbe aromatiche e camomilla selvatica, ideale per accompagnare i piatti di pesce della costiera, su tutti il marinato fresco ed i crostacei.

Limoni e limoncello

Limoni e limoncello – foto | FlySi

Vista la quantità di cibo proposta ed essendo comunque un posto di montagna, nella tradizione agerolese non poteva mancare il culto dell’ammazzacaffè.

Praticato con una serie di liquori e distillati di ogni genere, potrete degustare:

  • il liquore di amarene o di fragoline di bosco o di gelso
  • finocchietto
  • mirto
  • nocino
  • grappa
  • limoncello

Dove Mangiare ad Agerola

La Selva (Agerola)

Ristorante Pizzeria sulla strada principale di belvedere di Agerola. Il locale è ampio, ma caldo ed accogliente, lontano dalla movida e dai fasti del litorale costiero e si respira un aria del tutto familiare dove si viene accolti con gentilezza e cortesia.

La cucina ed il forno delle pizze sono ben visibili dall’ingresso e già questo è di solito un buon inizio… lasciatevi tentare dalle sfiziosità del ricco antipasto misto di terra con un saporito tagliere di salumi e formaggi come da tradizione, fritture alla napoletana di panzerotti bianchi e ripieni e verdure varie, accompagnati da una pizza focaccia e bruschette.

Se amate la pasta fresca siete capitati nel posto giusto perché vedrete la signora più anziana che la prepara davanti a tutti fuori dalla cucina, non perdetevi i tradizionali gnocchi alla sorrentina.

A chi gradisce la carne, suggeriamo una grigliata mista di carne o funghi alla brace o una bistecca dei “lattari”, ma la vicinanza alla costiera garantisce la freschezza e qualità anche delle pietanze di pesce.

La pizza è cotta a legna e viene servita sia a piatto che al metro ed è una valida alternativa al menu completo.

Per accompagnare, se non avete esigenze di etichetta, provate il vino della casa perché è autoprodotto (sia bianco che rosso).

Se invece volete un doc, la lista dei vini non è numerosa, ma di buona qualità, assaggiate un Lacrima Christi o un Aglianico da Piedirosso; se preferite i bianchi vi suggeriamo un Vigna del Vesuvio o un Pompeiano.

Amaro o limoncello vengono di soliti portati al tavolo, ma se volete chiudere in bellezza lasciatevi consigliare dal proprietario una delle “sue” grappe.

È  molto slow food non lamentatevi se aspetterete un po’ ma così le pietanze saranno ancora più buone! Quanto alla tasca, non preoccupatevi: in confronto a quantità e qualità, il prezzo è davvero onesto.

Il Picchio Rosso (Agerola)

Trattoria pizzeria nei pressi del centro del paese, locale piccolo ma sistemato con gusto. Il servizio è cortese e disponibile ed è il posto ideale per un veloce antipasto e pizza senza troppe pretese, ma sempre con la dovuta attenzione a freschezza e qualità dei prodotti. Se non potete fare a meno di un primo, non resterete delusi da una pasta ripiena o da un sempreverde gnocco alla sorrentina.

Trattoria da Armandino, Praiano

Trattoria da Armandino, Praiano

Trattoria da Armandino (Praiano)

Se vi trovate sulla camminata romantica dell’Africana e si è fatta ora di cena, oltre a uno splendido tramonto, potrete gustarvi una magnifica cena di pesce in questa piccola trattoria in riva al mare.

Ricavata da uno scavo nella roccia, si affaccia sulla suggestiva insenatura della Marina di Praia e da cui si gode di una atmosfera quasi incantata.

La gestione è familiare e il personale affabile e disponibile a consigliarvi le specialità del giorno. Un menu di pesce veramente di altissima qualità sia per la freschezza del prodotto che per la semplicità dei piatti con cui viene proposto.

Innaffiate la cena con uno dei gradevolissimi bianchi locali e lasciatevi tentare dai dessert della casa che sono tutti di produzione artigianale. Consigliatissima la  intramontabile delizia al limone.

Piatto tipico

Fritto di pesce – foto | Nate Gray

Cuoppo d’Amalfi

Se vi trovate nell’antico borgo della famosa repubblica marinara non potete fare a meno di dirigervi presso la premiata ”Cuopperia” dove gusterete una delle tipiche specialità gastronomiche del luogo, si tratta di una porzione di frittura di alici servita in un cartoccio di carta da pesce per assorbire l’olio e mangiarla più fragrante possibile, una delle massime espressioni dello street food.

Locanda del Fiordo  (Furore)

Caratteristica struttura a picco sul mare sulla litoranea per Praiano a pochi metri dal fiordo di Furore. Fermatevi per una colazione salata con la focaccia riempita a vostra scelta e mangiatela sulla incantevole terrazza panoramica. Ovviamente per farcirla vi consigliamo una mitica caprese di mozzarella, pomodoro, olio e basilico.

Articolo redatto da Fabio e Irene

1 commento

Andrea 16 Marzo 2017 - 14:06

Complimenti, ottimi consigli su dove mangiare, condivido in pieno.

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