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Marzamemi, il borgo arabo a vocazione marinara

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marzamemi piazza

Marzamemi è un delizioso borgo siciliano in provincia di Siracusa incastonato tra Pachino (la città del pomodorino) e Noto.

Due sono le interpretazioni legate al suo nome: Marsà al hamem (ovvero “Baia delle Tortore”) e “Piccolo Porto”. La sua storia è indissolubilmente legata alla pesca e soprattutto alla tonnara, costruita dagli arabi intorno all’anno mille, e dopo varie vicissitudini, venduta dal proprietario spagnolo al principe di Villadorata, quando la famiglia decise di investire nel settore ittico nel 1630.

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La tonnara e il porticciolo di Marzamemi

Nonostante sia stata per molti anni la seconda in Sicilia per importanza (dopo quella di Favignana), la tonnara di Marzamemi è ufficialmente chiusa dal 1969 salvo l’apertura per eventi privati e pubblici della Loggia – ex ricovero degli “scieri”, le grandi barche – e del cortile del Palazzo dei Principi.

La vocazione marinara del borgo è chiara in Piazza Regina Margherita dove il principe fece costruire il suo affascinante Palazzo barocco, la chiesa dedicata al patrono San Francesco di Paola (sconsacrata, è conosciuta anche come Chiesa della Tonnara) e decine di casette basse dei pescatori (oggi restaurate e reiventate come case di villeggiatura o negozietti e localini colorati).

Su questa pittoresca piazza si affaccia anche un’altra chiesa, costruita nel 1936 e inaugurata nel 1948, sempre dedicata al patrono San Francesco.

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Il Palazzo del Principe Villadorata in piazza Regina Margherita

La Chiesa della Tonnara in piazza Regina Margherita

La Chiesa della Tonnara in piazza Regina Margherita

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Le case dei pescatori di Marzamemi

La Chiesa (nuova) di San Francesco in piazza Regina Margherita

La Chiesa (nuova) di San Francesco in piazza Regina Margherita

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Vicolo di Villadorata e l’arco che lo collega a piazza Regina Margherita

Il borgo ha degli scorci di una fotogenia unica, non solo per i tavolini bianchi e blu che risaltano sulla pietra locale, ma anche per i contrasti di colore lungo la balata (che a luglio diventa il luogo di ritrovo per assistere al Festival del Cinema di Frontiera) e il porticciolo.

La Balata con la caratteristica pavimentazione di lastricati di pietra calcarea di forma rettangolare.

La Balata con la caratteristica pavimentazione di lastricati di pietra calcarea di forma rettangolare.

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Isolotto Brancati

Non potrete non notare Isola Piccola, l’Isolotto Brancati (di proprietà privata) che si staglia di fronte al porto. Sull’isola noterete un villino rosso fatto costruire da raffaele Brancati a inizio ‘900 come dimora estiva per la sua famiglia (e che ospitò anche il più famoso Vitaliano). Marzamemi è tutta qui, attorno alla sua piazza e alla sua storia, fatta di tonno, lavoro, fatica e sudore.

Se volete godervi le spiagge di Marzamemi, a piedi raggiungete la Spiaggia della Spinazza o la Baia del Cavettone. Allontanandovi un pochino, verso nord, incrocerete le spiagge più belle: San Lorenzo, Vendicari, Calamosche.

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La Tonnara di Vendicari

A proposito di Vendicari, fate una tappa alla Riserva naturale orientata di Vendicari con la Torre Sveva e l’antica Tonnara.

Se invece amate la natura, scendete ancora. Visitate Pachino, Portopalo di Capopassero (il comune più a sud d’Italia) e ammirate Isola delle Correnti, geograficamente più a sud di Tunisi e luogo in cui si incontrano il Mar Ionio e il Mediterraneo.

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Isola delle Correnti collegata alla terraferma con una passeggiata artificiale

L’isola in realtà è collegata alla terraferma con un braccio artificiale – distrutto ripetutamente dalle onde come si vede in foto – e che emerge con la bassa marea. Se sarete armati di scarpe da scoglio, comunque, potrete raggiungere l’isola a nuoto e fare una passeggiata per vedere il faro in disuso.

3 commenti

TuristadiMestiere 11 Novembre 2010 - 9:04

@viaggiare: ciao Chiara, è una zona splendida e magari poco nota, rispetto a città più gettonate.
@lydia: I’m coming to see your site. Thanks!

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Lydia 9 Novembre 2010 - 14:23

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viaggiareconibambini 8 Novembre 2010 - 13:34

Bellissima questa parte della Sicilia ci sono stata l’anno passao e spero di ripoterci tornare ,ciao un saluto Chiara

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