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Cosa vedere a Cagliari: itinerario di 2 giorni tra storia, mare e sapori sardi

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Cosa vedere a Cagliari in un weekend? Tante meraviglie, concentrate in una città dal ritmo lento e affacciata sul mare. Il capoluogo della Sardegna è un luogo dove storia, natura e gastronomia si incontrano, regalando esperienze autentiche e panorami mozzafiato.

Questa guida vi accompagnerà alla scoperta di Cagliari in due giorni, con un itinerario completo tra i luoghi imperdibili della città, i suoi quartieri storici, le spiagge urbane, i musei e i sapori tipici della cucina sarda.

Cosa vedere a Cagliari in 2 giorni: giorno 1 tra centro storico, mercati e panorami

Cosa vedere a Cagliari nel primo giorno? A pochi passi dalla stazione e dal porto, il quartiere Marina è un mix vibrante di storia e modernità. Un tempo abitato da pescatori, oggi è uno dei rioni più vivi di Cagliari, con casette colorate, trattorie a conduzione familiare, botteghe d’arte e murales che raccontano l’identità popolare del luogo.

Indirizzo: tra Largo Carlo Felice, Via Roma e Piazza Yenne.

Proseguite con una piacevole passeggiata nello storico quartiere di Stampace, uno dei più autentici e genuini della città. A differenza delle zone più turistiche, qui si respira ancora l’anima popolare di Cagliari.

Fermatevi per una caffè su Corso Vittorio Emanuele II, poi curiosate tra panifici e negozietti che vendono pane carasau e pane guttiau, formaggi caprini, olive sarde e dolci tradizionali come le pardule o i gueffus. È un modo lento e autentico per assaporare la città con tutti i sensi.

Il Bastione di Saint Remy a Cagliari: cosa vedere dal punto panoramico più famoso della città

Il Bastione di Saint Remy a Cagliari è uno dei luoghi simbolo della città. Da Piazza Costituzione si sale alla terrazza Umberto I per una vista spettacolare sul porto e sui tetti del centro storico. Al tramonto è perfetto per un bicchiere di vermentino con vista.

Indirizzo: Piazza Costituzione. Tempo suggerito: 30-45 minuti.

Cosa vedere nel quartiere Castello di Cagliari

Nel pomeriggio, dedicate tempo all’esplorazione del quartiere Castello, il più antico di Cagliari, arroccato su una collina e ancora cinto da mura medievali. Perdetevi tra i vicoli acciottolati, i portali antichi e i panorami che si aprono improvvisi. Tappe imperdibili:

  • Cattedrale di Santa Maria: scenografica, con cripta barocca e decorazioni sorprendenti.
  • Torre dell’Elefante e Torre di San Pancrazio: alte, imponenti, offrono viste spettacolari.
  • Museo Archeologico Nazionale (facoltativo): per scoprire i bronzetti nuragici e le civiltà antiche dell’isola.

Tempo stimato: 2 ore (o più, se visitate anche i musei).

Cosa vedere a Cagliari il secondo giorno: mare, natura e siti archeologici

Spiaggia del Poetto: la più amata di Cagliari

Sella del diavolo dal lungomare del poetto

Sella del diavolo dal Poetto | foto Gnk80 via Unsplash

La mattina del secondo giorno è perfetta per respirare il profumo del mare. Dirigetevi al Poetto, la spiaggia urbana di Cagliari lunga 8 km. Acqua cristallina, sabbia bianca, chioschi, piste ciclabili e la Sella del Diavolo sullo sfondo: è un luogo perfetto per una passeggiata, un bagno o semplicemente per rilassarsi.

Indirizzo: lato est della città, raggiungibile anche in autobus. Tempo suggerito: 2-3 ore.

Parco Naturale Molentargius-Saline: cosa vedere tra fenicotteri rosa e sentieri naturali

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Fenicotteri nel parco Molentargius | foto Larry Koester via Flickr

Dopo il mare, un tuffo nella natura. Il Parco di Molentargius è un’area umida protetta dove nidificano i fenicotteri rosa. Potete visitarlo a piedi o in bici (anche a noleggio), lungo passerelle e sentieri che attraversano zone lagunari suggestive. Noi l’abbiamo visitato a bordo di una navetta elettrica e l’esperienza ci è piaciuta tantissimo! Leggete fenicotteri a Cagliari nel Parco di Molentargius.

Indirizzo: Via La Palma o Via Don Giordi. Tempo stimato: 1 ora. Consiglio fotografico: andate nel pomeriggio, quando la luce scalda il piumaggio dei fenicotteri.

Siti archeologici di Cagliari: cosa vedere tra necropoli e anfiteatro

1. Necropoli di Tuvixeddu a Cagliari, la più grande necropoli fenicio-punica del Mediterraneo occidentale. Camminare tra le tombe scavate nella roccia è un viaggio nel tempo e nella spiritualità antica. Indirizzo: Viale Sant’Avendrace. Durata visita: 1 ora.

2. L’Anfiteatro Romano di Cagliari è interamente scavato nella roccia calcarea, risale al II secolo d.C. e un tempo ospitava fino a 10.000 spettatori. Oggi è una suggestiva location per eventi culturali estivi. Indirizzo: Viale Fra Ignazio. Tempo suggerito: 1 ora.

Cosa vedere a Cagliari in autunno o in inverno: idee per un itinerario alternativo

Museo Archeologico Nazionale di Cagliari

Nella Cittadella dei Musei, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è il più importante della Sardegna. Racconta la storia dell’isola dalle culture prenuragiche ai Fenici, dai Romani al medioevo. I bronzetti nuragici sono vere opere d’arte. Indirizzo: Piazza Arsenale. Durata: 1h – 1h30. Prezzo: a pagamento, gratuito la prima domenica del mese.

Mercato di San Benedetto

Merita una visita il Mercato di San Benedetto, il più grande mercato coperto della Sardegna. Al piano terra trovate pesce pescato nel Golfo, mentre al piano superiore si snodano banchi coloratissimi di frutta, verdura, formaggi e salumi tipici come il pecorino e la salsiccia sarda. Consiglio: provate il panino con bottarga o il primo caffè della giornata tra i cagliaritani.

Indirizzo: (attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione) Via Francesco Cocco Ortu.

Passeggiata nel quartiere di Castello: cosa fare a Cagliari con tempo incerto

Le sue viuzze riparate dal vento, i portici e le piccole gallerie d’arte lo rendono perfetto anche in inverno. Di solito i visitatori si limitano alla Cattedrale di Santa Maria. Noi suggeriamo di scendere nella Cripta del Santuario dei Martiri. L’accesso avviene dall’interno della Cattedrale, in Piazza Palazzo, tramite due rampe laterali che conducono al vestibolo sotterraneo.

La cripta, inaugurata il 27 novembre 1618 per volontà dell’arcivescovo Francisco de Esquivel, è composta da tre cappelle intercomunicanti – dedicata alla Madonna dei Martiri, a San Lucifero e a San Saturnino – e ospita 179 nicchie di reliquie, ciascuna identificata da una formella marmorea con il nome del martire e il simbolo del martirio.

L’ambiente è un vero capolavoro artistico: le volte a botte sono decorate da centinaia di rosoni unici scolpiti a bassorilievo, ognuno diverso dall’altro, che creano un effetto visivo davvero emozionante. All’entrata, il vestibolo accoglie il sarcofago marmoreo dell’arcivescovo d’Esquivel e un dipinto seicentesco raffigurante la Crocifissione con i martiri.

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Cripta del Santuario dei Martiri | foto Efrem Efre via Pexels

Al termine della visita, consigliamo una pausa golosa in un caffè storico come l’Antico Caffè (vicino a Piazza Costituzione) o una passeggiata tra i negozi di Via Manno e Via Garibaldi, perfette per chi cerca artigianato, boutique e librerie indipendenti.

Fate ad esempio un salto nella Libreria Miele Amaro, al civico 88 di Via Giuseppe Manno, 88: scoprirete un’affascinante libreria antiquaria dove trovare libri d’epoca, volumi rari e nuovi titoli selezionati con cura. Offre un’esperienza accogliente e personale, ideale per gli amanti della cultura locale.

Tra i negozi di artigianato e design, segnaliamo Arte Sarda (nella vicinissima via Roma) che offre una proposta di ceramiche, tessuti, gioielli in filigrana e oggetti in sughero, realizzati da artigiani isolani con metodi tradizionali. Intrecci Cagliari (in Viale Regina Margherita, 63 vicino Via Manno), una galleria-bottega specializzata in tessitura tradizionale sarda, con contaminazioni di design contemporaneo sardo-giapponese o C+C in via Garibaldi 246: una bottega con borse uniche in orbace, tessuto, lana o terracotta, create su misura e con cura artigianale.

Santuario di Nostra Signora di Bonaria: uno dei luoghi più amati dai cagliaritani.

Uno dei luoghi spirituali più amati di Cagliari da vedere in ogni stagione. Arroccato su un colle che domina il porto, il santuario custodisce una delle icone mariane più venerate della Sardegna. Secondo la tradizione, la statua della Madonna giunse misteriosamente dal mare nel 1370, trasportata da un baule che si aprì solo davanti ai frati mercedari. Ancora oggi, la sua presenza è avvertita con profonda devozione dai cagliaritani.

La visita alla basilica superiore, ampia e luminosa, regala un’atmosfera solenne, mentre la cripta medievale, più raccolta, offre un tuffo nell’origine del culto. Dall’ampia scalinata esterna e dai terrazzi panoramici si può ammirare un magnifico scorcio del Golfo degli Angeli, ideale per una pausa al tramonto o una fotografia emozionale.

Un dettaglio sorprendente che pochi conoscono: il nome della città di Buenos Aires deriva proprio da questo luogo sacro. I marinai spagnoli, devoti alla Vergine di Bonaria, la invocarono come protettrice durante le traversate oceaniche, portando il suo culto fino alle coste del Sud America. Questo legame spirituale attraversa secoli e oceani, unendo la Sardegna all’Argentina in modo inaspettato e affascinante.

Situato in posizione strategica, tra il centro storico e la spiaggia del Poetto, il santuario è facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Consigliamo una sosta di almeno 30-45 minuti per apprezzarne a pieno la bellezza e la storia. Indirizzo: Viale Bonaria. Durata: 30-45 minuti. Ingresso: gratuito.

Cosa vedere fuori Cagliari

Museo del Grano e del Pane

Se avete un’automobile e volete approfondire le radici della cultura (anche gastronomica) sarda, fate dapprima rotta verso Sanluri, a circa 50 minuti in auto dal centro città. Il Museo del Grano e del Pane è una perla nascosta all’interno del Castello di Eleonora d’Arborea, e propone un viaggio affascinante tra grani antichi, strumenti di molitura, forni tradizionali e saperi contadini. Il biglietto combinato (acquistabile al desk o online) consente l’accesso con una guida dell’intero complesso (Castello, Museo del Pane e dei Cappuccini). Prezzi: €10 intero, €6 ridotto (età 6/14 anni) e €6.50 over (ultra 65enni) e gruppi (almeno 10 persone). Orari: 1 novembre – 31 maggio sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15:30 alle 19. 1 giugno – 31 ottobre sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19:30.  Per info, consultate il sito ufficiale del Castello di Sanluri.

Proseguite quindi per

Su Nuraxi di Barumini: un salto indietro di 3.500 anni nella Sardegna nuragica

Situato a circa 1 ora e 15 minuti da Cagliari, questo complesso nuragico è l’unico sito archeologico sardo dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Si tratta di un imponente villaggio preistorico, con una torre centrale risalente al XVI secolo a.C. e un dedalo di capanne che raccontano la vita quotidiana di una civiltà antichissima, avvolta nel mistero.

La visita guidata è appassionante anche per chi non è esperto di archeologia, grazie a un racconto coinvolgente che fa rivivere i ritmi, le credenze e l’ingegno di un popolo millenario. Aperto tutto l’anno, visite guidate obbligatorie con partenze ogni 30 minuti, durata circa 1 ora.

Prezzi: biglietto intero €15. Ridotto (13‑17 anni, gruppi): €12. Bambini (7‑12 anni): €9. Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni, portatori di handicap e accompagnatori. Il biglietto include anche la visita a Casa Zapata, antico palazzo baronale oggi museo e al Centro Giovanni Lilliu, spazio espositivo dedicato all’archeologo che riportò alla luce il sito.

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