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Isola Bisentina: natura, arte e mistero sul lago di Bolsena

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L'arrivo in battello all'Isola Bisentina con la Chiesa di San Giacomo e Cristoforo

Nel lago di Bolsena, il lago di origine vulcanica più grande d’Europa, ci sono l’isola Bisentina e la Martana. La Bisentina, con i suoi 17 ettari, è la più grande, la più verdeggiante e anche la più misteriosa.

Dall’estate del 2022 l’isola è diventata un must see dell’alto Lazio perché è stata riaperta al pubblico dalla famiglia Rovati con un itinerario ad anello che consente di visitare:

  • 3 delle 7 cappelle rinascimentali
  • 3 opere di arte contemporanea site specific
  • la Malta dei Papi

Noi abbiamo prenotato la visita guidata (attualmente l’unico modo per accedere all’isola) sul sito ufficiale (24€/biglietto intero) scegliendo di imbarcarci da Capodimonte. Durata della navigazione, 10/15 minuti. Chi fosse sulla sponda opposta del lago può scegliere di partire dal molo di Bolsena. Durata della navigazione in questo caso, 25/30 minuti. Il costo del biglietto è lo stesso: 20€ da pagarsi direttamente a bordo comunicando il proprio nominativo registrato in fase di prenotazione.

Partendo dal molo, potrete godere di una vista favolosa dal lago del borgo di Capodimonte e della Rocca ottagonale costruita proprio sulla sommità.

Se riuscite, organizzate la vostra giornata in modo da visitare la Rocca Farnese, opera di Antonio da Sangallo Il Giovane, e il meraviglioso giardino all’italiana.

In pochi minuti approderete alla darsena settecentesca (sapientemente restaurata) e inizierete la passeggiata. La guida (in italiano e in inglese) vi farà fare un viaggio nella storia dell’isola, dalla spiritualità dei frati alla mondanità sfrenata dei Farnese.  Le 3 ore circa di percorso voleranno, letteralmente, affascinati dal mix di natura, arte, architettura e mistero che pervadono questo “scoglio” che affiora dalle limpide acque del lago.

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Il leccio secolare trasformato in un’opera site specific

Il primo approccio con l’isola Bisentina è avvenuto con un leccio secolare che l’artista Federico Gori ha trasformato in un'”opera d’arte”. Ha rivestito la cavità dell’albero con la foglia d’oro per proteggerlo dalle insidie dell’umidità come il manto dorato di Crisomallo. Non a caso, l’opera si chiama “Il vello d’oro”.

Ci siamo quindi incamminati verso la “Rocchina”, come è chiamata la Chiesa di Santa Caterina che svetta da oltre venti metri con la sua forma ottagonale sullo sperone roccioso. L’interno è spoglio ma le foto posizionate nelle nicchie mostrano le chiese con cui si allinea perfettamente. Una linea invisibile collega infatti il Palazzo Farnese di Capodimonte, con la Rocchina e l’Oratorio di Monte Oliveto entrambi sulla Bisentina, le rovine della chiesa di San Giovanni in Val di Lago e quella di San Lorenzo Nuovo. Allineamento che indica la speranza, tutta umana, di placare le forze sotterranee del cratere vulcanico con l’edificazione di luoghi di preghiera.

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La Rocchina dal lago di Bolsena

La camminata ci ha portati quindi nella Cappella di Monte Calvario con un pregiato ciclo pittorico attribuito a Benozzo Gozzoli e la Cappella della Trasfigurazione sul Monte Tabor.

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La crocifissione di Benozzo Gozzoli nella Cappella di Monte Calvario

In quest’ultima cappella è allestita la seconda opera site specific di Nina Salsotto in arte Unurgent Argilla chiamata “Portrait of the island: melting a rock”. L’artista ha raccolto in situ diversi materiali di origine vulcanica e li ha fusi per creare dei vasi che ha installato nel portico e nella chiesa.

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Un’altra installazione di arte nella Cappella della Trasfigurazione sulla sommità del Monte Tabor

Scesi dal Monte Tabor, la cima più alta dell’isola, abbiamo raggiunto la Malta dei Papi, un pozzo artificiale citato anche da Dante nella Divina Commedia come carcere perpetuo per i religiosi eretici.

Piangerà Feltro ancora la difalta de l’empio suo pastor, che sarà sconcia sì, che per simil non s’entrò in malta. Paradiso IX, 52-54

Dall’imbocco del pozzo fuoriesce una melodia: è la terza opera di land art. L’installazione sonora, composta dal maestro Roberto Cacciapaglia, si intitola “Celestia”.

Ma l’esperienza più bella è arrivata tornando alla base del monte. Qui si trova il cunicolo di ingresso della Malta. Potrete anche voi percorrere i 45 metri per raggiungere la camera ipogea del pozzo, abituare gli occhi alla semioscurità e ascoltare la composizione del maestro. Gli studiosi non sono ancora giunti a una decisione unanime sull’uso del manufatto. Pozzo per la raccolta delle acque piovane? Luogo per la celebrazione di rituali legati alla nascita e alla fertilità di una Grande Madre?

Non fatevi spaventare dall’idea di entrare nel ventre della terra! Se non vi sentite a vostro agio, potete facilmente tornare indietro. Si entra in gruppi da 15 quindi non c’è ressa e il fascio di luce che penetra dall’imbocco trenta metri più in alto illuminando la base del pozzo mitiga anche il buio.

Al termine di questa esperienza, si torna alla darsena per prendere il battello che riaccompagna i visitatori a Capodimonte (o a Bolsena).

Consigli pratici per la visita dell’Isola Bisentina

Le scarpe da trekking sono fortemente consigliate per affrontare il percorso, caratterizzato da minimi dislivelli (la cima più alta è di 57 metri) ma da un terreno in alcuni punti dissestato.

Nello zaino portate con voi:

  • una bottiglietta d’acqua ed eventualmente uno snack perché non ci sono fontane né punti ristoro
  • crema solare e antizanzare
  • cappellino

L’accesso all’isola è consentito tra la primavera e l’autunno dal giovedì alla domenica. Verificate i posti disponibili (facendo attenzione al molo di partenza selezionato!) sul sito: https://www.isolabisentina.org.

Avete mai pensato di alloggiare su un’isola lacustre? Noi sì! Leggete Dove dormire sul lago Trasimeno e Dove dormire sul Lago d’Iseo!

2 commenti

Gianfranca 25 Settembre 2023 - 14:27

Ciao non trovo il
Viaggio in Giamaica
Che avevo letto e mi è piaciuto molto . Potresti inviarmelo .
Grazie mille
Partirò il 29 dicembre e vorrei prendere alcu e info

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Monica Nardella 27 Settembre 2023 - 14:38

Ciao Gianfranca, te lo mando via email!

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