Home » Dove mangiare la pizza a Napoli

Dove mangiare la pizza a Napoli

pizza-vincenzo-capuano-napoli

Siete in cerca di posti dove mangiare la pizza a Napoli? Ecco gli indirizzi che ci hanno consigliato i local e che noi abbiamo sperimentato!

Pizzeria Vincenzo Capuano – Piazza Trieste e Trento

La pizza di Capuano ha due caratteristiche: la leggerezza, garantita da un impasto realizzato con farine Caputo, e i condimenti a base di (eccellenti) prodotti locali.

È annoverata tra le pizze contemporanee: pensate che Vincenzo nel 2022 si è aggiudicato addirittura il primo posto, dopo averlo sfiorato nel 2019, nel Trofeo Mondiale Caputo Pizza Contemporanea.

Non è un caso che le forbici, utilizzate per il taglio della pizza contemporanea per non rovinare l’alveolatura, siano diventate il suo simbolo! Dai tavoli scompaiono coltello e forchetta a favore di forbici e… mani!

il taglio della pizza contemporanea di Vincenzo Capuano con le forbici

Il taglio della pizza contemporanea di Vincenzo Capuano con le forbici

Ma perché contemporanea? Perché la sua pizza ha un alto tasso di idratazione che la rende leggerissima. Noi abbiamo provato “Napolitudine”: pomodoro San Marzano DOP schiacciato a mano, provola affumicata e in uscita polpettine di carne, ciuffi di ricotta e pepe, olio evo e basilico.

Era talmente leggera che persino io abituata a lasciare nel piatto i cornicioni, li ho letteralmente divorati! Ci siamo alzati dal tavolo sazi ma non gonfi. Provare per credere!

Il locale su due piani nella centralissima piazza Trieste e Trento, inaugurato a inizio 2024, regala una bella vista su Palazzo Reale e sulla Fontana del Carciofo. L’offerta di 93 posti a sedere è ulteriormente incrementata, dal mese di aprile, da un dehor esterno.

Se siete di fretta, fermatevi alla “bancarella” per lo street food e comprate un’ottima pizza a portafoglio o qualche fritto!

Da Attilio – Via Pignasecca 17

pizzeria-da-attilio-napoli

Pizza Tiziana da Attilio

Questa pizzeria, fondata da Attilio Bachetti nel 1938 nel quartiere della Pignasecca, garantisce una pizza clamorosamente buona. Tradizionale è un aggettivo più che indovinato per la pizza di Attilio visto che il menù è rimasto invariato per decenni a tutela di impasto e farciture tipiche.

La riprova è in un quadro fieramente appeso nel locale in cui figura un elenco di pizze sfornate nel  lontano 1944. Non solo vi figuravano già le cosiddette “signature”, le pizze “firma” come la Attilio e la Giardinera, ma campeggiavano proprio all’inizio per evidenziare quanto fossero speciali.

pizzeria-da-attilio-napoli

Menù del 1944

Il signature dish è un piatto iconico di uno chef o di un ristorante. Il piatto della casa, per capirci, che lo contraddistingue da tutti gli altri.

Nel menù odierno figurano tra le “speciali”. Poi ci sono le “senza tempo” e non manca una bella (e gustosa) selezione di fritti.

Io ho assaggiato la Tiziana. Pomodoro San Marzano DOP, ricotta fresca di Vico Equense, pomodorini del piennolo, fiordilatte di Vico Equense, melanzane e mix di Parmigiano Reggiano 24 mesi e pecorino romano DOP (7€).

Cavalli di battaglia sono le 3 pizze (Carnevale, Appennini e Sole nel piatto) con 8 punte ripiene di ricotta fresca di Vico Equense e diversi altri condimenti.

pizza-8-punte-da-attilio

Pizza 8 punte in cottura!

Il rapporto qualità/prezzo è eccellente. Basti pensare che la Margherita costa 5€.  Il servizio è veloce e cordiale.

Non sono previste prenotazioni ma ci si mette in lista all’arrivo e si spera che il proprio nome venga chiamato presto!

Last but not least, che sia il posto giusto dove mangiare la pizza a Napoli, lo dice anche la Michelin che a febbraio 2023 l’ha inserita nella sua prestigiosa guida insieme ad altre 7 pizzerie napoletane.

Il nostro consiglio turistico? Fate un giro nel quartiere per vedere il pittoresco mercato della Pignasecca e la chiesa di Santa Maria di Montesanto. Prendete poi la funicolare (stazione Montesanto) per raggiungere Castel Sant’Elmo e la certosa di San Martino.

Pino Daniele nel brano “Fortunato” dell’album Terra Mia immortalò l’ambulante Fortunato Bisaccia, un venditore di taralli napoletani, figura storica della Pignasecca

Pizzeria Gaetano Genovesi – via Alessandro Manzoni 26

Dove-mangiare-la-pizza-a-Napoli

La pizza di Gaetano Genovesi

In questa pizzeria ho ordinato la Carmela (pomodorino datterini, bufala, parmigiano, cornicione ripieno di ricotta, olio evo e basilico 9€) e non ne ho lasciato neanche uno spicchio.

Cestino-Nutella-Pizzeria-Napoli

Cestino con Nutella e graffe calde da Gaetano Genovesi

A riprova del fatto che la lievitazione è un’arte e Gaetano Genovesi è un artista, ho avuto il coraggio di mangiare anche un ipocalorico Cestino con Nutella e graffe calde (porzione per due 7€) innaffiato con una vodka al caramello sempre prodotta dal Maestro Genovesi.

Siccome la pizzeria si trova in Via Manzoni, consiglio di incamminarvi a piedi subito a destra per godervi uno spettacolare panorama su Bagnoli e sulle isole. Imboccando a sinistra Via Orazio, ammirerete la più classica delle cartoline di Napoli sul Golfo e sul Vesuvio!

Capo Miseno-Ischia-Procida

Panorama su Bagnoli. In fondo si vedono Capo Miseno e, alle sue spalle, Ischia e Procida. Sulla sinistra, Nisida.

A piedi, potreste arrivare fino a Mergellina ma forse è divertente anche prendere la funicolare (io sono salita a San Gioacchino).

Vi fermate per una notte? Ecco gli indirizzi di hotel e B&B dove a dormire a Napoli!

In pochi minuti mi sono ritrovata dalla collina al mare ed è stato bellissimo trovarsi sul lungomare al tramonto, quando tutti i toni del rosso mi hanno regalato la struggente bellezza che è tipica delle città di mare.

Napoli-Vesuvio

Panorama sul Vesuvio da via Orazio

E voi, avete qualche altro consiglio dove mangiare la pizza a Napoli?

Lascia un commento

POTREBBERO INTERESSARTI...