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Libri, per viaggiare nel tempo

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Viaggio nel tempo [photo credit Victoria Pickering]

Viaggio nel tempo [photo credit Victoria Pickering]

Abbiamo bisogno di un Wiener Eiskaffee, che è una delle bevande più buone inventate sul continente. Ok, alla fine sarebbe caffè, panna e ghiaccio. Infatti, questo “caffè” è subito al secondo posto dopo il sublime, ineguagliabile, sabaudo bicerin (Dio come vorrei essere a Torino in questo momento!). Preferenze personali a parte, a noi serve un viennesissimo Eiskaffee. Dopo una buona sorsata, ah.. ecco!

Ora che siamo ben ristorati, possiamo finalmente partire per un viaggio che ha in sé molte differenti mete. Immaginate di trovarvi a Costantinopoli, si ode lo sferragliare delle armi turche salire dall’altra parte delle mura; è il 29 maggio del 1453, la capitale dell’Impero Romano d’Oriente sta per capitolare, mettendo il punto ad un nuovo corso della storia. Cosa avranno provato gli uomini e le donne che si trovarono lì in quel momento preciso, condannati dal caso ad essere testimoni di un evento tanto grande? Il TdM “viaggiatore del tempo” ha la possibilità di rispondere a questa ed altre domande. È facile, basta dare un giro al meccanismo della macchina del tempo e via, ci siamo: 1453. Oppure no, perché non andare più avanti ancora… 18 giugno 1815.

Che giornata! Decine di migliaia di uomini vestiti e calzati con differenti uniformi, francesi da una parte, inglesi, prussiani, olandesi dall’altra. Una delle “ore stellari dell’umanità”, la battaglia di Waterloo (luogo che si trova, lo dico tanto per non perdere la direzione, a 50 km da Mons).

Entrare in contatto con chi ha vissuto queste esperienze sembra impossibile. In genere dovremmo fare riferimento alle memorie personali sopravvissute di protagonisti e testimoni; invece, ecco che noi abbiamo la nostra macchina per viaggiare nel tempo e dirigerci direttamente al cuore degli eventi… siamo fortunati davvero!

Le miniature storiche di Stefan Sweig, raccolte nel volume “Momenti fatali” pubblicato da Adelphi non finiscono qui e non sono solo battaglie ed assedi (sono ben quattordici momenti, usciti dall’ottima penna del prolifico autore viennese). Si tratta di veri e propri viaggi nel tempo, ore fatali che hanno segnato la storia.

Ormai il gioco è scoperto. La nostra macchina del tempo è un libro, basta sfogliarlo e tuffarsi. Ma diciamo qualcosa dell’autore, che se lo merita. Era viennese (ed ecco il motivo del kaffee) ma si sentiva europeo quando non era poi così scontato, un grande intellettuale, viaggiatore (Europa, Asia, Americhe) e, autore capace ed elegante. Lasciamo stare come finì la sua vita, che non fu affatto un momento piacevole, pensiamo piuttosto alla sua enorme capacità artistica. Stefan fa parte di quel gruppo di scrittori e scrittrici capaci di evocare un tempo passato, un’epoca; capaci di far rivivere, un personaggio, i suoi sentimenti, i suoi interrogativi.

Una delle sue opere più belle è senz’altro “Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo” pubblicato negli Oscar Mondadori. È la sua autobiografia, una narrazione calda, a tratti riesce ad essere avvincente e trasporta il lettore, nel cuore di quell’Europa che per formarsi come la conosciamo oggi (e la celebriamo, ad esempio, con le capitali della cultura) passa attraverso lo scontro totale di tutto e tutti. Leggere Stefan è azzeccato anche sotto quest’aspetto, considerando l’anniversario della Grande Guerra che ricorre quest’anno (del quale abbiamo avuto modo di parlare in passato).

Testimone di un periodo storico pazzesco, era un grande sostenitore della pace e questo si sente in ogni suo scritto. L’Europa dalla Belle Epoque all’avvento dei regimi totalitari. Un giro di tempo nel quale arte, cultura, grandi pensatori, opere tecnologiche, progresso, nulla riesce a fermare o limitare il conflitto, la catastrofe. Stefan, nel raccontarci la sua vita, ci fa entrare dentro la storia e “vedere” la realtà vissuta dalle donne e dagli uomini del tempo. Non vorrei si equivocasse, non è un saggio! Resta una biografia e, forse, il libro è così bello proprio per questo.

Sempre del nostro, la cara Adelphi, pubblica quattro racconti deliziosi nel volume tascabile “Notte fantastica”. Ognuna delle storie è romanzo; siamo lontani dalle miniature storiche e dalla memoria personale, con questi racconti Stefan mostra il suo essere narratore puro. Come dicevo, sono deliziosi, davvero un’ottima lettura per viaggiare in treno, aereo e pullman.

Dunque… si diceva Mons Capitale Europea della cultura. Illustre esponente della cultura europea il nostro Stefan Sweig, non sfigurerebbe come compagno di viaggio per i TdM che decidessero di partire per quelle latitudini!

Alla prossima. M.I.

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