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Cosa mangiare in Marocco

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cosa mangiare in marocco piatto di cous cous

Dopo 5 viaggi nel paese (dal Mediterraneo all’Oceano passando per il deserto), possiamo consigliarvi cosa mangiare in Marocco visto che abbiamo assaggiato diversi piatti della cucina locale e stilato un elenco dei nostri preferiti!

Cosa mangiare in Marocco a base di carne

Cous Cous

Il cous cous è uno dei primi piatti che si mangia in Marocco! Preparato nella cuscussiera, questo classico della cucina marocchina è a base  di carne stufata (di manzo, di pollo o, ancor più pregiata,  di agnello), verdure e ortaggi (immancabili carote, ceci, pomodori, patate, zucchine, cipolla e aglio) e naturalmente cous cous (granelli di semola). A rendere inconfondibile il gusto di questo piatto è il Ras el Hanout, uno speciale mix di spezie (se ne contano una trentina tra cui cannella, zenzero, coriandolo, cardamomo, cumino, pepe nero, anice, curcuma, paprika e addirittura petali di rosa!) che in arabo significa “il meglio della drogheria”.

Tajine

Indiscutibilmente, il mio piatto preferito! Adoro sia agnello, prugne e mandorle che la variante pollo, limone e olive! Quest’altra prelibatezza marocchina prevede una lunga cottura nella tajine (il contenitore in terracotta da cui il piatto prende il nome con  il caratteristico coperchio conico). La carne è tenera e intrisa dell’aroma speziato tipico della cucina del nordafrica.

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La più classica delle tajine: agnello, prugne e mandorle!

La Tanjia purtroppo non l’ho mai assaggiata. Pare sia un altro piatto local che prende il nome ça va sans dire dalla giara di terracotta in cui l’agnello (con Ras el Hanout, zafferano, limone candito, burro e olio) viene cotto sotto la cenere del forno dell’hammam.

Gli addetti alla cottura devono essere rigorosamente uomini perché vulgata vuole che, dopo un litigio, la moglie si sia rifiutata di cucinare convinta che il marito sarebbe rimasto a digiuno. Senza perdersi d’animo, invece, il malcapitato avrebbe messo insieme un po’ di ingredienti e, incapace di accendere il forno casalingo, si sia recato in un hammam per cuocere la sua tanjia sotto la cenere! Peccato aver perso l’occasione di degustare una specialità con una origine così simpatica!

Pastilla

Abbiamo scoperto questo gustosissimo tortino a Chefchaouen nel riad dove alloggiavamo. La ricetta originale prevede che la pasta sfoglia sia ripiena di carne di piccione (sì, avete letto bene), mandorle tritate e cipolle con una bella spolverata di zucchero e cannella.

Patilla Marocchina

La pastilla, una bontà servita quasi sempre come antipasto nella versione salata e come merenda nella versione dolce

L’alternativa, per incontrare gusti più occidentali, è la carne di pollo ma vi assicuro che non rende giustizia di questa prelibatezza nella versione tradizionale! Superate la perplessità per il piccione e concedetevi almeno un morso!

Zuppa Harira

La zuppa nazionale del Marocco che viene servita durante il Ramadan. A base di agnello, pomodori, ceci, lenticchie, sedano e spezie, viene cotta a lungo per farla addensare (o vi si aggiungono acqua e farina per renderla meno liquida). E’ indubbiamente un piatto unico che deve saziare dopo una lunga giornata di digiuno ma non vi inganni il riferimento al Ramadan: potreste trovare la zuppa Harira anche in un banchetto di nozze!

Cosa mangiare in Marocco di vegetariano

Tantissimo, credetemi! Io ad esempio ho provato versioni vegetariane di tajine e zuppa harira (buonissime e saporite) e le consiglio se volete provare piatti tradizionali del paese. Pensate che nella Valle del Dadès, nel mio tour a sud del Marocco ad agosto, ho potuto mangiare una tajine superlativa con i fichi che, in zona, crescono rigogliosissimi!

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Una squisita tajine di verdure mangiata nella Vlle del Dadès

Non mancano neppure le insalate! Indubbiamente rinfrescanti, la più classica è a base di pomodori, cetrioli, peperoni crudi a listarelle e cipolla. Volendo, potete chiederne anche solo con pomodori, sedano e olive. Mi raccomando: se non amate condimenti a base di aceto o qualche altra spezia -tipo il coriandolo-, fatelo presente al cameriere così potrete gustarla al naturale, con un filo d’olio e sale.

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Un’insalata rinfrescante e leggera mangiata nella Valle del Dadès!

E il pesce?

A Essaouira ne abbiamo fatto una scorpacciata (tra spigole, tonni, sardine, acciughe e pesci spada), rigorosamente tutto  grigliato!

Consigliamo, nelle città lungo la costa (Atlantica in questo caso ma anche quella che affaccia sul Mediterraneo), di mangiare nei locali alle spalle dei mercati del pesce. Sono spesso spartani e caotici ma quello che importa è la freschezza del pesce (a  vero km0) e il fatto che l’unico modo in cui lo cucinano è alla griglia per esaltarne i sapori (senza intingoli che li maschererebbero inesorabilmente).

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Pesce grigliato da Taros, un delizioso locale vista mare a Essaouira

In questi posticini potrete assaggiare anche qualche frittura (la più tradizionale è quella di sardine) tanto che uno dei classici dello street food è proprio il panino con sarde fritte speziate (e qualche volta piccanti).

Chi le ha provate, assicura tajine di pesce squisite ma io sinceramente sono per la variante di carne e quindi non l’ho (ancora) assaggiata.

Un’idea davvero originale e al contempo romantica? Dormire una notte nel deserto!

Il pane marocchino

Io ne ho assaggiati di due tipi. Il batbout è un pane leggero, a rapida lievitazione che sembra una piadina più spessa. La particolarità di questo pane tondeggiante è la cottura veloce in padella che lo fa gonfiare, vuotandolo. Viene spesso farcito con carne o pesce proprio come una piadina o la pita greca!

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Il khobz, il fragrante pane marocchino in vendita tra le strade di Rabat

Il khobz è invece un pane vero e proprio di farina di grano duro o integrale, sempre rotondo ma che viene cotto a legna. E’ il pane che si presta meglio a essere usato come forchetta, raccogliendo cibo e salse nei piatti tendendone dei pezzi tra indice, medio e pollice!

E a colazione?

La tavola va imbandita anche la mattina! Tra le cose da mangiare in Marocco a colazione c’è sicuramente il baghrir, una specie di crepes rotonda con la superficie interamente bucherellata (non è un caso che venga chiamato crepes mille trous e cioè crepes mille buchi). Il must è mangiarlo con burro o miele ma io ho osato anche un velo di marmellata (tanto l’impasto, a base di semola, farina, acqua e lievito è davvero leggero!).

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Tavole imbandite a colazione nel deserto: in alto a destra baghrir e msemen

Buono anche il msemen, una sfoglia tonda che viene ripiegata su se stessa fino a diventare quadrata (l’aspetto, una volta cotto in padella, è quello di una piadina) che viene servita calda calda a colazione, sempre con marmellata e miele (non aggiungete burro, è già spennellato sui panetti prima della cottura!).

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Un buonissimo tè alla menta con uno dei panorami più belli: quelli dal Cafè Hafa di Tangeri

Immancabili il tè alla menta (ma quello vero, con le foglie di menta nel bicchiere rigorosamente di vetro, liscio e senza manico: vi dovete scottare le dita!) e gustose (perché 100% frutta) spremute di arancia.

Lo street food

La zuppa di lumache è un classico dello street food in Marocco! Non sgranate gli occhi: è così!

Se vedrete un assembramento di gente per strada, quasi sicuramente al centro ci sarà un carretto con un pentolone da cui il titolare attinge a mestolate lumache in brodo servite in ciotoline di ceramica con tanto di stuzzicadenti per estrarle. I marocchini ne vanno letteralmente pazzi (basti guardare i gusci sul carretto per capire quante ne siano state consumate!).

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La zuppa di lumache è uno dei più tipici street food del Marocco!

Sebbene si dica che questa zuppa abbia proprietà benefiche proprio per lo stomaco, io non sono mai riuscita ad assaggiarla. Non solo perché non sono una fan delle lumache, ma perché le scodelline vengono sciacquate in un secchiello e non ho ancora abbastanza anticorpi per superare questa prova…

Per uno spuntino salutare, la frutta è sempre una buona idea: pere, fichi ma, soprattutto, fichi d’India già puliti: una vera ghiottoneria!

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I fichi d’india, ottimo spuntino da street food molto apprezzato dai local

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