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La tomba di Bob Marley in Jamaica

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Bob Marley reefer

La tomba di Bob Marley è una delle tappe inevitabili di un viaggio in Jamaica. Per quanto sia considerata turistica (nella peggiore accezione del termine, tanto da essere avversata dalla vedova Rita che ha lamentato la mercificazione dell’immagine del marito), noi abbiamo voluto introdurla comunque nel nostro itinerario per farci un’idea personale  del sito.

Il termine tomba è improprio visto che si tratta di un vero e proprio mausoleo (un monumento solenne, in marmo di Carrara, custodito in una chiesetta in stile etiope) ubicato a Nine Mile, il piccolo paese dove il Re del reggae nacque il 6 febbraio del 1945, a una sessantina di chilometri da Ocho Rios, verso l’interno dell’isola.

Cockpit, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Cockpit, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Il tragitto, lasciata la strada principale, si addentra nel cockpit jamaicano e, fin da subito, il percorso si fa sterrato (e anche un po’ viscido, se ha appena piovuto come nel nostro caso!) con lunghi tratti nella desolazione più assoluta.

Ogni tanto incrocerete qualche grappolo di capanne, ragazzini che vi inseguiranno schiamazzando, contadini col machete che tornano dalla campagna.

Se andate da soli (ad esempio con un’auto a noleggio), prestate attenzione continuamente ai cartelli (piccoli, in legno) perché potreste prendere la deviazione sbagliata e non incontrare anima viva per chilometri prima di capire di dover tornare indietro!

Bob Marley Mausoleum, Nine Mile

Ingresso Bob Marley Mausoleum, Nine Mile

 

Appena arrivati al cancello, dei ragazzi rasta potrebbero offrirvi uno spinello e alcuni turisti potrebbero fumarlo sulla tomba di Bob Marley.

I rasta non chiedono denaro in cambio (inizialmente) perché sperano di convincere i turisti a partecipare, una volta usciti dal mausoleo, a un tour in una delle vicine piantagioni di marijuana.

Sia ben chiaro: in Jamaica l’uso e la compravendita di cannabis sono VIETATI (anche se è in discussione una forma di depenalizzazione proprio in queste settimane) ma per il rastafarianesimo (la religione dei rasta e dello stesso Marley nata negli anni ’30 quando Ras Tafari diventò imperatore d’Etiopia e iniziò a essere venerato, come Dio in Terra, col nome di Hailè Selassiè) l’erba non è una droga, ma un modo per entrare in contatto con Dio, portatrice di saggezza attraverso la meditazione.

In virtù di questo, in Jamaica si tollera che i rasta facciano uso di marijuana (ma non dei suoi derivati, tipo l’hashish) e in questo luogo in particolare, nonostante una scritta dica il contrario, la tolleranza è ancora maggiore.

Qualunque sia il vostro atteggiamento verso il consumo di droghe, non siate prevenuti o diffidenti nei confronti dei praticanti di questa forma di “culto”.

Noi ad esempio, nonostante fossimo arrivati in prossimità della chiusura del museo, abbiamo comunque speso diversi minuti a chiacchierare con questi ragazzi, incuriositi dal loro credo religioso e abbiamo trovato la conversazione molto istruttiva e per niente scontata!

Sala dei cimeli, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Sala dei cimeli, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Come dicevamo, arrivare in prossimità della chiusura ha significato una visita concentrata esclusivamente sul Mausoleo anziché comprendere anche lo “shopping-tour”.

Il nostro fidato accompagnatore ci ha spiegato che l’afflusso di turisti, durante la giornata, è talmente massiccio da costringere la direzione a suddividerli in gruppi, scadenzando le visite ogni 20 minuti.

Le persone in attesa vengono fatte accomodare al bar dove possono guardare un video su Bob Marley mentre consumano qualcosa o fanno incetta di gadget esposti nello shop.

Fortunatamente, saltando tutta questa trafila, abbiamo visitato direttamente la sala dei cimeli (dove si trovano i dischi di platino, le foto, una delle mitiche chitarre) accompagnati da un simpatico rasta con un piacevole sottofondo di canzoni del Re intonate da una pittoresca band.

Sala dei cimeli, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Band rastafari, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Bob Marley Mausoleum, Nine Mile

Bob Marley Mausoleum, Nine Mile

Il “concerto” è utile anche per intrattenere le persone che devono visitare il cuore del fortino. Al Mausoleo vero e proprio, infatti, si accede in numero ulteriormente ridotto per rispetto alla sacralità del luogo.

Si varca un cancello e si visita la piccolissima casa dove Marley nacque e visse fino all’età di 13 anni con la sua spoglia cameretta (un lettino, un comodino, la vecchia culla, qualche poster, una lampada).

Si contempla la pietra dove leggenda vuole che il cantante poggiasse la testa in cerca di ispirazione (il famoso rock pillow) e si dà uno sguardo veloce alla scritta “Bob lives” composta con dei sassi nei colori rasta (verde, giallo e rosso) nel francobollo di terra alle spalle del mausoleo. Sull’uscio in cui campeggia la scritta “Jah – Love” la guida rasta, intonando una specie di ritornello, vi inviterà a togliere le scarpe, a stare in silenzio e a non fumare… sigarette!

Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Di fronte al mausoleo circondato da ceri sempre accesi, l’emozione è grande. Noterete i classici simboli del rastafarianesimo (come la bandiera etiope col leone) e la guida si soffermerà volentieri a rispondere alle vostre domande (purché rispettiate il divieto assoluto di scattare foto e fare video).

Anche se si mormora che il corpo di Marley non sia sepolto lì da un pezzo, si continua a provare un senso di rispetto per l’icona della lotta contro le disuguaglianze, il razzismo, le guerre e il dio denaro.

Non è un caso che le ultime parole che profferì al  figlio Ziggy Marley in punto di morte, a soli 36 anni, furono : “Money can’t buy life“.

Migliaia di turisti in pellegrinaggio al mausoleo credo che vogliano comunque immaginare che Bob riposi a “casa sua”, con la fida Gibson Les Paul, l’immancabile piantina di marijuana, l’anello che indossava ogni giorno, il pallone da calcio e una Bibbia (si dice infatti che si sia convertito al cristianesimo un paio di anni prima di morire).

Rock Pillow, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

Rock Pillow, Bob Marley Mausoleum, NIne Mile

 

La chicca: il 6 febbraio di ogni anno i fan si radunano al mausoleo per ricordare la nascita di Robert Nesta Marley e ascoltano musica tutta la notte.

Come arrivare alla tomba di Bob Marley

Il Mausoleo si trova a Nine Mile, St Ann’s Bay, a circa 60km da Ocho Rios ma poiché la strada è abbastanza dissestata, dovrete considerare almeno 1 ora abbondante per arrivare a destinazione. Nel nostro caso, abbiamo inserito la tappa durante il transfer da Port Antonio (lungo la costa orientale, dove abbiamo trascorso i primi 8 giorni del nostro viaggio) a Montego Bay. In questo modo abbiamo potuto contrattare con l’autista un prezzo davvero buono: ai 200$ già concordati per le 4 ore di viaggio abbiamo aggiunto solo 50$. Vi assicuriamo che, per le tariffe locali, si tratta di un importo più che equo per un transfer privato con autista che ha atteso il tempo della visita senza portarci la minima fretta (la deviazione tra A/R comporta un supplemento di oltre 100km)! L’autista che abbiamo contattato noi per diversi transfer in zona (e quindi collaudato e affidabile) è Howard Cover, detto Howie (se lo chiamate, ditegli che siete amici dei ragazzi italiani “Mango Mike” lui capirà!): il suo contatto è 001876 5622555: Prezzi: 30$. Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 16.

Approfondimenti: viaggio in Giamaica ad agosto e viaggio a Port Antonio, la vera Jamaica.

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