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Diario di Viaggio: minicrociera Savona – Barcellona – Marsiglia

Palacrociere Savona

Siamo tornati dalla minicrociera Mediterraneo con Costa Crociere e l’entusiasmo è difficile da descrivere a parole!

È stata un’esperienza incredibilmente varia dal punto di vista della scoperta, delle sorprese, delle coccole e, soprattutto, del calore umano e della sinergia che si sono creati una volta a bordo! Pronti? Salpate con noi!

La notte prima della partenza abbiamo alloggiato a Savona, porto di partenza della minicrociera Mediterraneo di Costa Crociere.

La scelta è caduta sul comodo NH Savona Darsena: se l’appartenenza alla catena NH assicura design, pulizia e comfort, in questo specifico caso, il plus è senza dubbio la collocazione strategica fronte darsena! Per dire, al mattino, ci siamo svegliati con questa vista!

nh savona darsena

Panorama sulla darsena di Savona dall’hotel

Dopo una lauta colazione, abbiamo spostato l’auto nel parcheggio della Costa al Palacrociere (30 euro compreso servizio di facchinaggio bagagli da e verso la nave). Dovrete lasciare le chiavi in custodia direttamente al parcheggio e presentare la ricevuta di pagamento per la restituzione delle chiavi – e il recupero della macchina.

Il check in si è svolto come se stessimo imbarcandoci su un aereo: abbiamo presentato i documenti e i nostri bagagli a mano sono stati controllati da un metal detector.

Contrariamente al mio timore, districarsi tra i ponti, prua e poppa, destra e sinistra (mi perdonino i marinai, ma proprio la terminologia nautica non mi entra in testa!) non è stato difficile!

Quando siamo arrivati in cabina (a proposito, complimenti al servizio facchinaggio, i nostri bagagli ci attendevano già di fronte alla porta) abbiamo trovato un ambiente spazioso e luminoso, un messaggio di benvenuto del comandante con il programma della serata e un delizioso balconcino che è stato luogo di piacevoli chiacchierate notturne in tutti e tre i giorni di crociera!

Alle 17 circa la nave è salpata alla volta di Barcellona (arrivo previsto alle 14 dell’indomani) e finalmente ci siamo resi conto che l’avventura aveva davvero spiegato le vele…ehm… i motori!

Il tempo pre-cena è volato, complici forse anche l’esercitazione di emergenza obbligatoria per tutti gli ospiti – che ci ha tenuti occupati per una mezz’ora – e la registrazione della carta di credito. A bordo non si usano contanti.

All’arrivo in cabina si trova una card (di varie tipologie, dalla “base” fino a una Gold Pearl per i fedelissimi!) a cui va collegata una carta sulla quale verranno addebitati tutti i pagamenti effettuati durante il soggiorno (operazione semplicissima da effettuare al servizio clienti). In alternativa, si deve depositare una somma cash che verrà restituita al momento dello sbarco, detratte eventuali spese.

crociera

Prima di andare a dormire, abbiamo curiosato tra i saloni della Costa Atlantica, confermando ciò che sospettavamo: a bordo non ci si annoia mai! Tra i bar, la discoteca, il teatro, il casinò, i negozi di “Via della Spiga”, la biblioteca, la palestra, il Centro Benessere ce n’è davvero per tutti i gusti e le esigenze!

Ascensori panoramici Costa Atlantica

Ascensori panoramici a bordo della Costa

Cullati da un mare calmissimo, con una luna che rischiarava il viaggio, ci siamo lasciati abbracciare da morfeo…

L’indomani ci siamo svegliati presto perché il nostro programma prevedeva un intrigante tour della nave “dietro le quinte” a partire dalle 9 ma non volevamo dedicare poco tempo alla nostra prima colazione a bordo! Ci siamo diretti al ponte 9 e, con il mare sconfinato dentro alle ampie finestre, abbiamo cominciato la giornata con un lauto banchetto a buffet!

Chi di voi non si è mai chiesto cosa si celi dietro il luccichio delle luci di una nave da crociera, alzi la mano e salti questo pezzo, perché non lo merita!

Io che invece sono notoriamente curiosa, ho trovato questo percorso davvero esaltante! Siamo partiti dalla “testa”, dal ponte di comando, fino a scendere nelle viscere della Costa Atlantica (saltando purtroppo la visita del “cuore”, la sala macchine).

In una cucina che serve tre pasti al giorno a più di 2000 persone, immaginavo di assistere a scene di agitazione o di sentire ordini urlati tra un piano di lavoro e l’altro, invece ogni cuoco attendeva silenziosamente alle proprie mansioni, senza trasmettere il minimo accenno di confusione!

Prima di restare incantata di fronte a una enorme torta al cioccolato che nasceva da mani sapienti, ci siamo spostati verso la cambusa, la lavanderia, il teatro scoprendo un mondo che brulica di attività a pieno regime, un meccanismo ben oliato in cui ogni anello svolge il suo compito con competenza ma senza alcuna frenesia.

Colgo qui l’occasione per ringraziare tutti i responsabili dei vari settori che ci hanno dedicato il loro tempo per rispondere alle nostre domande, soddisfacendo ogni curiosità ci balenasse per la mente: dopo un paio d’ore, la Costa Atlantica non aveva (quasi) più segreti!

Prima tappa Minicrociera Mediterraneo con Costa: Barcellona

Siamo scesi dalla nave alle 14 circa diretti a Park Guell con la nostra guida, William che, durante il viaggio in navetta, ci ha raccontato tanti aneddoti curiosi sulla città.

Park Guell Barcellona

Park Guell Barcellona

Noi avevamo già visto la città catalana (leggete cosa vedere a Barcellona) ma il tour ci ha permesso di rinfrescare un po’ la memoria.

Dopo Park Guell abbiamo visitato Santa Maria del Mar e la Cattedrale, con tre chicche che non dovreste perdere.

La prima, una , lo stesso artista che ha realizzato anche la Passion Façade della Sagrada Familia. La scutura arricchisce la facciata del nuovo edificio dell’Ajuntament di Barcellona in Carrer de la Font de Sant Miquel. Tra i vari soggetti scolpiti, c’è un viso abbastanza inquietante. Se camminate da sinistra verso destra guardandolo negli occhi, senza mai staccare lo sguardo, avrete la sensazione che vi stia fissando a sua volta…

Scultura Subirachs Barcellona

La scultura di Subirachs

La seconda, le quattro colonne romane in Calle Paradis 10, dietro la Cattedrale (ingresso gratuito). Questo sito conserva le ultime rovine di un tempio dedicato ad Augusto, situate in un cortile interno tutto colorato di verde.

Columnes Romanes Barcellona

Columnes Romanes

La terza chicca: avete mai sentito parlare del caganer? Si trova in molte vetrine della città. Si tratta di una statuina fokloristica  in abito tradizionale catalano raffigurante un uomo “que fa les seves necessitats”. Inserire la statuina nel presepe pare contribuisca a portare fortuna in famiglia.Da qualche anno, il caganer ha preso le sembianze di volti noti della politica (un ventaglio di “facce” che potremmo trovare anche nel ricco repertorio di San Gregorio Armeno a Napoli).Se volete che il vostro presepe sia davvero “global”, acquistate un caganer e posizionatelo dietro qualche cespuglio!

Caganer Barcellona

I famigerati caganer

A chiudere il tour, una piacevolissima e gustosa tappa da Sagardi, per assaggiare sfiziosissime tapas che avevamo già avuto modo di apprezzare a Valencia.

Sul bancone ve ne sono decine di ogni gusto e foggia: ogni tapa è infilzata da uno stuzzicadenti che dovrete lasciare nel piatto perché alla cassa, per ciascun bastoncino, pagherete 1,80€. Non imbrogliate, non vi farebbe onore!

Tapas Sagardi

le tapas di Sagardi

Finito il tour, siamo tornati in nave: ci sarebbe piaciuto tantissimo restare (la notte di Barcellona è magica!) ma la nave sarebbe salpata per Marsiglia alle 20 e gli orari di rientro sono tassativi.

In cabina abbiamo trovato ad attenderci il programma della serata e tutte le informazioni per la visita “provenzale” dell’indomani. Siccome saremmo dovuti scendere a terra alle 8 in punto (destinazione Aix en Provence e Avignone), abbiamo voluto sperimentare la colazione in cabina (costo 5€ a persona)

Alle 7 in punto, una discreto “toc toc” ci ha annunciato la colazione: iniziare la giornata con un vassoio ricolmo di leccornie adagiato sul letto e con il mare in sottofondo è davvero emozionante!

Seconda tappa: Aix-en-Provence e Avignone

Il secondo giorno della minicrociera Mediterraneo ci ha fatto scoprire Aix en Provence.

La guida ci ha condotti nella Cattedrale di San Salvatore con l’antichissimo fonte battesimale e il trittico di Nicolas Froment; ci ha fatto passeggiare per il bellissimo Corso Mirabeau attraversanto il Passage Agard e ha sottolineato l’impressionante numero di fontane sparse per la città (circa 200!).

Carmelo è stato anche bravissimo a farci sentire la presenza di Cezanne (che qui è nato) in ogni angolo!

Quando ci ha lasciato esplorare la città da soli, ci siamo immersi nelle atmosfere provenzali di Aix en Provence, curiosando nel mercatino ortofrutticolo, ammirando i balconcini fioriti, acquistando sacchettini di lavanda e assaggiando la più fine pasticceria nei negozi come La Cure Gourmande.

La Cure Gourmande Aix en provence

La Cure Gourmande

Assolutamente imperdibile il caffè da Book in Bar.

In questo cafè tappezzato di libri dal pavimento al soffitto potrete sorseggiare il vostro espresso in una silenziosa atmosfera british! All’interno abbiamo spiato due signore comodamente sedute al tavolino che leggevano rapite il proprio libro. E se un caffè italiano in un bar inglese non vi sembra già abbastanza, aggiungete il profumo dei mazzolini di fiori freschi sparsi qua e là e troverete anche un che di provenzale in questo delizioso localino!

Book in Bar sala lettura Aix en Provence

Book in Bar sala lettura Aix en Provence

Per approfondimenti, leggete Aix-en-Provence in un giorno.

Sulla navetta diretta ad Avignone Carmelo ci ha anticipato qualche dettaglio storico sul Palazzo dei Papi (tra i più grandi edifici gotici medievali d’Europa) e sullo scisma che ha segnato un periodo buio per la chiesa cattolica. Nel racconto mi ha particolarmente colpita la storia del Ponte di Saint-Bénezet. Leggenda vuole infatti che un umile pastore avesse sognato di doverlo costruire per volontà divina e che venne preso in considerazione dal re solo dopo che ebbe spostato un masso pesantissimo!

Lungo la stradina che si inerpica verso il Palazzo dei Papi si trovano deliziosi negozietti dove potrete fare incetta di saponi profumati, pout pourri, stoffe e prodotti locali biologici.

Lavanda Avignone

mazzolini di lavanda ad Avignone

Il Palazzo dei Papi di Avignone si presenterà in tutta la sua mole all’improvviso, subito dopo una curva.

A noi ha impressionato il fatto che molta parte della struttura interna sia stata pesantemente danneggiata dalle forze rivoluzionarie (nel 1789) e da quelle anticlericali della Terza Repubblica. Nonostante sia costantemente sotto restauro, il Palazzo ha perduto la maggior parte degli affreschi e della pavimentazione originale.

La guida ci ha mostrato la cucina, con la stanza a imbuto dal soffitto alto una sessantina di metri dove si arrostivano le carni. Mentre mi aggiravo in questa stanza, ho sperato davvero che non fosse la stessa dove gli inquisitori bruciavano i presunti eretici facendo loro indossare camicie impregnate di zolfo!

Terminato il tour del Palazzo, siamo tornati alla navetta che in un’oretta ci ha ricondotti alla nave, pronta di nuovo a salpare (ahinoi) alla volta di Savona.

L’unico dettaglio che ha allietato la mestizia di questo pensiero è stato l’intenso programmino serale: un aperitivo in compagnia del Comandante Longo, un’esclusiva Cena di Gala nel Ristorante Club, il musical di cui avevamo sbirciato le prove il giorno prima e quattro salti in discoteca!

La sera, quando si sono spente a una a una le luci e a rischiarare il balconcino della nostra cabina c’era solo la luna riflessa sul mare ci siamo resi conto che la minicrociera Mediterraneo era davvero finita.

I saluti del mattino, al porto di Savona, già sapevano di malinconia e, forse per ricacciare la lacrimuccia, nello scambiarci baci e abbracci abbiamo deciso che ci rivedremo presto, magari a metà strada. Speriamo non resti una promessa… da marinaio!

Informazioni minicrociera Mediterraneo con Costa Crociere

Tre cose a cui prestare assolutamente attenzione: documenti e puntualità! ai documenti! Nonostante persino le compagnie aeree più severe accettino la carta di identità valida per l’espatrio prorogata per ulteriori 5 anni con semplice timbro sul retro, le compagnie crocieristiche NON accettano questo documento per una precisa disposizione della Polizia di Frontiera.

Pertanto, o partite con una carta di identità valida (non vengono neppure accettate le carte di identità elettroniche con l’attestato cartaceo di proroga di validità) o con il passaporto.

Se fate parte di un’escursione organizzata dalla Costa, qualora vi capitasse un contrattempo, sareste comunque “riprotetti”. Questa garanzia non è prevista invece per i tour privati. Impossibile non trovare un tour che faccia al caso vostro: pensate che sommando quelli studiatip er tutte le crociere, se ne contano circa 2000!

Quando partecipate a un’escursione, tenete sempre al sicuro la vostra Costa Card, perché è indispensabile per scendere e per risalire!

8 commenti

Adriano Maini 24 Giugno 2012 - 17:33

Già da sole le colonne romane valgono il viaggio! Se, poi, si aggiungono simpatici bloggers…

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Stefanodav 24 Giugno 2012 - 14:47

Neanche a dirlo splendido diario di viaggio.

Un abbraccio
Stefano

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Tiziana Bergantin 23 Giugno 2012 - 6:55

La visita al “dietro le quinte” della nave dev’essere una bella esperienza. Poi Barcellona, mi hai suggerito cose che non avevo visto, e poi Aix en Provence con i suoi profumi. Senza dubbio un tour molto ricco di emozioni. Ti avrà lasciato molto, credo.

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Andrea 22 Giugno 2012 - 14:43

finalmente un post bello lungo da gustarsi fino alla fine!! Complimenti ancora per la bella opportunità che ti è stata meritatamente offerta! :)

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Adriana Riccomagno 22 Giugno 2012 - 8:54

Ho già voglia di rifare una crociera!
Io avevo fatto tanti anni fa con la Costa Savona, Cannes, Barcellona, Tunisi, Palermo, Civitavecchia.

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Paòlo 22 Giugno 2012 - 8:51

Non ho mai fatto crociere, potrei anche provarla una volta: a giudicare da quel che mi dici, non sembra noiosa come cosa, anzi.

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Tomaso 22 Giugno 2012 - 8:29

Come sono belle queste crociere, sono veramente da sogno, quello non me lo nega nessuno.Tomaso

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NKW 22 Giugno 2012 - 7:57

Ho fatto anche io una crociera ben 9 anni fa. Che spettacolo. Mi conquistò sopratutto l’idea di arrivare in una città e scendere armato solo di marsupio e macchina fotografica, senza zaini, borse e borsoni. In 10 giorni vedi un sacco di bei posti, mangi come un lupo.
Una volta sceso ricordo che facevo più fatica a dormire senza il dondolio del mare.

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