Dove mangiare a San Leucio? Dopo la visita del Real Borgo, riconosciuto patrimonio Unesco dell’Umanità, avrete indubbiamente un languorino che potrete soddisfare in un ristorante tipico dove fare shopping gastronomico tra un pane “regale” e dolci deliziosi!
Mangiare a San Leucio
A una manciata di minuti a piedi dal complesso monumentale, infatti, troverete la Locanda del Borbone, un locale storico, dalla cucina tradizionale che recentemente si è concesso un bel restyling degli interni.
Le sale della Locanda, pur salvaguardando caratteristiche strutturali testimoni dell’antica funzione di ricovero per la cavalleria reale, sono accoglienti e familiari. Ci si siede al tavolo e si ha subito la sensazione di iniziare un viaggio non solo culinario ma anche nella memoria. Ricche di fascino, ad esempio, sono le gigantografie che campeggiano alle pareti che ritraggono dettagli dei telai dell’adiacente Museo della Seta.
San Leucio è una frazione del comune di Caserta meta di turisti incuriositi dall’omonimo complesso monumentale. Tra questi boschi fitti di vegetazione e ricchi di cacciagione, i Re vi trovavano pace dalle incombenze di corte e svago nella caccia. I Borbone vi si ritiravano con piacere, scegliendo il Palazzo sul Belvedere come residenza ufficiale.
In particolar modo Ferdinando IV, si affezionò a questi luoghi e da sovrano illuminato quale era, si impegnò per incentivare la manifattura serica e creare una Colonia in cui tutti i leuciani impiegati nella fabbrica godessero di servizi e diritti (leggete il Codice delle Leggi promulgato nel 1789!).
Cosa mangiare alla Locanda del Borbone
Il giovane e creativo chef Daniele, ha ereditato la vocazione dei Landolfi per una ristorazione genuina e identitaria e, al contempo, ha saputo valorizzare la storia della famiglia, anch’essa legata all’opificio serico.
Noi abbiamo degustato una selezione di eccellenti affettati e formaggi, una minestra maritata (“matrimonio” felice tra salsiccia e friarelli), degli scialatielli conditi con un ragù di cinghiale, vino Pallagrello nero e pomodoro San Marzano dop e immancabili, visto il periodo, zeppole di San Giuseppe con crema pasticcera e altre con crema di pistacchio (e assaggi di setacciò e altri dolci).
Ad accompagnare il pranzo, un Pallagrello armonico e vellutato al palato, una conferma dopo la degustazione della sera precedente al ristorante Prosit 1990.
Leggete weekend di primavera a Caserta per scoprire cosa vedere in due giorni in città, dove mangiare e soprattutto dove dormire (noi consigliamo un posticino accanto alla Reggia, in cui vorrete assolutamente tornare!).
La Pandiseta Bakery
Prima vi abbiamo detto che alla Locanda del Borbone si può fare uno shopping gastronomico, perché? Perché nella sala accanto a quella del ristorante è stata inaugurata la Pandiseta Bakery, uno spazio dove fanno bella mostra di sé tante prelibatezze dolci e salate ma, soprattutto, il cavallo di battaglia del vulcanico Daniele: il Pandiseta!
Un pane lievitato naturalmente in canovacci di seta (scelta non casuale non solo per la facile reperibilità di questo tessuto prodotto nel vicino opificio ma per la storia dei Landolfi legata a filo doppio alle sorti della fabbrica) e poi cotto a legna: un pane saporito e, decisamente, regale!
P.S. Noi siamo andati una domenica a pranzo e siamo stati serviti in tempi giusti, sebbene la sensazione sia di un luogo in cui trascorrere il tempo, assaporare il territorio, attardarsi ad ascoltare i camerieri che decantano i piatti. Se avete fretta, forse, non è il ristorante che fa al caso vostro.
Info: Locanda del Borbone, Viale I Ottobre 23.
Si ringrazia Visit Campania per il weekend e la Locanda del Borbone per l’ospitalità