A San Gregorio Armeno, Napoli si fa presepe tutto l’anno. Tra botteghe storiche, statuine d’autore, pastori che sembrano usciti da un romanzo e l’immancabile aroma del caffè che si mescola ai profumi di sughero e legno bruciato, questa piccola strada nel cuore del centro storico è una delle meraviglie del mondo napoletano. Qui più che altrove “Napul’è mille culure“, come cantava Pino Daniele.
Dove si trova San Gregorio Armeno?
San Gregorio Armeno è una via stretta e affollata che collega via dei Tribunali a Spaccanapoli, nel cuore del centro antico. Ma non lasciatevi ingannare dalle dimensioni: qui pulsa il cuore creativo di Napoli, dove ogni giorno è Natale e ogni bottega racconta una storia.
La magia dei presepi napoletani
In questa strada, l’arte presepiale non è solo tradizione: è teatro, cronaca, satira, poesia.
Ogni artigiano è un maestro, un narratore, un poeta del sughero. Le mani segnate dal tempo creano pastori in terracotta, personaggi politici, celebrità del momento (da Maradona al Papa) e figurine che mescolano sacro e profano con ironia tutta partenopea.
Curiosità: Sapevate che nel presepe napoletano non possono mancare la “zingara”, il “monaco”, il vinaio Cicci Bacco e il pastore Benino che dorme sotto una palma? O che la “taverna” rappresenta il peccato contrapposto alla sacralità della grotta?

San Gregorio Armeno – i presepi di Napoli
Perché è così famosa via San Gregorio Armeno?
Perché è l’epicentro mondiale del presepe artigianale. Famosa anche all’estero, questa strada ha origini antiche: qui sorgeva un tempio dedicato alla dea Cerere e, già nel ‘700, i maestri artigiani esponevano statuine in occasione delle feste natalizie.
Ma è dopo il Seicento che il presepe napoletano esplode: non più solo Natività, ma scene di vita quotidiana, botteghe, mercati, ponti, osterie. Una miniatura teatrale del mondo.
Cosa vedere (e comprare) tra le botteghe
Ogni bottega è una tappa obbligata. C’è chi crea solo animali da cortile, chi modella il corno portafortuna, chi dipinge a mano ogni dettaglio del volto dei pastori. E non è raro incontrare un artigiano al lavoro, davanti ai vostri occhi, con lo sguardo attento e le mani veloci.
Da non perdere:
- Figurine classiche della tradizione cristiana
- Personaggi della vita popolare napoletana
- Celebrità e politici “presepizzati”
- Case, forni, ponti e luci in miniatura

San Gregorio Armeno – i presepi di Napoli

San Gregorio Armeno – i presepi di Napoli
Il presepe Cuciniello: il capolavoro da non perdere
Se volete ammirare l’eccellenza storica dell’arte presepiale napoletana, salite al Museo di San Martino. In una sezione permanente si trova il presepe Cuciniello, dal nome del donatore che nel 1879 regalò alla sua Napoli una collezione dal valore davvero inestimabile!
La sontuosa composizione del Settecento è composta da circa 800 statuine. La scena si sviluppa su uno “scoglio” scenografico suddiviso in tre momenti – l’Annunciazione ai pastori, la Natività in un tempio romano in rovina e la vivace Taverna – animata da un sofisticato impianto luminoso che ricrea l’alternarsi di alba, giorno, tramonto e notte.
Un’esperienza suggestiva e senza tempo.

San Gregorio Armeno – i presepi di Napoli
Con l’occasione, visitate il resto della Certosa di San Martino e l’adiacente Castel Sant’Elmo!
Quanto tempo dedicare a questa città tutta da riscoprire? Almeno un week end, in cui concentrare la magia del Natale e un paio di appuntamenti immancabili con i sapori napoletani. Per non sbagliare indirizzo, vi consigliamo di leggere:


1 commento
è sempre un emozione tornarci…ci sono dei negozi stupendi dove si creano i pastori con grande passione da sempre :)