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Diario di Viaggio: Fernando de Noronha, un concetto diverso di Brasile

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
baia do sancho brasile

Natura, mare, silenzio, Fernando de Noronha è pace pura. Un arcipelago paradisiaco che vive nelle acque cristalline del nord-est del Brasile, stato del Pernambuco. Niente pazza vita notturna, niente samba e perdizione, nessuno degli abusati luoghi comuni sul Brasile di cui tanti vanno alla disperata ricerca. A Noronha si respira all’unisono con la terra, si è suoi ospiti e in quanto tali bisogna rispettare le regole di questo regno.

Fernando de Noronha. Brasile

Fernando de Noronha è anche il nome dell’unica isola abitata delle 21 che compongono l’Arcipelago, un puzzle che si materializza a oltre 500 km dalla costa, all’interno di un Parco Marino protetto e ad accesso limitato.

Vederla è un sogno per gli stessi brasiliani. L’unico turismo mai esistito qui è sempre stato eco, controllato e sostenibile da ogni punto di vista: massimo rispetto per la riserva naturale e per la tranquillità e lo stile di vita dei pochi abitanti dell’isola.

Nel nord del Brasile c’è molto da vedere, soprattutto dal punto di vista naturalistico, e per di più agosto è un mese ideale per farlo; momento perfetto anche per Fernando de Noronha che in questo momento dell’anno è nella stagione secca, con mare calmo e acque trasparenti.

Abbiamo trascorso sull’isola 6 giorni e 5 notti. Se vi sembrano troppi è perché non immaginate il numero di spiagge mozzafiato che avrete a vostra disposizione, a quanto pare alcune tra le più belle del pianeta. Non posso che confermarlo!

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Fernando-de-Noronha-Baia-dos-Porcos-Brasil – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Le Spiagge di Fernando de Noronha

Partiamo dalle spiagge che si affacciano sul Mar de Dentro, le più numerose e adatte a lunghe giornate di relax: Praia do Cachorro, Praia do Meio, Praia da Conceição, quest’ultima riconoscibile dall’isolotto che le sta di fronte, ampia e animata nel pomeriggio.

Praia do Boldrò, con la sua piscina naturale, la deserta ed enorme Praia do Americano e l’ancora più grande Praia da Cacimba do Padre, con i due caratteristici scogli gemelli chiamati Dois Irmãos.

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Baia dos Porcos foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Proseguendo lungo la spiaggia, dopo aver scalato la punta rocciosa che ne chiude il confine, ecco aprirsi Praia dos Porcos, un vero incanto; l’area sabbiosa è decisamente più limitata ma il mare cristallino e puntellato di scogli è ideale per lo snorkeling.

Consiglio utile: può capitare che la quiete del mare venga all’improvviso interrotta da una breve ma violenta serie di onde, fate quindi attenzione alle rocce a riva, contro cui potreste essere catapultati (esperienza personale)!

Segnalo inoltre che non è consentito uscire in mare aperto da Baia do Sancho e dos Porcos per non disturbare delfini e tartarughe, dimenticate quindi di seguirli a nuoto quando vi capiterà di avvistarli.

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Baia do Sancho – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Baia do Sancho: il gioiello di Fernando di Noronha

Ma veniamo al vero e proprio gioiello di Fernando de Noronha, Baia do Sancho: il colpo di fulmine scatta dall’alto, quando si ammira lo spettacolo dal promontorio. Accedervi è un’avventura, una sorta di percorso di iniziazione che tiene alla larga i bambini e i meno sportivi.

Dopo una breve passeggiata e una serie di gradini vi toccherà letteralmente discendere in un’alta fenditura nella roccia, aggrappandovi con cura ad una scaletta di ferro; questa discesa all’Indiana Jones verrà ripagata da un paesaggio mozzafiato una volta messo piede sulla spiaggia.

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Baia do Sancho – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Portate con voi acqua e cibo perché qui non troverete assolutamente nulla, assicuratevi inoltre di avere degli zainetti ben richiudibili a prova di lucertole-ninja, proveranno ad infilarsi ovunque.

Consigli per chi vuole fare Snorkeling, Immersioni o Golfinhos

Se voleste dedicarvi allo snorkeling o a golfinhos –delfini– e tortugas, le spiagge più indicate sono situate sul versante opposto, affacciate sul Mar de Fora: Baio do Sueste, Praia da Atalaia e Baia do Leão; quest’ultima è il luogo prescelto dalle tartarughe per la deposta delle uova.

Per attività di avvistamento e tutela delle specie animali rivolgetevi sempre agli addetti presenti sull’isola, sono disponibili escursioni di ogni tipo e prezzo, l’importante è non agire mai in autonomia per non rischiare di compromettere il delicato equilibrio dell’ecosistema noronhense.

Per approfondire l’argomento o far felici i vostri bambini, sull’Isola ha sede il Centro Museu da Tartaruga Marinha del Projeito Tamar, impegnato nella tutela di questa specie.

Ampia scelta anche per quanto riguarda snorkeling e immersioni, Noronha ha una fauna marina ricca e variata nonché fondali sfaccettati e di diverse profondità in grado di soddisfare sia i principianti che i più esperti.

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Praia do Leao – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Mangiare a Fernando de Noronha

Il nostro arrivo a Noronha è stato celebrato con caipirinhas –errore fatale!– e un lauto pranzo. Se mangiare a Noronha non rappresenta un problema – carne e pesce sono onnipresenti – figuriamoci gustarsi il classico cocktail nazionale preparato ad hoc.

Riso e fagioli sono immancabili, ma troverete anche tanta e buonissima mandioca frita, bolinhos de tubalhau –sì, squalo–, peixe na folha da bananeira e altri piatti dal sapore locale.

Numerosi anche i bar dove sedersi per un batido de fruta o un energetico acai, da cui io sono dipendente.

L’isola offre diversi punti di ristorazione, da quello più chic al locale spartano tra gli alberi, sino alla pizzeria per i “wannabe-italian-forever“.

Per chi vuole mescolarsi alla gente del posto e spendere un quarto del normale, è possibile provare uno dei lanchonete self-service dove gli isolani mangiano abitualmente.

Noi ovviamente non abbiamo perso questa ghiotta occasione e così per una sera abbiamo pasteggiato con tanto di vassoio tra i Noronhenses attentissimi a una sorta di Bingo trasmesso in tv. Costo 7 euro e tutto ottimo, forse non il massimo dell’audacia!

Come anticipato, le notti di Noronha non regalano forti emozioni ma non scoraggiatevi perché avrete ottime probabilità di addormentarvi entro le 22! Il mix letale di fuso orario e sole-mare-escursioni non va infatti sottovalutato.

Se proprio voleste provarci, il locale più animato è il Bar do Cachorro dove è possibile cenare, bere qualcosa e ascoltare del buon Forró live. Il Forró è il ritmo e la danza tipico del nord-est brasiliano, largamente ascoltato e amato dalla gente; potrebbe risultarvi vagamente ripetitivo dopo un po’… ma come ogni cosa va provata!

Il Bar do Cachorro, che si affaccia sull’omonima spiaggia, conserva nei nostri ricordi un posto speciale per la disorganizzazione dei ragazzi impegnati a servire ai tavoli e per il numero di volte che l’ordinazione è stata sbagliata; una situazione tanto surreale da essere diventata esilarante. Al di là di questo, il locale regala tanta allegria e un’atmosfera molto vivace, sicuramente la più animata sull’isola.

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Forte de Sao Pedro do Boldro – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Cosa vedere a Fernando de Noronha

Un momento magico della giornata a Noronha è il tramonto, quando decine di persone si danno appuntamento per assistere al meraviglioso por do sol. Uno dei punti d’incontro più quotati è il Forte São Pedro do Boldró, che offre una vista spettacolare ed un bar ben attrezzato per l’aperitivo.

I forti, come anche l’Iglesia de Nossa Senhora dos Remédios, testimoniano l’antica appartenenza dell’isola alla Corona Portoghese; numerose agenzie organizzano la Caminhada Histórica ma è possibile compiere questo percorso culturale in maniera autonoma, partendo da quello che sin dall’antichità era considerato il centro dell’isola, Vila dos Remédios.

Dall’Ufficio delle Poste raggiungete Praça d’Armas, con il Palácio do Governador e l’antica scuola, oggi Banco Real. Ecco anche l’Iglesia della Patrona che si affaccia su Praça do Cruzeiro, utilizzata come cinema all’aperto per i soldati durante la Seconda Guerra Mondiale; nei pressi sorge anche il Memorial Noronhense, un piccolo museo utile ad illustrare le diverse fasi della storia dell’isola che, pensate un po’, prima di divenire il paradiso dell’ecoturismo, è stata una colonia penale ed una base militare.

Proseguite salendo sino alla Fortaleza de Nossa Senhora dos Remédios, costruita nel XVIII sec. dai portoghesi su una precedente fortificazione olandese. Infine, a mio avviso merita una visita e qualche fotografia la Capela de São Pedro dos Pescadores che, nella sua estrema semplicità, appare bellissima; piccola e bianca, priva di decorazioni se non l’oceano che le fa da sfondo, ti rimane nel cuore.

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Morro do Pico – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Il mio invito è quello di girare tutta l’isola, ammirarne ogni lato, il Morro do Pico, le rocce, la vegetazione; quanto più vi sposterete tanto più vi accorgerete che il suo profilo muta a seconda del punto di osservazione. La natura regna sovrana e i paesaggi si accendono di colori emozionanti.

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Morro do Pico – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

Ma veniamo ad un punto cruciale, come muoversi sull’isola?

Come spostarsi sull’isola di Noronha

L’arcipelago altro non è che l’affiorare di una catena montuosa di origine vulcanica e pertanto non è consigliabile fare affidamento solo sulle proprie gambe e sui rari bus.

Si tratta di 18 km quadrati di salite e discese, rocce e foresta, per cui avrete assolutamente bisogno di un buggy! Il buggy diverrà il vostro più fedele amico nonché fonte di grande divertimento, ma rispettate sempre il limite di velocità e guidatelo con estrema prudenza perché questo mezzo è tutt’altro che sicuro e le strade dell’isola non sempre agevoli.

Se dobbiamo dirla tutta i buggy sono anche inquinanti e cari, per cui auspichiamo che presto venga adottata una soluzione alternativa per garantire la mobilità sull’isola.

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Pousada – foto | Giulia Bruno tutti i diritti sono riservati

 

Dove dormire a Noronha e prezzi

Prezzi: Noronha non è economica, come spesso accade quando parliamo di isole difficilmente raggiungibili, occorre quindi pianificare con attenzione il soggiorno.

D’altra parte l’isola offre alloggi di ogni tipo, classificati in base a un numero di golfinhos, dall’ostello alla Pousada extra lusso, e altrettante alternative per mangiare. Noi abbiamo soggiornato presso la Pousada Pedras Secas, allora ancora non completata ma non per questo meno accogliente.

Molto curata e pulita, confortevole e immersa nella pace assoluta, tariffa comprensiva di colazione abbondante, ricca di frutta fresca e dolci fatti in casa. Il gestore della Pousada, estremamente cordiale e disponibile,  ci ha parlato a lungo dell’isola e della sua attività, fornendoci utili consigli.

Per garantire la tutela della Riserva Naturale, l’Isola ospita un numero massimo di 700 visitatori per giorno. Quando ho viaggiato qui, nel 2010, questo limite era ancora più ristretto, così come erano inferiori i passaggi consentiti alle navi da crociera.

Nonostante dal 2001 Noronha sia Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, sembra che ultimamente le cose siano leggermente cambiate, e nella direzione sbagliata; auguriamoci che il buon senso prevalga sull’effimero ritorno economico e che l’isola rimanga intatta e incantata come l’ho conosciuta.

Taxa de Preservação Ambiental: per poter soggiornare a Noronha è necessario pagare una tassa, il cui ammontare varia a seconda della durata del soggiorno; è possibile effettuare il pagamento online su http://www.noronha.pe.gov.br/. Non dimenticate di portare con voi la ricevuta.

Come arrivare a Fernando de Noronha dal Brasile

Come arrivare: i voli per Fernando partono da Recife e Natal, con un piccolo aeroplano che speriamo non diventi mai un grande aeroplano. Noi abbiamo viaggiato con Trip ma la tratta da Recife è operata anche da Gol.

Non mi resta che augurarvi di realizzare questo sogno!

Articolo redatto da Giulia Bruno

5 commenti

Pasquale Orza 22 Maggio 2023 - 9:21

Bellissimo servizio , molto informativo

Rispondi
Monica Nardella 23 Giugno 2023 - 16:51

Grazie mille! ^^

Rispondi
Marco 6 Marzo 2020 - 12:58

Bel servizio, interessante e con tutto quello che può essere utile. Non c’entra, ma rilevo e come sempre mi fa un po’ arrabbiare leggere nei commenti “Brazil”, scrivendo del Brasile. Se si vuole scriverlo alla brasiliana, allora è Brasil e non Brazil

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Valerio ed Edra 28 Luglio 2019 - 10:58

Ciao, leggiamo con interesse i tuoi consigli e racconto su Fernando in Brazil. Saremo la a breve, tempo di chiudere le ultime faccende di lavoro e partire finalmente.
Condividiamo la passione per viaggi e posti insoliti, e curiosamente anche noi abbiamo un blog di viaggi, lo riporto sotto nello spazio dedicato.

Grazie per i consigli e in bocca al lupo per le prossime avventure in giro per il mondo

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Monica Nardella 18 Gennaio 2020 - 23:17

In bocca al lupo anche a voi ragazzi!

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