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Cosa vedere a Nancy la capitale europea dell’Art Nouveau

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Cosa vedere a Nancy, la capitale europea dell’Art Nouveau? Durante il nostro viaggio nel Grand Est, dopo il soggiorno a Strasburgo, ci siamo diretti in treno verso ovest, raggiungendo in un’ora e mezza la bella cittadina della Lorena.

Cosa vedere a Strasburgo in due giorni?

Vieille Ville

Il centro storico, che risale al periodo medievale, regala ai visitatori un vero salto nel tempo. La Grande Rue è la via principale della vecchia Nancy che corre tra la Porte de la Craffe e l’Arc Héré. Fate come i duchi di Lorena ed entrate baldanzosamente in città da questa imponente porta medievale.

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Porte de la Craffe

Antica testimonianza delle fortificazioni cittadine, oggi è Monumento Storico. Le torri rotonde che la cingono, costruite nel ‘400, fungevano da prigione. Sulla facciata, oltre alla Madonna col Bambino, potete vedere ancora la Croce di Lorena.

Imboccate dunque la Grande Rue e ammirate la neogotica Chiesa di Saint-Epvre, la Chiesa di Saint-François-des-Cordeliers (che custodisce le tombe dei Duchi), il Palazzo dei Duchi di Lorena (oggi Museo dedicato alla storia della regione), localini dove mangiare qualche specialità locale e negozietti di artigianato.

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Chiesa di Saint Epvre

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Il Palazzo dei Duchi di Lorena

Parallelamente alla Grande Rue, percorrete la Rue des Écuries, una graziosa stradina in cui un tempo c’erano le scuderie ducali da vedere per i curiosi ponti sospesi tra gli edifici. Le case di questa strada sono inoltre collegate direttamente all’adiacente Parc de la Pépinière, il polmone verde della città. Oltre a una passeggiata, a un picnic o a uno sport all’aperto, nel parco potrete visitare il mini zoo.

Giunti nei pressi dell’Arc Héré, l’Arco di Trionfo, noterete che da una parte si intravede la maestosa Place de la Carrière (Patrimonio Unesco) con il Palazzo del Governo, dall’altra Place Stanislas, la piazza reale più bella d’Europa.

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Arc Héré da Place Stanislas. In fondo si intravede il Palazzo del Governo

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La statua di Stanislas sotto l’Arc Héré da Place de la Carriere

Nancy cosa vedere: Place Stanislas e i palazzi istituzionali

Intitolata a Stanislas Leszczynski, ex re di Polonia divenuto duca di Lorena, la piazza è stata inserita dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità.  La statua di Stanislas campeggia al centro della piazza mentre tutto intorno vi si affacciano il municipio, il Teatro dell’Opera e il Museo di Belle Arti.

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Musee des Beaux Arts

Realizzata nel XVIII secolo da Emmanuel Héré, architetto reale, è cinta da cancellate dorate finemente lavorate dal maestro Jean Lamour e fontane monumentali di Barthélémy Guibal.

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Le cancellate che cingono Place Stanislas

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Una delle fontane monumentali di Place Stanislas

Dedicate almeno un paio di ore alla visita del settecentesco Musée des Beaux Arts che custodisce, su tre piani, le opere di artisti europei dal XVI secolo ai giorni nostri oltre alla pregiata collezione Daum. Questa collezione, che comprende 826 pezzi tra vasi, lampade e servizi da tavola, offre una panoramica dell’arte vetraia lorenese dal 1878 ai giorni nostri. È allestita nel seminterrato dove potrete apprezzare anche le antiche fondamenta della città.

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Collezione Daum

Nancy e l’Art Nouveau

Tra le altre cose da vedere a Nancy, spiccano sicuramente i monumenti simbolo dell’Art Nouveau che la rendono l’indiscussa capitale di questo stile architettonico. Il quartiere si trova a ovest della città ed è facilmente raggiungibile a piedi.

Villa Majorelle

Louis Majorelle, sensibile artista e famoso ebanista, affidò la costruzione della sua casa, interamente in stile liberty, al giovanissimo architetto Henri Sauvage.

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La sala da pranzo di Villa Majorelle

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Uno scorcio delle vetrate della sala da pranzo di Villa Majorelle

La Villa Majorelle, oltre a essere la prima casa in questo stile a Nancy, custodisce ancora l’originale arredamento Art Nouveau. Grazioso anche il piccolo giardino esterno.

Il figlio di Louis, Jacques, anch’egli artista, progettò nel 1931 a Marrakech una villa e i lussureggianti Giardini Majorelle. Qualche anno più tardi l’artista inventò il colore blu Majorelle con cui dipinse la casa e parte del giardino. Quando Yves Saint Laurent vide il complesso, abbandonato dopo la morte del pittore, se ne innamorò e decise di acquistarlo e restaurarlo. Oggi alcune sale del piano terra della villa ospitano il Museo Berbero. Se volete approfondire, leggete Cosa vedere a Marrakech.

Museo Ecole de Nancy

Visitate uno dei pochi musei di Francia ad essere interamente dedicato all’Art Nouveau, allestito nella casa di Eugène Corbin. Corbin donò generosamente parte della propria collezione della scuola di Nancy arricchendo la raccolta di mobili, vetrate, tessuti.

Nancy Thermal

Nel 1909, anno dell’Esposizione Internazionale, l’architetto Louis Lanternier iniziò una serie di perforazioni in un’area nel Parc Saint-Marie. Toccata quota 800 metri, esplose un geyser di acqua termale a 35° che divenne la maggiore attrazione dell’Esposizione con i suoi getti fino a 3,5 metri!

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La facciata del complesso di Nancy Thermal

Al termine dell’evento, venne posata la prima pietra di un complesso termale inaugurato poi nel 1913. Le acque che alimentano Nancy Thermal hanno ottenuto il riconoscimento ufficiale per le riconosciute proprietà benefiche per le patologie reumatiche. Oggi però lo stabilimento, dopo un profondo restyling, richiama local e turisti desiderosi anche soltanto di ritagliarsi qualche ora di relax, massaggi e trattamenti estetici.

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L’ingresso di Nancy Thermal

Noi abbiamo trovato piacevole, dopo la visita agli edifici più iconici del quartiere, attraversare uno dei parchi cittadini per accedere al complesso termale dotato anche di una parte residenziale.

Altra zona interessante per l’Art Nouveau è Parc de Saurupt dove potete ammirare 6 ville della città giardino progettata (e mai ultimata) a fine ‘800. Va detto però che in tutta Nancy è possibile incrociare palazzi o vetrine ispirati a questo stile architettonico. Tra Place Stanislas e la stazione, ad esempio, segnaliamo:

  • l’edificio della Camera di Commercio e Industria
  • la Farmacia del Ginkgo
  • l’Ancient magasins Goudchaux
  • l’Ancienne graineterie Genin Louis
  • la Brasserie L’Excelsior

Info pratiche per il vostro weekend

In Place Stanislas si trova l’Ufficio del Turismo. Entrate, fatevi dare una mappa e, se non lo avete già fatto online, acquistate il city pass 24, 48 o 72 ore. In questo modo potrete godere (a oggi) di:

  • 16 accessi gratuiti in musei, attrazioni e trasporti, tra cui Villa Majorelle e il Musée des Beaux Arts (verificare le condizioni sul sito e l’eventuale obbligo di prenotazione);
  • sconti presso 70 partner

Sulla brochure potrete trovare anche il QR code per scaricare gratuitamente l’app Nancy City Pass. Su questa applicazione troverete (anche in italiano) due percorsi dotati di mappa, audio descrizioni e foto per scoprire il centro storico e gli edifici Art Nouveau. Noi abbiamo seguito entrambi gli itinerari (fatti benissimo) e dobbiamo confessare che se non avessimo avuto questa guida, molte chicche ci sarebbero sfuggite.

Abbiamo trovato molto istruttiva la mappa cartacea del Grand Est. Se vi interessa ricevere una copia, compilate il formulario su questo link https://www.explore-grandest.com/it/scarica-la-mappa-turistica-del-grand-est/.

Dove mangiare a Nancy

Ci sentiamo di consigliare due posti davvero particolari. Per pranzo, godetevi un lunch nella Brasserie L’Excelsior, indiscusso simbolo di Nancy e tempio dell’Art Nouveau. Disegnata nel 1911 da due architetti della Ecole de Nancy, la Brasserie è una birreria-ristorante classificata monumento storico dal 1976. L’interno ha coinvolto maestranze locali che abbiamo incontrato nel nostro soggiorno.

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Brasserie L’Excelsior

Parliamo ad esempio di Daum che ha realizzato i lampadari con la collaborazione della ditta Majorelle o di Jacques Gruber che ha disegnato le magnifiche vetrate decorate con motivi cari all’Art Nouveau come felci, ginkgo biloba e pigne.

La cucina della Brasserie è raffinata e creativa con menù (prestige, brasserie e bambini) che seguono rigorosamente la stagionalità delle materie prime. Ostriche, foie gras d’anatra, tartare di manzo, lumache di Borgogna sono solo alcune delle specialità della casa. Io non ho osato tanto ma ho mangiato un ottimo trancio di salmone con verdure verdi saltate in padella e beurre blanc e, come dessert, parfait con amaretto e scaglie di bergamotto con coulis di prugne mirabelle. Ho scelto questo dolce per ritrovare i sapori per cui Nancy è famosa:

  • gli amaretti
  • i berg’amour (gelatine al bergamotto)
  • le perle della lorena (gelatine con cuore di acquavite di prugna mirabelle)

Per la cena, consigliamo il Grand Café Foy, una storica brasserie ospitata nel Pavillon Jacquet, l’edificio più antico di Place Stanislas. Il ristorante è stato inaugurato nel 1850 e prende il nome da un valoroso generale dell’Impero, Maximilién-Sébastien Foy.

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Grand Café Foy a Place Stanislas

L’avventore ritrova tra specchi dorati alle pareti, stucchi decorati, lampadari in ferro battuto, poltroncine e divanetti le atmosfere respirate nella place royale su cui il Café Foy si affaccia.

Noi abbiamo mangiato un’ottima entrecote con contorno accompagnata da un buon pinot noir. Da provare!

Se più che un indirizzo preciso siete in cerca di un’ispirazione, in Rue des Marechaux (chiamata anche Rue Gourmande dal local) potrete trovare diversi locali in cui assaggiare qualche specialità.

Dove dormire a Nancy

Noi abbiamo dormito all’Hotel Mercure Centre Stanislas, ottimamente posizionato tra il centro storico e la stazione.

Facendo parte di una catena, non ha il fascino di un hotel d’epoca, con una storia o una sua personalità ma resta una buona soluzione soprattutto apprezzate un design moderno e funzionale. Sebbene sia super centrale è molto silenzioso e la colazione accontenta un po’ tutti i palati.

A Nancy c’è anche un altro Mercure, ed è adiacente alla stazione. Se volete dare un’occhiata, cliccate sul banner che segue:

Come arrivare a Nancy

Gli aeroporti più vicini sono quello di Strasburgo (da cui poi arrivare con un treno TER in circa un’ora e mezza) oppure quello di Basilea-Mulhouse-Friburgo.

Si ringraziano per l’invito Grand Est, Destination Nancy e France.fr

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