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Dove dormire a Marrakech

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Avete appena prenotato il volo e ora vi state chiedendo dove dormire a Marrakech? Bene, siete arrivati nell’articolo che fa per voi!

Dopo ben 5 viaggi in Marocco siamo abbastanza convinti che, almeno la prima volta, dovreste alloggiare nella Medina.

  • Per l’autenticità

E’ una scelta che vi consentirà infatti di vivere un’esperienza più autentica. Marrakech è anche Gueliz (la parte nuova) ma le atmosfere del cuore pulsante della città sono uniche.

Nonostante i souk affollati, i motorini che sgasano tra i vicoletti, l’odore del pane appena sfornato mischiato a quello di qualche caditoia otturata, il caos che regna sovrano, ne resterete ammaliati. Fidatevi, nessun luogo è come la Medina. Però la sensibilità di ciascun viaggiatore è diversa e sappiamo bene che per la parte vecchia di Marrakech è odio o amore a prima vista.

Il rischio di alloggiare nella nouvelle cité è che una visita fugace nella Medina vi convinca di aver visto “abbastanza”, inducendovi a trascorrere la maggior parte del tempo nel quartiere nuovo.

  • Per evitare il traffico

Sebbene la distanza  tra Gueliz e il centro non sia proibitiva a piedi, non è fattibile più volte al giorno e dovreste necessariamente spostarvi in taxi. I costi non sono un problema ( 7/8€ a tratta al massimo) ma lo è il traffico. Quasi sempre congestionato, potrebbe essere un deterrente a trasferimenti giornalieri e probabilmente non vedreste mai la Medina di notte preferendo la movida dei locali alla occidentale.

  • Per dormire in un riad

Se volete regalarvi un’esperienza nell’esperienza, dovete dormire in un riad. E i riad tradizionali si trovano solo nella Medina.

Queste abitazioni tipiche, convertite in hotel e ristoranti, hanno la caratteristica di essere completamente chiuse verso l’esterno e tutte le stanze si affacciano su un cortile centrale in cui zampilla una fontana. Il modello di riferimento del riad è indubbiamente l’architettura arabo-andalusa con influenze che risalgono alle ville romane.

Per tutte queste ragioni, la Medina è il quartiere in cui dormire a Marrakech.

Noi abbiamo sperimentato due riad. In entrambi i casi, soprattutto per arrivi notturni, abbiamo preferito concordare il transfer con le strutture. In questo modo abbiamo trovato ad attenderci, all’arrivo in taxi, una persona dello staff che ci ha addentrati nel dedalo di vicoli senza rischio di perdersi.

Riad Dar Balthazar

Per la nostra prima volta a Marrakech (nel mese di giugno di qualche anno fa) abbiamo prenotato al Riad Dar Balthazar. Su booking abbiamo spuntato un prezzo interessantissimo: 240 euro per 4 notti , inclusa colazione. 30 euro invece il costo del transfer da/per l’aeroporto.

La struttura è esattamente come si vede nelle foto sul sito.

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Una delle camere del Riad Dar Balthazar  ©

Prendete una delle suite perché sono collocate al primo piano mentre l’unica standard è al piano terra e se capita un ospite mattiniero che fa colazione nel patio, capirete che risparmiare non è salutare!

La stanza inoltre era pulitissima e arredata con gusto e semplicità (niente tv né telefono).

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Il patio per la colazione al Riad Dar Balthazar  ©

E’ possibile cenare nel Riad previa comunicazione perché la spesa viene fatta quotidianamente in base alle richieste (il che assicura prodotti freschissimi). Noi dall’Italia avevamo prenotato la cena del primo giorno (menù fisso antipasto, piatto principale e dolce a 15 euro a persona escluse le bibite) e abbiamo potuto gustare una “salade marocaine” a base di peperoni e pomodoro, la classica lemon tajine (uno stufato) con pollo, olive, patate e limone e un buonissimo dolce al cioccolato.

L’ubicazione è perfetta a  un chilometro e mezzo da Jemaa el Fna.

Riad Azzouna 13

Una vera oasi di pace nel caos della Medina.

Varcato il portone del Riad Azzouna 13 sarete accolti dal profumo avvolgente e dal gorgoglio della fontana nel patio. Le stanze sono eleganti e arredate in stile marocchino. Se riuscite, sceglietene una sul ballatoio per maggiore privacy e silenzio al mattino. I letti sono comodissimi. L’aria condizionata è vitale con le alte temperature (noi abbiamo trovato oltre 30 gradi a fine ottobre).

I prodotti da bagno, rimpinguati quotidianamente, sono davvero eccellenti!

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Una romantica cena nel patio del Riad Azzouna 13

La colazione è superlativa. Ogni mattina abbiamo potuto assaggiare pane caldo con marmellate e miele, i baghrir (frittelle “mille buchi” a metà strada tra i pancakes e le crêpes), i msemen (crêpes sfogliate e quadrate preparate senza lievito da gustare in versione dolce e salata), caffè, te alla menta e succo d’arancia.

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Una delle buonissime colazioni al Riad Azzouna 13

Non c’è una reception ma Moha, il manager del riad vi assisterà per qualunque esigenza. Onnipresente in struttura, è rintracciabile anche via whatsapp per prenotare ristoranti, taxi, escursioni e massaggi (noi ne abbiamo fatto uno all’interno della struttura, consigliato!). E quando gli abbiamo chiesto di anticipare la colazione dalle 8.30 alle 7 visto che avevamo il volo presto, ci ha accontentati con un sorriso.

Sebbene si trovi a un chilometro da Jemaa el Fna e vicinissimo alla Medersa Ben Youssef, l’Azzouna 13 risulta un po’ defilato rispetto al cuore della Medina.  In compenso, a due passi c’è Miss Lalla, un hammam dove ci siamo fermati per provare un pacchetto da 40 minuti (ve ne erano altri 2 più lunghi ma noi avevamo tempi più stretti).

I prezzi sono sopra la media (450 dirham) ma lo staff è accogliente e qualificato, i prodotti professionali, la struttura pulita e, a fine trattamento, siamo stati deliziati da frutta fresca, secca e un tè alla menta bollente!

Ultima dritta.

Nei miei viaggi in Marocco ho scoperto che la policy di molti riad prevede che l’intero soggiorno venga addebitato sulla carta all’arrivo e non al check out. In entrambi i riad di Marrakech è stato così solo che ce lo hanno comunicato il giorno prima. Se pensate di pagare con una carta diversa da quella utilizzata come garanzia per la prenotazione o se avete prenotato più camere, fate presenti  le vostre esigenze subito per evitare l’addebito automatico.

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