Durante il nostro weekend a Montisola sul Lago d’Iseo, abbiamo visitato la Cantina Guido Berlucchi, una vera eccellenza in terra di Franciacorta, un toponimo che comprende 20 comuni disseminati in una zona collinare che parte dalla sponda meridionale del lago e arriva fino a Brescia.
La Franciacorta
Che l’area sia stata, fin dall’epoca preistorica, interessata dalla produzione vinicola lo testimonia il rinvenimento di reperti archeologici di estremo interesse (come vinaccioli o documenti risalenti a Plinio, Columella o Virgilio) ma quando si parla di Franciacorta si deve intendere un’eccellenza nostrana che ha mosso i primi (veri) passi verso la fine degli anni ’60. La storia del Franciacorta e la fortuna della Cantina Berlucchi, iniziano nel 1955 con Guido, il discendente dei Lana de Terzi, l’enologo Franco Ziliani e Giorgio Lanciani.
Varcato il portone d’ingresso della proprietà, a Borgonato di Corte Franca, si entra nel mondo della famiglia Berlucchi: la visita non si limita alla sola cantina, ma si estende anche al cinquecentesco Palazzo Lana Berlucchi con tappa nel parco per una degustazione speciale. Spazi privati e spazi pubblici si fondono creando un ambiente raffinato ma accogliente insieme.
Merito sicuramente anche di una guida d’eccezione, Francesca Facchetti, che ci ha fatto entrare subito nell’atmosfera laboriosa, stimolante e creativa che ha coinvolto in un progetto folle i pionieri del Franciacorta. Pare che la proposta shock sia partita dal giovane enologo Franco Ziliani che avrebbe suggerito all’intraprendente Guido Berlucchi di produrre, anche loro, “uno spumante alla maniera dei francesi”. Immaginate che fermento (scusate il gioco di parole) in quella cantina, testimone degli esperimenti (non senza fallimenti) che portarono, nel 1961, alla prima bottiglia di spumante metodo classico!
E sempre a loro va attribuito il merito di aver scritto, per primi, il nome Franciacorta su 3000 bottiglie etichettate come “Pinot di Franciacorta”. Una storia di successo ma anche di talento, genialità e coraggio! Oggi il disciplinare è molto rigido e a tutela del marchio, che ha ottenuto la DOC nel ’90 e la DOCG nel ’95 (pensate che è stato il primo vino italiano a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita!) è stato costituito un Consorzio che riunisce le 100 aziende attualmente attive.
Siamo scesi in cantina dove la temperatura si è abbassata bruscamente e le luci si sono fatte soffuse. Un silenzio reverenziale è calato sull’allegra combriccola, intenta a muoversi con attenzione tra quelle sculture di legno in cui è incastonata una moltitudine di bottiglie. In quel preciso istante abbiamo capito che il vino è vivo. Viene affidato giovane ad un luogo che ha una sua sacralità per compiere un viaggio di affinamento che lo renderà adulto. Un’epifania quando e dove meno te l’aspetti! Molto suggestiva, la nicchia creata attorno a una bottiglia di Pinot Franciacorta delle 3000 prodotte nel ’61 e mai stappata: se ne sta lì come un gioiello prezioso, inarrivabile eppure così vicino! Il rischio di perdere un po’ di magia tra i macchinari utilizzati per le prime fasi produttive è stato sventato dalla presenza di un racconto per immagini realizzato dal fotografo Luigi Masturzo.
Una poesia a colori che di certo contribuisce a rendere la visita ancor più intrigante e che prepara il visitatore alla degustazione avvenuta nel giardino di fronte al Palazzo. Particolarmente pregevole (e forse del tutto eccezionale) la visita dello studio privato di Franco Ziliani, scortati da sua figlia, la gentilissima signora Cristina. Ci ritroviamo in un piccolo e intimo gioiello fitto di libri, bottiglie, ricordi, quadri, giornali. Su tutto però spicca, in bella mostra sulla scrivania, una bottiglia di Pinot di Franciacorta che mostra tutti i segni del tempo! Il simbolo di una sfida. Vinta.
Indirizzo: Piazza Duranti, 4 25040 Borgonato di Corte Franca (BS). Prezzi: Visite guidate con degustazione previa prenotazione direttamente sul sito. Potrete scegliere tra “I grandi classici” 15€ a persona; “I preziosi” 35€ a persona; “Gli esclusivi” 55€ a persona. Per ulteriori informazioni, contattate lo 030 984381 o scrivete una mail all’indirizzo info@berlucchi.it. Consultate sempre il sito ufficiale per essere aggiornati sulle attività in cantina!
2 commenti
La degustazione di un vino, dopo la visita in cantina, assume tutto un altro valore
Decisamente sì! La visita ti spiega quello che c’è dietro al calice: sacrifici, talento, intuizioni e la presenza di un esperto ti insegna a degustare e a riconoscere i sentori presenti nel vino 😀