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Tour del Colle Aventino a Roma

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Un tour del Colle Aventino vi regalerà delle chicche davvero strepitose soprattutto se indovinerete il periodo giusto!

Aventino, uno dei sette colli

L’Aventino è il colle più a sud dei sette su cui è stata fondata la città. La posizione adiacente al Circo Massimo, dove i guerrieri si radunavano prima della battaglia, lo fa associare spesso alla guerra. Sul lato orientale sorge un quartiere, San Saba, noto anche come Piccolo Aventino.

Quali sono i sette colli di Roma? Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale!

Pronti alla passeggiata alla scoperta del Colle Aventino?

  • Circo Massimo

Uscendo dalla fermata metro Circo Massimo, potrete subito vedere una cartolina eccezionale: l’antico circo dove si svolgevano i giochi dell’antica Roma con i ruderi del Palatino alle spalle.

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Una Turista di Mestiere di fronte al Circo Massimo e al Palatino

Non tutti ricordano che nella spianata del Circo Massimo ebbe luogo il famigerato ratto delle Sabine. Accesso gratuito (tranne l’area archeologica a sud).

Se siete a caccia di curiosità da vedere a Roma, leggete il nostro articolo!

  • Roseto Comunale

Imboccate Viale del Circo Massimo e visitate il Roseto Comunale, aperto in primavera (fine aprile – metà giugno circa). Il roseto sorge su un’area da sempre destinata ai fiori. Tacito, negli Annales, parla infatti di un tempio dedicato alla dea Flora, e dei floralia in suo onore celebrati in primavera proprio nel Circo Massimo.

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Uno scorcio del roseto

Nel ‘600 venne istituito un piccolo cimitero ebraico e solo nel 1934 venne traslato al Verano. Dopo un periodo di abbandono si decise per la realizzazione di un roseto e in memoria della sacralità del luogo si disegnarono i vialetti con la forma della menorah. La via che divide la collezione di rose botaniche da quella delle partecipanti al Premio Roma si chiama Via di Valle Murcia. Imboccatela in direzione Via di Santa Sabina per raggiungere il delizioso Giardino degli Aranci. Accesso gratuito.

  • Giardino degli aranci

Quasi nessuno lo conosce come Parco Savello: colpa (o merito?) dell’aranceto in esso presente che ha regalato a questo magnifico belvedere un nome più poetico.

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Vista sul Cupolone dal Giardino degli Aranci

Ancor meno persone sanno che gli aranci sono stati piantati in ricordo di San Domenico che nel XIII secolo fondò un convento e piantò nell’orto della vicina chiesa una varietà di arancia amara portata con sé dalla Spagna.

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L’aranceto del Giardino degli Aranci

L’albero presso cui il santo predicava ha il primato del più antico albero esistente a Roma perché è ancora miracolosamente visibile tramite un foro nel muro del portico della adiacente chiesa!

Il viale che divide in due il Giardino è dedicato all’indimenticato Nino Manfredi. Orari: da ottobre a febbraio dalle 7 alle 18. Marzo e settembre dalle 7 alle 20. Da aprile a agosto dalle 7 alle 21. Accesso gratuito.

  • Basilica di Santa Sabina

Bellissima! Costruita tra il 422 e il 432 dal sacerdote Pietro di Illiria sulla casa della matrona romana Sabina, poi divenuta santa, venne affidata a San Domenico nel 1219.

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Basilica di Santa Sabina

Al Santo è legata un’altra leggenda, quella della Pietra del Diavolo. Su una colonna a sinistra della eccezionale porta lignea d’ingresso è collocata una pietra nera chiamata Lapis Diaboli perché il diavolo l’avrebbe scagliata contro il Santo raccolto in preghiera. In realtà è stata frantumata durante un restauro cinquecentesco e i cocci riassemblati.

Il “buco” attraverso cui vedere l’arancio, si trova entrando a sinistra, proprio nel portico. Accesso gratuito.

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L’arancio di San Domenico visibile dal portico di Santa Sabina

  • Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio

Fondata tra il IV e il V secolo, venne ricostruita nel 1200 per volontà di Papa Onorio e restaurata ripetutamente fino a metà ‘800. Questa basilica è stata protagonista dell’eccezionale ritrovamento di un quadro del 1100, in buone condizioni, raffigurante Sant’Alessio e il Cristo pellegrino. Noto fin dal 1965 su segnalazione del Genio Civile durante i lavori di consolidamento del campanile, è stato oggetto di studi e restauri negli anni a seguire fino alla comunicazione del rinvenimento al grande pubblico nel 2019.

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La Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino

Personalmente, ho amato due particolari di questa basilica. Il pavimento che conserva ancora qualche decorazione musiva cosmatesca e la bellissima cappella di S. Alessio in cui si può ammirare il Santo morente sotto una scala lignea. L’opera del Bergondi raffigura la leggenda secondo cui il Santo fuggendo dal matrimonio combinato dal padre, restò in esilio per 17 anni.

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La Cappella di Sant’Alessio

Quando tornò a casa (su cui peraltro è stata costruita parte della Basilica), invecchiato e malato, nessuno lo riconobbe ma suo padre gli diede comunque ospitalità in un sottoscala. Accesso gratuito.

  • Buco della Serratura

In Piazza dei Cavalieri di Malta si trova un portone sempre chiuso. Dal buco della serratura però si vede il Cupolone della Basilica di San Pietro incorniciato da una fila di alberi del giardino del Priorato dei Cavalieri di Malta (tre stati sovrani in un… buco!).

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La cupola di San Pietro attraverso il buco della serratura

Tutto il complesso è stato oggetto di un profondo restauro da parte del Piranesi nel ‘700 ed è improbabile che questa prospettiva sia casuale. Accesso gratuito con donazione. P.S. a pagamento, è possibile fare una visita della Villa Magistrale dell’Ordine di Malta con una guida.

  • Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino

Questa chiesa ottocentesca (dedicata all’arcivescovo di Canterbury) è costruita sui resti di una domus romana i cui resti sono visibili nei sotterranei. Nel monastero si conserva un mosaico raffigurante il Mito di Orfeo.

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Chiesa Sant’Anselmo

Sant’Anselmo è famosa per i canti gregoriani a cui si può assistere durante le celebrazioni liturgiche e perché il Papa vi inizia la processione penitenziale – che termina a Santa Sabina – il mercoledì delle ceneri. Accesso gratuito.

A questo punto potete aggiungere un paio di tappe vicine.

Tornare verso il Circo Massimo (con tappa per una prelibatezza dolce da Casa Manfredi, per un pranzo a base di carne “top” da Rosso o da Numa per un menù più sfizioso) in direzione Bocca della Verità con e visita del teschio di San Valentino.

Se siete dei cinefili, leggete il nostro Tour Vacanze Romane a bordo della vespa!

Oppure prendere Viale Aventino (altra tappa gourmet da Aventina) in direzione Piramide Cestia con visita del Cimitero Acattolico.

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