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Cosa vedere a Vancouver

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Cosa vedere a Vancouver, la città della British Columbia incastonata tra montagne e oceano?

Vancouver è stata la prima tappa del nostro viaggio in Canada (quasi) coast to coast!

West End

Il nostro hotel era lungo Robson Street, la strada più commerciale di Vancouver con negozi di lusso e locali cool che collega lo Stanley Park (eletto nel 2014 il parco più bello del mondo) a Gastown, il cuore storico della città.

L’abbiamo percorsa ripetutamente in lungo e in largo per scoprire tutte le cose da vedere a Vancouver!

La nostra prima tappa è stata inevitabilmente l’oceano! Abbiamo svoltato subito verso sinistra in Bute Street e abbiamo raggiunto il Seawall Water Walk, un camminamento lungo 22km che parte da qui e termina al Kitsilano Beach! Proprio nella parte iniziale si possono osservare gli idrovolanti che decollano per un volo sulla baia.

Canada Place

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Il waterfront di Vancouver

Proseguendo verso il waterfront del porto più grande del Canada si siamo imbattuti nel Canada Place, il mega edificio con le 5 vele bianche inaugurato nell’86 e diventato presto icona cittadina.

Se oggi dal Canada Place partono le adrenaliniche crociere per l’Alaska, un tempo l’area era luogo di sbarco dei primi esploratori. Sicuramente è una tappa da fare per approcciarsi alla storia di questa città che prende il nome dall’ufficiale della Royal Navy noto per l’esplorazione delle coste del Nord America.

Lungo il waterfront, che di notte è splendidamente illuminato, si susseguono il Vancouver Convention Centre East, il Pan Pacific Hotel, il FlyOver Canada, il World Trade Center e il West Park.

Dal waterfront abbiamo imboccato Cordova Street per visitare

Gastown

il nucleo più antico di Vancouver. Deve il suo nome a Jack Gassy Deighton che nel 1867 vi aprì il primo saloon. Abbiamo voluto assolutamente

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Il famoso Steam Clock a Gastown

  • ammirare la città dall’alto dal Vancouver Lookout (una terrazza a vetri con un panorama a 360 gradi),
  • ascoltare il fischio prodotto dallo Steam Clock, un simpatico orologio a vapore,
  • fotografare la facciata dell’Hotel Europe che ricorda il Flatiron Building.
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Vista dal Vancouver Lookout

A due passi si trova il Millennium Gate di Chinatown.

Tornando sui vostri passi, vi consigliamo (almeno) di passare davanti alla Vancouver Art Gallery ubicata a Robson Square, proprio all’inizio di Robson Street.

Davanti all’hotel (altro motivo per cui lo abbiamo scelto) c’è la fermata della navetta che fa la spola – gratuitamente – con il

Capilano Suspension Bridge

Il ponte è la star dell’omonimo parco ma onestamente io non ho particolarmente amato questa tappa.

Si tratta di un ponte sospeso lungo 137 metri che unisce le sponde del fiume Capilano. Nasce come una passeggiata adrenalinica perché il ponte oscilla e, nel punto più alto, lo strapiombo è di circa 70 metri ma c’è un ma: c’è troppa gente!

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Il ponte Capilano

L’affollamento rende l’esperienza più uno stress che un piacere. È vero che siamo andati in agosto e che abbiamo scelto di sfruttare l’ingresso ridotto entrando alle 17 e sicuramente la combo non ha aiutato ma è un’attrazione troppo turistica per i miei gusti.

Per le famiglie è invece una buona scelta perché i bambini impazziscono alla scoperta di tutte le altre attività divertenti e istruttive che il parco offre tra cui:

  • il Treetops Adventure, un camminamento a zig zag tra gli abeti Douglas a oltre 30 metri di altezza;
  • la Living Forest, un percorso per conoscere flora e fauna del parco;
  • la Cliffwalk, una serie di passerelle sospese, di cui alcune in vetro, ancorate alle pareti di roccia;
  • un salto nel tempo nello Story Center per scoprire la storia del parco che deve la sua nascita a un ingegnere scozzese. Nel 1888 George Grant Mackay acquistò il terreno e progettò un ponte in corda di canapa e assi di legno per collegare le sponde del Capilano river. I lavori furono terminati solo dopo la sua morte dal nuovo proprietario che apportò solo una piccola modifica all’idea iniziale: il ponte sarebbe stato realizzato con cavi di acciaio!
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Skywalk nel Capilano Park

Stanley Park

Per andare al Capilano dovrete necessariamente attraversare lo Stanley Park: una delle cose da fare a Vancouver!

Il parco si estende su una superficie di oltre 400 ettari (di cui più della metà occupata da alberi centenari) ed è quasi interamente circondato dall’acqua.

Anzi, a esser precisi, è circondato da un seawall (una porzione dei 22km di lungomare che parte dal Canada Place!)  e una fitta rete di strade e sentieri (della lunghezza di circa 200km) attraversa questo meraviglioso polmone verde!

Si può andare alla scoperta di Stanley Park a piedi, coi pattini o in bicicletta e noi non ce lo siamo fatti ripetere due volte!

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I Totem delle Stanley Park

Arrivate in 1798 W Georgia Street e noleggiate una bici. Noi siamo andati da Spokes Bicycle Rentals ma ce n’è anche un altro proprio accanto quindi approfittate di eventuali sconti offerti al momento per sceglierne uno.

Io ho preso una bici normale (36CAD per mezza giornata di noleggio) mentre altri hanno preferito la bici elettrica (66CAD).

Il percorso scelto da noi – composto da seawall e trail verso il Beaver Lake – non avrebbe reso necessaria l’e-bike perché è in piano ma se vi fa sentire più sereni, noleggiatela!

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Siwash Rock, il “faraglione” dello Stanley park

Gli spot imperdibili sono:

  • l’Acquario, gioia di grandi e piccini
  • il Parco dei totem, una accurata riproduzione dei  totem dei nativi americani
  • Brokton Point Lighthouse un romantico faro
  • la replica della polena della SS Empress of Japan, il famoso transatlantico della Canadian Pacific Steamships
  • Prospect Point Lookout un punto panoramico sul Lions Gate Bridge
  • Siwash Rock un faraglione marino di 32 milioni di anni 
  • Hollow Tree un ceppo d’albero di cedro rosso occidentale di 700-800 anni
  • Beaver Lake un lago con tante ninfee e una comunità di castori
  • Lost Lagoon, il paradiso dei birwatcher
  • Rose Garden, uno dei bellissimi giardini del parco con migliaia di rose (vi sono anche giardini di rododendri e azalee).
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Pedalando lungo il Seawall vista Lions Gate Bridge

Se volete fare uno spuntino consigliamo un panino con patatine fritte dolci da mangiare ai tavoli da picnic vista oceano da Third Beach Concession o un piatto più sofisticato nella (storica) Teahouse in Stanley Park (non è sempre aperta, controllate sul sito).

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Panorama dallo Stanley Park

A Vancouver da vedere c’è anche

Granville Island

un’isola (anzi una penisola!) collocata nell’insenatura di False Creek.

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Panorama sul Burrad Bridge dal Granville Bridge

Ex sito industriale, a partire dagli anni ’70 è stata oggetto di una intelligente politica di recupero che oggi rende Granville meta di migliaia di cittadini e turisti ogni giorno.

Vi troverete una incredibile varietà di locali, negozi, teatri, hotel, una birreria, una distilleria e un fantastico mercato di prodotti a km0. Ma non solo.

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Granville Island dal Granville Bridge

Incrocerete sicuramente il murales “Giants” del duo brasiliano Osgemeos realizzato in occasione della Biennale di Vancouver 2018-2021. I fratelli Gustavo e Otavio Pandolfo hanno realizzato un enorme murale dipingendo 6 silos dell’Ocean Concrete. La macchia di colore ravviva l’ingresso della fabbrica di cemento e dialoga con gli omologhi in Grecia, Polonia, Portogallo, Olanda, Inghilterra e Stati Uniti (anche se questo murales è il primo 3D)

Passeggiando lungo l’Island Park Walk, scoprirete inoltre altri scorci incantevoli sulla città e angolini caratteristici nella zona residenziale ricca di rigogliosi giardini.

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Il lobster roll più buono del Canada!

Una mezza giornata a Granville è indubbiamente ben spesa soprattutto se farete una sosta da Lobster Man e mangiare il lobster roll più buono del Canada!

Vancouver: cosa vedere (e noi ce lo siamo perso)

Grouse Mountain

Se avete una mezza giornata da spendere nei dintorni di Vancouver e non soffrite di vertigini, dirigetevi verso Grouse Mountain. Questa montagna, che svetta oltre i 1200 metri, vi regalerà dei panorami pazzeschi sulla città, sull’Oceano e sulle montante circostanti.

Prendete la Red Skyride, la cabinovia che in 8 minuti porta da valle fin sulla vetta. Poi raggiungete la cima di una turbina a vento e dal viewPOD a vetri godetevi una vista a 360 gradi a pochi metri dalle pale che ruotano. Grouse Mountain non si smentisce e ai più impavidi offre anche zipline e paragliding!

Il rammarico più grande tra le cose da fare a Vancouver (che non abbiamo fatto) è

Vancouver Island

L’itinerario iniziale prevedeva infatti una tappa all’isola di Vancouver con visita (almeno) di Victoria, la capitale della British Columbia. Purtroppo però ci siamo resi conto di non avere i giorni sufficienti per questa esperienza. Se il tempo ve lo consente, imbarcatevi a Tsawwassen (a sud di Vancouver), prendete il traghetto e raggiungete Swartz Bay (a nord di Victoria). La navigazione dura due ore scarse (l’altra rotta battuta è Horseshoe bay – Nanaimo). I biglietti vanno acquistati con largo anticipo.

Nel nostro programma avevamo inserito:

  • Campbell River, cittadina pittoresca, base ideale per lo Strathcona Provincial Park
  • Pacific Rim natonal Park Reserve, una meravigliosa combo di oceano e foresta pluviale
  • Tofino e Ucluet, le due cittadine amate dai surfisti
  • Victoria, la capitale della British Columbia
  • Nanaimo per il Whale Watching

Chissà che questa tappa saltata non ci riporti presto in Canada magari per una combo con l’Alaska. L’Inside Passage infatti è una rotta leggendaria che collega Seattle all’Alaska passando tra i fiordi e le isole del Canada. Il tratto canadese collega Port Hardy, l’estremità nord di Vancouver Island, con Prince Rupert, l’ultimo avamposto canadese affacciato sull’Oceano Pacifico prima dell’inizio dell’Alaska. La navigazione dura circa 16 ore e le partenze sono schedulate ogni 2 giorni.

Dove dormire a Vancouver

Noi abbiamo alloggiato al Blue Horizon Hotel. E’ perfetto come ubicazione (West End) ed ha stanze ampie, luminose e moderne. Non abbiamo scelto l’opzione con colazione perché era abbastanza cara al momento della simulazione ed avevamo letto di posti vicini perfetti per una super breakfast!

Breka Bakery & Café (812 Bute Street) è un forno/caffetteria con un ottimo rapporto qualità/prezzo e prodotti deliziosi! I croissant sono fragranti e i muffin sono buonissimi! Valida anche l’alternativa salata con i toast. E’ possibile consumare al tavolo senza l’aggravio del servizio.

Cora Breakfast & Lunch (1368 Robson Street) è il locale adatto per chi vuole fare la vera (abbondante) colazione americana! Uova, pancake, bacon, crepes, frutta ma anche succhi, frullati, caffè.  Non è economico ma le porzioni sono davvero abbondanti (quindi valutate di condividere i piatti).

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