La nostra rubrica del gusto ci porta di nuovo oltre confine per farvi conoscere le usanze e le specialità enogastronomiche della regione catalana e di Barcellona in particolare, quale sua capitale e città rinomata ed apprezzata a livello mondiale.
I sapori e la cucina di Barcellona
Fatta eccezione per la pasta, che può essere gustata per lo più nei pochi ristoranti italiani non facendo parte della cultura culinaria spagnola, la Catalogna rappresenta un vero paradiso per i buongustai.
Le caratteristiche geomorfologiche della catalogna la rendono assai simile alle nostre regioni costiere soprattutto quelle del sud tirreno come Campania e Calabria, permettendo di proporre una gastronomia che riesce a racchiudere in un felice connubio mare e monti, con una varietà e qualità di prodotti straordinaria.
Il pesce
Gli amanti del pesce ne troveranno sempre di freschissimo perché pescato direttamente sulle coste catalane o in arrivo giornaliero nel porto di Barcellona, uno dei più grandi e produttivi del vecchio continente.
Oltretutto si tratta di prodotti ittici sempre di pregiata qualità come crostacei e molluschi alcuni dei quali reperibili unicamente in quelle zone.
Per la maggiore vanno i crostacei tipo langostinos, gambas e camarones, lessati o grigliati e conditi con le salse tipiche tra cui vanno segnalate l’”Alioli” con aglio battuto, olio d’oliva e rosso d’uovo e la “Sofregit” con cipolla soffritta pomodoro e aglio.

tempura de langostinos
Molti preferiscono gustarli anche in crudité per assaporarne la genuinità o in una superba frittura mista, non va poi dimenticato che oltre a dare vita da sé a piatti squisiti, i crostacei costituiscono uno dei condimenti principali della tipica rinomata “Paella mariscos” insieme ai vari molluschi come cozze, polpo e vongole.
Non mancano i prodotti della pesca d’altura come tonni, dentici, ricciole e merluzzo, largamente utilizzato per il baccalà grazie all’influenza del vicino Portogallo.

paella mariscos [photo credit VRolg]
La carne
Ma anche i carnivori potranno soddisfare il proprio palato: basti pensare che l’immigrazione dagli stati sudamericani è decennale e costante, soprattutto da Perù e Argentina. Questo significa piatti di pollo e carne di manzo a volontà, spesso proveniente proprio dalle pampas.
Inoltre la Spagna ha una cultura dell’allevamento del maiale assai simile a quella italiana, dalla cui attività ricavano prodotti tipici da noi già largamente conosciuti e apprezzati quali prosciutto crudo, salumi, insaccati e simili. Vi consigliamo vivamente di assaggiare quelli spagnoli poiché vantano un sapore unico, in particolare il prosciutto crudo, lo Jamon.
Se vi potete permettere un costoso sfizio (vi assicuriamo che vale la pena) assaggiate il Patanegra altrimenti ripiegate su un consolatorio e più popolare Serrano di alta stagionatura.
Se vi aggradano i salumi, non perdete un assaggio di Chorizo.

jamon serrano [photo credit Nathan Gibbs]
Se non amate o non potete mangiare carne suina, come già accennato potrete gustare saporiti piatti a base di pollo e squisite bistecche e filetti di manzo argentino in tipico stile “latino”, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Per i palati più esigenti non mancano ricette di ovino o di cacciagione.
Verdura e ortaggi
La Spagna Mediterranea, come dicevamo, ha una forte analogia territoriale e climatica con le coste della nostra penisola e come queste vanta una discreta varietà di prodotti ortofrutticoli che finiscono persino sulle nostre tavole in Italia. Tra gli ortaggi, i più diffusi sono i peperoni pimientos presenti in diverse specie e misure ed adoperati per diverse preparazioni di contorno. Vengono serviti a crudo nell’insalata, cucinati fritti o marinati e poi messi in conserva di salamoia o d’aceto. Senza contare quelli… piccanti!
Immancabili sono però le patate che vengono cucinate in ogni modo e costituiscono l’ingrediente base di uno dei piatti più tradizionali della cucina spagnola, e catalana in particolare, ovvero la celebre tortilla.
Per chi non lo sapesse si tratta di una frittata di notevoli dimensioni anche in altezza, viene preparata in diverse forme e con molteplici ingredienti (come verdure a foglia, cipolle o di baccalà, ma a modesto parere di chi scrive quella di patate vince senz’altro!).

tortilla [photo credit Victor Bayon]
Molti di voi sapranno già di cosa parlo, ma per chi non ha avuto la fortuna di apprezzarle vi garantiamo che è un’esperienza da non perdere. Si avvicina molto al nostro aperitivo ricco o “apericena” e si compone per lo più di tartine di pane guarnite, fritturine e tanti stuzzicanti assaggini stile “finger food”.
Vengono esposti in fila sui banconi e serviti al pezzo o nei piattini, si pagano singolarmente o sono conteggiati e compresi nella bevanda consumata, solitamente vino o birra. Le caratteristiche sono la genuinità e freschezza del cibo servito, la sorprendente varietà di scelta di questi invitanti manicaretti e la sapiente e curata esposizione a buffet che invoglia ancor di più gli avventori.
La frutta
La frutta meriterebbe un capitolo a parte poiché tra quella di produzione interna e quella esotica importata, si ha una ricchezza e varietà di scelta come in pochi altri posti al mondo.
Per capirlo vi basterà visitare uno degli storici mercati cittadini come la “Boqueria” dove potrete ammirare un’esposizione di banconi di fiori, frutta e succhi di frutta già pronti, tutto perfettamente ordinato e allineato in una caratteristica esplosione di colori.

La Boqueria
E il vino?
Quanto al vino chiarito che la Spagna non raggiunge le eccellenze dei vicini francesi e di noi italiani, ma non può negarsi che vengano prodotti dei vini di tutto rispetto. La Catalogna, in particolare, racchiude ben dieci disciplinari “Doc” ciascuno dotato di peculiari caratteristiche. Tra queste denominazioni spicca il Cava, elaborazione spagnola del metodo classico “champenois”, di cui vengono prodotte ed esportate più di 200 milioni di bottiglie l’anno.
Molti conoscono la sangria una bevanda alcolica a base di vino, spezie, frutta, zucchero e limone originaria. In pochi sanno che se nel resto della spagna viene realizzata con vino rosso, in Catalogna vengono usati vini spumante o bianchi, la cosiddetta sangria de cava!
Su cosa vedere a Barcellona si potrebbero scrivere libri interi, noi vi suggeriamo di leggere il nostro articolo per scoprire l’itinerario per un weekend! Ci teniamo però a dirvi che non potete perdervi le opere di Antoni Gaudi, l’eclettico architetto che ha cambiato il volto della città contribuendo a renderla una delle mete più richieste dal turismo internazionale.

Park Guell
Barcellona non è solo Gaudi ma anche Picasso che qui è cresciuto artisticamente durante la sua giovinezza. Per questo vi segnaliamo il museo a lui dedicato e, tra i tanti altri musei della città, vi segnaliamo la Fundaciò Joan Mirò dov’è raccolta buona parte delle sue più grandi creazioni. Quest’ultimo si trova alle pendici di Montjuic per cui se vi rimane tempo salite con il bus o la funicolare fino alla vetta e dal castello fortezza potrete ammirare una splendida vista sul porto ed il centro città.

Tibidabo panorama Barcellona
Dove Mangiare a Barcellona
La Bombeta
Immaginate delle mega polpette di patate e carne con salsa piccante a parte: sono le bombas, la specialità della casa. Il localino si trova a Barcelloneta. Consigliatissimo.
Cal Pep
Storico bar di tapas dove potrete mangiare anche strepitose tortillas. Ideale per pranzo o per apericena.
Puertecillo Born
Per degustare il pesce fresco di cui vi parlavamo, dovete prenotare in questo locale! All’entrata, troverete la pescheria quindi non dovrete far altro che scegliere il pesce e attendere che venga cucinato. Il vero km0 nel quartiere del Born.
7 Portes
Ristorante elegante, storico luogo di ritrovo di artisti ed intellettuali nella Ciutat Vella fin dal 1836. Consigliato per degustare piatti tradizionali (come la paella) circondati da opere di Picasso, Miró o Tàpies!
Sosta golosa
Ve ne proponiamo due:
- una salata per la colazione di mezzogiorno che è il mitico bocadillo con tortilla de patatas da mangiare in uno dei mini bar della bouqueria accompagnato da un succo di frutta fresca,
- un’altra dolce per la fame “notturna” che sono i churros biscotti di pasta fritta coperti di zucchero o di crema di cacao tradizionalmente sorbiti con una cioccolata calda, vanno mangiati rigorosamente dai camioncini “street” sparsi per la città e diffidate dalle imitazioni.
Dove dormire a Barcellona
Noi abbiamo trovato un hotel perfetto dal punto di vista logistico e con un ottimo rapporto qualità prezzo. A metà Las Ramblas abbiamo imboccato una stradina laterale, Junta de Comerç, e al civico 8 abbiamo preso possesso della nostra stanza al Leonardo Hotel Barcelona Las Ramblas. Dicevo posizione perfetta perché è in pieno centro e ottimamente collegato con la metro, fermata Liceu. L’hotel ha delle stanze ampie e ristrutturate quindi lo consigliamo sicuramente.
La via sembra poco raccomandabile, soprattutto di sera, ma è un’impressione perché nessuno ci ha mai dato fastidio. All’angolo poi c’è un locale, il Mendizabal, quasi sempre aperto che assicura movimento di turisti e gente del posto.
Se amate l’adrenalina, fate un insolito tour di Barcellona dall’alto!
Articolo redatto da Fabio e Irene