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Diario di Viaggio: minicrociera Savona – Barcellona – Marsiglia

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
Palacrociere Savona

Siamo tornati dal #CostaBlogTour con un entusiasmo difficile da descrivere a parole: è stata un’esperienza incredibilmente varia dal punto di vista della scoperta, delle sorprese, delle coccole e, soprattutto, del calore umano e della sinergia che si sono creati una volta a bordo! Pronti? Salpate con noi!

Siamo partiti alla volta di Savona (porto di partenza della minivacanza “Blu Lavanda” del 16 giugno) venerdì sera. Abbiamo scelto di seguire l’itinerario Roma-Firenze-Pisa-Genova per sfruttare al massimo il percorso autostradale.

Scelta felice, sia perché ci ha permesso di fare un paio di soste in autogrill in piena notte sia perché abbiamo potuto mantenere una buona velocità di crociera lungo i 550 km complessivi.

Siamo arrivati all’NH Savona Darsena alle 4 del mattino eppure abbiamo trovato un’accoglienza impeccabile e molto solerte! Se doveste organizzare una partenza in nave da Savona e si rendesse indispensabile una notte in città, ci sentiamo davvero di consigliarlo a tutti: se l’appartenenza alla catena NH assicura design, pulizia e comfort, in questo specifico caso, il plus è senza dubbio la collocazione strategica fronte darsena!

Dopo una manciata di ore di sonno, ci siamo svegliati e come vi abbiamo già anticipato, la vista dalla finestra è stata questa

Savona Darsena

Darsena di Savona

L’idea di essere a poche ore dalla partenza ci ha dato la giusta sferzata di energia per scrollarci di dosso la stanchezza e scendere a fare colazione: la vetrata lungo tutta la facciata dell’hotel ci ha permesso di sorseggiare il nostro cappuccino assistendo al via vai di persone che, con il trolley al seguito, si avvicinava alla Costa Atlantica. Che bello!

Lautamente rifocillati, abbiamo raccolto le nostre cose e abbiamo spostato l’auto nel parcheggio della Costa al Palacrociere (30 euro dal 16 al 19 giugno, compreso servizio di facchinaggio bagagli da e verso la nave.

Dovrete lasciare le chiavi in custodia direttamente al parcheggio e presentare la ricevuta di pagamento per la restituzione delle chiavi – e il recupero della macchina – al desk situato sulla vostra sinistra quando scenderete dalla nave).

Alle 11.30 circa abbiamo incontrato il gruppo di blogger partecipanti al #CostaBlogTour (Anna Luisa e Fabio di Assaggi di Viaggio, Chiara e Cosimo di Turisti a ogni costo, Irene di Via che si va, Laura di The old now, Demetra di Pig Chic e Sara di Dissapore) e gli organizzatori Federico di Costa Crociere e il team di Ambito5, Monica, Arianna e Massimiliano. Abbiamo capito subito che si sarebbe creata una bella compagnia e quindi l’entusiasmo è salito alle stelle!

Nel briefing ci hanno spiegato un po’ come si sarebbe svolto il check in e il programma della prima serata.

Apriamo parentesi (utilissima): nonostante persino le compagnie aeree più severe accettino la carta di identità valida per l’espatrio prorogata per ulteriori 5 anni con semplice timbro sul retro, le compagnie crocieristiche NON accettano questo documento per una precisa disposizione della Polizia di Frontiera.

Pertanto, o vi assicurate di essere in possesso di passaporto con validità residua richiesta dal paese in cui siete diretti (di solito sono 6 mesi) oppure vi attivate per sostituire la carta con un nuovo documento (non vengono neppure accettate le carte di identità elettroniche con l’attestato cartaceo di proroga di validità).

I nostri bagagli a mano sono stati controllati da un metal detector (come se stessimo per imbarcarci su un aereo) e quando finalmente siamo saliti a bordo a stento abbiamo tenuto le bocche chiuse di fronte alla Costa Atlantica in tutta la sua mole, i suoi colori, le sue luci e l’eccitazione palpabile degli altri passeggeri!

Abbiamo pranzato tutti insieme al Ristorante Tiziano e dopo aver gustato le delizie proposte dallo chef, ci siamo avviati in cabina.

Contrariamente al mio timore, districarsi tra i ponti, prua e poppa, destra e sinistra (mi perdonino i marinai, ma proprio la terminologia nautica non mi entra in testa!) non è stato difficile e quando siamo arrivati in cabina (a proposito, complimenti al servizio facchinaggio, i nostri bagagli ci attendevano già di fronte alla porta) abbiamo trovato un ambiente spazioso e luminoso, dei messaggi con il benvenuto del comandante con il programma della serata e un delizioso balconcino che è stato luogo di piacevoli chiacchierate notturne in tutti e tre i giorni di crociera!

Alle 17 circa la nave è salpata alla volta di Barcellona (arrivo previsto alle 14 dell’indomani) e finalmente ci siamo resi conto che l’avventura aveva davvero spiegato le vele…ehm… i motori!

Il tempo pre-cena è volato, complici forse anche l’esercitazione di emergenza obbligatoria per tutti gli ospiti – che ci ha tenuti occupati per una mezz’ora – e la registrazione della carta di credito.

A bordo non si usano contanti: all’arrivo in cabina si trova una card (di varie tipologie, dalla “base” fino a una Gold Pearl per i fedelissimi!) a cui va collegata una carta sulla quale verranno addebitati tutti i pagamenti effettuati durante il soggiorno (operazione semplicissima da effettuare al servizio clienti). In alternativa, si deve depositare una somma cash che verrà restituita al momento dello sbarco, detratte eventuali spese.

crociera

A cena abbiamo potuto approfondire un po’ la conoscenza degli altri blogger, scambiandoci le prime impressioni (tutte favorevoli, neanche a dirlo!),  raccontandoci le nostre esperienze e soprattutto le nostre aspettative su questo viaggio.Prima di andare a dormire, abbiamo curiosato tra i saloni della Costa Atlantica, confermando ciò che sospettavamo: qui sopra, non ci si annoia mai! Tra i bar, la discoteca, il teatro, il casinò, i negozi di “Via della Spiga”, la biblioteca, la palestra, il Centro Benessere ce n’è davvero per tutti i gusti e le esigenze!

ascensori nave da crociera

Cullati da un mare calmissimo, con una luna che rischiarava il viaggio, ci siamo lasciati abbracciare da morfeo…

Domenica 17 giugno

Ci siamo svegliati presto perché il nostro programma prevedeva un intrigante tour della nave “dietro le quinte” a partire dalle 9 ma non volevamo dedicare poco tempo alla nostra prima colazione a bordo! Ci siamo diretti al ponte 9 e con il mare sconfinato dentro alle ampie finestre, abbiamo cominciato la giornata con un lauto banchetto a buffet!

Chi di voi non si è mai chiesto cosa si celi dietro il luccichio delle luci di una nave da crociera, alzi la mano e salti questo pezzo, perché non lo merita!

Io che invece sono notoriamente curiosa, ho trovato questo percorso davvero esaltante! Siamo partiti dalla “testa”, dal ponte di comando, fino a scendere nelle viscere della Costa Atlantica (saltando purtroppo la visita del “cuore”, la sala macchine).

In una cucina che serve tre pasti al giorno a più di 2000 persone, immaginavo di assistere a scene di agitazione o di sentire ordini urlati tra un piano di lavoro e l’altro, invece ogni cuoco attendeva silenziosamente alle proprie mansioni, senza trasmettere il minimo accenno di confusione!

Prima di restare incantata di fronte a una enorme torta al cioccolato che nasceva da mani sapienti, ci siamo spostati verso la cambusa, la lavanderia, il teatro scoprendo un mondo che brulica di attività a pieno regime, un meccanismo ben oliato in cui ogni anello svolge il suo compito con competenza ma senza alcuna frenesia.

Colgo qui l’occasione per ringraziare tutti i responsabili dei vari settori che ci hanno dedicato il loro tempo per rispondere alle nostre domande, soddisfacendo ogni curiosità ci balenasse per la mente: dopo un paio d’ore, la Costa Atlantica non aveva (quasi) più segreti!

Abbiamo pranzato e ci siamo preparati all’escursione di Barcellona! Siamo scesi dalla nave alle 14 circa (a proposito, tenete sempre al sicuro la vostra Costa Card, perché sarà indispensabile per scendere e per risalire!) diretti a Park Guell con la nostra guida, William, che durante il viaggio in navetta ci ha raccontato tanti aneddoti curiosi sulla città.

#CostaBlogTour

Noi avevamo già visto Barcellona (leggete il nostro diario di viaggio completo) quindi il tour ci ha permesso di rinfrescare un po’ la memoria: dopo Park Guell abbiamo visitato Santa Maria del Mar e la Cattedrale, con tre chicche che non dovreste perdere.

La prima, una scultura di Josep Maria Subirachs (lo stesso artista che ha realizzato anche la Passion Façade della Sagrada Familia) che arricchisce la facciata del nuovo edificio dell’Ajuntament di Barcellona (Carrer de la Font de Sant Miquel): tra i vari soggetti scolpiti, c’è un viso abbastanza inquietante.

Se camminate da sinistra verso destra guardandolo negli occhi, senza mai staccare lo sguardo, avrete la sensazione che vi stia fissando a sua volta…
#CostaBlogTour

La seconda: le 4 colonne romane (Calle Paradis 10, dietro la Cattedrale, ingresso gratuito) che costituiscono le ultime rovine di un tempio dedicato ad Augusto, situate in un cortile interno tutto colorato di verde.

#CostaBlogTour
La terza: avete mai sentito parlare del caganer? Si trova in molte vetrine della città. Si tratta di una statuina fokloristica  in abito tradizionale catalano raffigurante un uomo “que fa les seves necessitats”.

Inserire la statuina nel presepe pare contribuisca a portare fortuna in famiglia.

Da qualche anno, il caganer ha preso le sembianze di volti noti della politica (un ventaglio di “facce” che potremmo trovare anche nel ricco repertorio di San Gregorio Armeno a Napoli).

Se volete che il vostro presepe sia davvero “global”, acquistate un caganer e posizionatelo dietro qualche cespuglio!

#CostaBlogTour

A chiudere il tour, una piacevolissima e gustosa tappa da Sagardi, per assaggiare sfiziosissime tapas che avevamo già avuto modo di apprezzare a Valencia.

Sul bancone ve ne sono decine di ogni gusto e foggia: ogni tapa è infilzata da uno stuzzicadenti che dovrete lasciare nel piatto perché alla cassa, per ciascun bastoncino, pagherete 1,80€. Non imbrogliate, non vi farebbe onore!

#CostaBlogTour

Finito il tour, siamo tornati in nave: ci sarebbe piaciuto tantissimo restare (la notte di Barcellona è magica!), ma la nave sarebbe salpata per Marsiglia alle 20 e gli orari di rientro sono tassativi (se fate parte di un’escursione organizzata dalla Costa, qualora vi capitasse un contrattempo, sareste comunque “riprotetti”, garanzia non prevista invece per i tour privati.

Impossibile non trovare un’escursione che faccia per voi, pensate che sommando quelle studiate per tutte le crociere, se ne contano circa 2000!).

In cabina abbiamo trovato ad attenderci il programma della serata e tutte le informazioni per la visita “provenzale” dell’indomani. Siccome saremmo dovuti scendere a terra alle 8 in punto (destinazione Aix en Provence e Avignone), abbiamo voluto sperimentare la colazione in cabina (costo 5€ a persona)…

Lunedì 18 giugno.

Alle 7 in punto, una discreto “toc toc” ci ha annunciato la colazione: iniziare la giornata con un vassoio ricolmo di leccornie adagiato sul letto e con il mare in sottofondo è davvero emozionante!

Sul pullman diretto ad Aix en Provence (leggete il diario di viaggio completo) abbiamo conosciuto la guida che avrebbe deliziato con le sue chicche la nostra passeggiata.

Carmelo ci ha condotti nella Cattedrale di San Salvatore (con l’antichissimo fonte battesimale e il trittico di Nicolas Froment), ci ha fatto scoprire il bellissimo Corso Mirabeau passando per il Passage Agard, ha sottolineato  l’impressionante numero di fontane sparse per la città (circa 200!) e ci ha fatto sentire la presenza di Cezanne (che qui è nato) in ogni angolo! Quando ci ha lasciato esplorare la città da soli, ci siamo immersi nelle atmosfere provenzali di Aix en Provence, curiosando nel mercatino ortofrutticolo, ammirando i balconcini fioriti, acquistando sacchettini di lavanda e assaggiando la più fine pasticceria nei negozi come La Cure Gourmande.

#CostaBlogTour

Assolutamente imperdibile il caffè da Book in Bar: un cafè tappezzato di libri dal pavimento al soffitto, dove potrete sorseggiare il vostro espresso in una silenziosa atmosfera british! All’interno abbiamo spiato due signore comodamente sedute al tavolino che leggevano rapite il proprio libro. E se un caffè italiano in un bar inglese non vi sembra già abbastanza, aggiungete il profumo dei mazzolini di fiori freschi sparsi qua e là e troverete anche un che di provenzale in questo delizioso localino!

#CostaBlogTour

Per pranzo abbiamo fatto una sosta a “La Bastide du Cours” un ristorantino proprio sul Corso Mirabeau: provate la creme brule!

Ci siamo rimessi in viaggio alla volta di Avignone e durante il viaggio Carmelo ci ha anticipato qualche dettaglio storico sul Palazzo dei Papi (tra i più grandi edifici gotici medievali d’Europa), sullo scisma che ha segnato un periodo buio per la chiesa cattolica e sui resti del Ponte di Saint-Bénezet(la leggenda vuole che un umile pastore avesse sognato di doverlo costruire per volontà divina e che venne preso in considerazione dal re solo dopo che ebbe spostato un masso pesantissimo).

Lungo la stradina che si inerpica verso il Palazzo dei Papi si trovano deliziosi negozietti dove potrete fare incetta di saponi profumati, pout pourri, stoffe e prodotti locali biologici.

#CostaBlogTour

Il Palazzo, di vicolo in vicolo, vi si presenterà in tutta la sua mole all’improvviso, subito dopo una curva: a noi ha impressionato il fatto che molta parte della struttura interna sia stata pesantemente danneggiata dalle forze rivoluzionarie (nel 1789) e da quelle anticlericali della Terza Repubblica.

Nonostante sia costantemente sotto restauro, il Palazzo ha perduto la maggior parte degli affreschi e della pavimentazione originale.

La guida ci ha mostrato la cucina, con la stanza a imbuto dal soffitto alto una sessantina di metri dove si arrostivano le carni: spero che non sia la stessa dove (ho letto da qualche parte) gli inquisitori bruciavano i presunti eretici facendo loro indossare camicie impregnate di zolfo…

Terminato il tour del Palazzo, siamo tornati alla navetta che in un’oretta ci ha ricondotti alla nave, pronta di nuovo a salpare (ahinoi) alla volta di Savona.

L’unico dettaglio che ha allietato la mestizia di questo pensiero è stato l’intenso programmino serale: un aperitivo in compagnia del Comandante Longo, un’esclusiva Cena di Gala nel Ristorante Club, il musical di cui avevamo sbirciato le prove il giorno prima e quattro salti in discoteca!

La sera, quando si sono spente a una a una le luci del bar Florian, del Ristorante, del teatro e della discoteca e a rischiarare il balconcino della nostra cabina c’era solo la luna riflessa sul mare ci siamo resi conto che la nostra avventura era davvero finita.

I saluti del mattino, al porto di Savona, già sapevano di malinconia e, forse per ricacciare la lacrimuccia, nello scambiarci baci e abbracci abbiamo deciso che ci rivedremo presto, magari a metà strada. Speriamo non resti una promessa… da marinaio!

8 commenti

Adriano Maini 24 Giugno 2012 - 17:33

Già da sole le colonne romane valgono il viaggio! Se, poi, si aggiungono simpatici bloggers…

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Stefanodav 24 Giugno 2012 - 14:47

Neanche a dirlo splendido diario di viaggio.

Un abbraccio
Stefano

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Tiziana Bergantin 23 Giugno 2012 - 6:55

La visita al “dietro le quinte” della nave dev’essere una bella esperienza. Poi Barcellona, mi hai suggerito cose che non avevo visto, e poi Aix en Provence con i suoi profumi. Senza dubbio un tour molto ricco di emozioni. Ti avrà lasciato molto, credo.

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Andrea 22 Giugno 2012 - 14:43

finalmente un post bello lungo da gustarsi fino alla fine!! Complimenti ancora per la bella opportunità che ti è stata meritatamente offerta! 🙂

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Adriana Riccomagno 22 Giugno 2012 - 8:54

Ho già voglia di rifare una crociera!
Io avevo fatto tanti anni fa con la Costa Savona, Cannes, Barcellona, Tunisi, Palermo, Civitavecchia.

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Paòlo 22 Giugno 2012 - 8:51

Non ho mai fatto crociere, potrei anche provarla una volta: a giudicare da quel che mi dici, non sembra noiosa come cosa, anzi.

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Tomaso 22 Giugno 2012 - 8:29

Come sono belle queste crociere, sono veramente da sogno, quello non me lo nega nessuno.Tomaso

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NKW 22 Giugno 2012 - 7:57

Ho fatto anche io una crociera ben 9 anni fa. Che spettacolo. Mi conquistò sopratutto l’idea di arrivare in una città e scendere armato solo di marsupio e macchina fotografica, senza zaini, borse e borsoni. In 10 giorni vedi un sacco di bei posti, mangi come un lupo.
Una volta sceso ricordo che facevo più fatica a dormire senza il dondolio del mare.

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