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Cosa vedere a Casablanca

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Casablanca Medina

Casablanca, la più grande città del Marocco, è la capitale economica e finanziaria del paese, un appellativo che l’ha fortemente penalizzata dal punto di vista turistico perché molti viaggiatori tendono ad escluderla dal proprio itinerario, convinti che non vi sia nulla di interessante da vedere.

Al contrario, un weekend in città vi convincerà che ci sono tante cose da vedere a Casablanca.

Dalle architetture moresche del centro allo shopping nel mall più grande del Marocco (che dall’apertura conta già 85 milioni di visitatori) non senza una movida vivace e stimolante lungo La Corniche ed esperienze enogastronomiche degne di una città cosmopolita!

Un po’ di storia

Casablanca è una realtà “giovane”. Anticamente chiamata Anfa, era un piccolissimo insediamento di pescatori e pirati che non esitavano ad attaccare le navi di passaggio. Stanchi delle scorribande e decisi a tutelare i propri affari, i portoghesi nel 1468 rasero al suolo Anfa, ribattezzando quel nugolo di case bianche Casa Branca.

Nel 1755, a seguito del devastante terremoto che interessò molte città sulla costa atlantica, dall’Africa all’Europa (la stessa Lisbona subì danni ingentissimi), Casa Branca fu abbandonata dai portoghesi.

Nei due secoli che seguirono, visse un lento e inesorabile declino fino all’arrivo dei francesi che vi istituirono un protettorato.

Merito della rinascita della città fu del governatore Lyautey che convocò un famoso architetto, Henri Prost, affinché si preoccupasse di definire un assetto urbanistico più ambizioso e vicino ai gusti europei.

A Prost si deve la creazione di un centro cittadino in tipico stile moresco, un mix di elementi marocchini (archi, maioliche decorate e colonne)  e influssi dell’art déco parigino dei primi anni ’30.

La moschea di Hassan II

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L’interno della Moschea di Hassan II

La prima cosa da vedere a Casablanca deve essere la bellissima Moschea di Hassan II, la terza moschea in ordine di grandezza del mondo e la più grande in Africa.

Voluta dal vecchio re Hassan II per il suo sessantesimo compleanno, fu disegnata dall’architetto francese Michel Pinseau su uno sperone roccioso a strapiombo sull’Oceano.

La Moschea può ospitare fino a 25.000 fedeli al suo interno (e fino a 80.000 nella piazza antistante), ha il pavimento riscaldato con una parte in vetro affinché i fedeli possano intravedere l’andirivieni delle onde e un tetto retrattile che permette di rivolgere lo sguardo al cielo.

Durante i miei ripetuti viaggi in Marocco non avevo mai avuto la possibilità di entrare in una moschea perché non musulmana: come non soddisfare questa curiosità a Casablanca?

Per ulteriori dettagli, leggete come visitare la Moschea di Hassan II.

Casablanca e il periodo coloniale.

Ma Casablanca non è solo la moschea.

Consigliamo un bell’itinerario per passeggiare tra le piazze e i viali più belli della città, fiancheggiati da maestosi edifici coloniali, hotel storici e bar in cui gli intellettuali amavano chiacchierare sorseggiando drink nei deliziosi dehors.

Questa passeggiata, di circa tre chilometri, si snoda dunque dalla bellissima Cathédrale du Sacré Coeur in stile moresco con influssi neogotici (sconsacrata nel 1956 con l’indipendenza del Marocco, poteva ospitare fino a 40.000 fedeli. Oggi viene utilizzata per mostre temporanee), costeggia il Parc de la Ligue Arabe (una lussureggiante aerea verde alla francese orlata però di palme da dattero, ficus e flora esotica) e trova una sosta in Place Mohammed V, luogo di ritrovo serale dei cittadini.

Sulla piazza svettano il Tribunale e, soprattutto, la wilaya la vecchia stazione della polizia oggi sede del governatore mentre poco oltre, si ammira la stupefacente Posta Centrale.

Casablanca-Place des Nations Unies

Place des Nations Unies

Il consiglio è di deviare verso est verso il Boulevard de Paris per ammirare le facciate degli hotel in stile coloniale in cui alloggiavano le personalità durante il protettorato francese per piegare nuovamente a sinistra, su Boulevard Mohammed V.

In quest’area si trovano il Marché Central (dove fermarsi ad acquistare ostriche freschissime sui banchi colorati) e il delizioso Petit Poucet, il bar di Camus e de Saint Exupéry.

La passeggiata termina in Piazza delle Nazioni Unite con la bella torre dell’orologio che dall’alto dei suoi 20 metri è un valido punto di riferimento per individuare l’inizio della medina.

La Medina

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Bancarelle nella medina

Dopo un tuffo nel passato coloniale di Casablanca, proseguendo oltre la Place des Nations Unies, perdetevi nelle atmosfere tipiche del Marocco nella Medina.

Il nucleo più antico della città, antecedente all’ambizioso progetto di ampliamento dei francesi ma comunque risalente al XIX secolo (sempre perché la vecchia medina fu distrutta dal terremoto), è assolutamente privo delle peculiarità medievali riconoscibili nelle altre città marocchine.

La medina di Casablanca è piccola e poco turistica ma vanta due indirizzi da segnare assolutamente: il Rick’s Café ed il Café Maure.

Dovete sapere che per 60 anni molti turisti in città cercavano disperatamente il piano bar reso famoso dal film di Bogart salvo restare delusissimi nello scoprire che il Rick’s Cafè non esisteva, era stato interamente ricostruito negli studios di Hollywood.

Poi Kathy Kriger una diplomatica americana, trasformò il sogno di molti in realtà e dopo due anni di lavoro, nel 2004, in una residenza tipica marocchina dotata di un bellissimo cortile interno, aprì il Rick’s Cafè. Aperto tutti i giorni, anche in pieno Ramadan.

La Sqala, di fronte al porto, è un bastione fortificato costruito nel XVIII secolo dal sultano Mohamed ben Abdallah. Della vecchia postazione difensiva sono rimasti “solo” i cannoni puntati verso il mare mentre il resto della fortezza è diventato un delizioso ristorante La Sqala ca va sans dire con giardino andaluso, aiuole di menta e piante esotiche.

Sulla Corniche, invece, vale la pena cenare a Le Cabestan, un locale glamour con vista pazzesca sull’oceano e dal menù ricercato e gustoso a base di pesce.

La Nouvelle Medina

Nel quartiere Habous (a sud-est del Parc de la Ligue Arabe) si trova la Nouvelle Médina, una medina versione francese, costruita nel 1930 per convogliarvi cittadini provenienti da Fez. Oggi è più autentica della medina stessa, piena di bazar, cafè, panetterie, librerie, negozietti di artigianato e persino una moschea.

Ad Habous sorge anche il Palazzo Reale (chiuso al pubblico) e la Mahakma du Pacha, l’imponente palazzo che funge da Palazzo di Giustizia e da Salone di Ricevimento per eventi ufficiali (non sempre è consentito l’accesso proprio perché nel pieno delle sue funzioni).

Un posticino dove trovare refrigerio? Il Jardin Murdoch (conosciuto anche come Parc Isesco) è un’oasi di pace orlata di palme in cui famiglie, anziani e ragazzi trascorrono volentieri il proprio tempo libero.

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Bancarelle nella medina

Lo shopping

Se siete invece shopping-addicted e siete in centro, dirigetevi a sud-ovest del Parc de la Ligue Arabe nel quartire Maarif dove non solo potrete trovare tanti negozi internazionali ma addirittura il Twin Centre, due torri gemelle realizzate dall’architetto spagnolo Ricardo Bofill nel 1998.

I due grattacieli sorgono in uno spazio triangolare che accentua la particolarità del progetto, sono alti 115 metri e ospitano un centro commerciale, negozi di marca, un 5 stelle e un bar panoramico che si chiama Bar Sky 28 (come i piani delle torri).

Il vero must per lo shopping, dal 2011 è infatti il Morocco Mall, un centro commerciale sull’oceano che con i suoi negozi di lusso, ipermercato, ristoranti, l’Aquadream, un acquario gigante nel quale è possibile accedere per una visione a 360 sulle 40 specie di pesci che vivono nella vasca e un cinema IMAX, è il più grande mall del continente africano!

La vita notturna

Per il tardo pomeriggio, il consiglio giusto è senza dubbio La Corniche: tre chilometri di lungomare vista Oceano che costeggia una delle spiagge più frequentate dal jet set internazionale e dai giovani della città, Plage Ain Diab, dove peraltro ammirare un tramonto indimenticabile! Fermatevi qui anche per cena e dopocena: La Corniche è il quartiere alla moda di Casablanca, pieno di caffetterie, ristoranti di design, disco-club e hotel di lusso!

Come spostarsi in città

A piedi ci si muove comodamente e si possono respirare meglio le atmosfere cittadine ma se dovete raggiungere la Moschea di Hassan II o Casa Voyageurs, prendete un petit taxi, un taxi locale. Le auto sono piccole, al massimo possono trasportare 3 passeggeri più l’autista.

Ciascuna città sceglie un colore convenzionale (a Casablanca sono rossi) e a bordo è obbligatorio l’uso del tassametro o, in alternativa, un accordo preventivo sul costo del passaggio.

I grand taxi sono invece normalmente utilizzati fuori città (di solito come transfer al posto di autobus e treni) a tariffe fisse basate sulle distanze.

Possono trasportare fino a 4 passeggeri dietro e due accanto all’autista. In entrambi i casi in Marocco vige l’uso del taxi condiviso: il tassista – se lo autorizzerete – potrà far salire a bordo altri passeggeri che condivideranno con voi parte o l’intera tratta.

Una soluzione economica ma dispendiosa in termini di tempo a causa delle soste per la salita/discesa. Se volete il taxi in esclusiva, pagherete interamente la  quota concordata per il vostro viaggio.

Come arrivare a Casablanca

Noi siamo arrivati in treno, dopo un lungo viaggio che ha tagliato il Marocco da nord a sud (Cosa vedere a Tangeri, Cosa vedere a Fes e Meknes, Cosa vedere a Rabat).

Le stazioni ferroviarie a Casablanca sono due: Casa Port (la stazione più centrale) e Casa Voyageurs (la stazione principale). Se però il vostro programma prevede solo un weekend a Casablanca, il consiglio è quello di arrivare in aereo, all’aeroporto Internazionale Mohammed V (sigla CMN), a soli 45 minuti dal centro cittadino.

La soluzione più economica per raggiungerlo è il treno (in 35 minuti sarete a Casa Voyageurs, in 50 minuti a Casa Port) ma abbiate cura di controllare le partenze (visto che ne è prevista solo una l’ora).

Nel caso, prendete un grand taxi (i tempi per arrivare in centro sono altrettanto lunghi, visto il traffico cittadino ma almeno potrete lasciare subito l’aeroporto).

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