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Le Montagne della Cultura

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Il documentario Le Montagne della Cultura, andato in onda su RAI3 il 2 giugno, “indaga il rapporto tra uomo, cultura e montagne scoprendo opere d’arte uniche e crocevia importanti per la storia d’Europa”. L’idea di questo docufilm, prodotto da Art Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari, è nata per celebrare Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Due le coppie di viaggiatori ingaggiate per scoprire un territorio ricco di bellezza: Lino Zani e Monica Nardella (sì, proprio io!) per un viaggio affascinante (e a tratti poetico) nella provincia di Brescia e Simone Moro e AmbraMarie in quella di Bergamo.

Io e Lino abbiamo vissuto dei momenti davvero speciali tra le valli bresciane (Val Trompia, Val Sabbia e Val Camonica), l’Adamello e la Concarena.

Con questo progetto ho realizzato ben 2 delle mie 100 cose da fare prima di morire:

  • n.43 Salire a bordo di un elicottero
  • n.67 Andare in tv come travel blogger (e, presentando il documentario, sono andata ben oltre il mio sogno)!
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Volare in elicottero: al n.43 delle mie 100 cose da fare prima di morire

L’itinerario de Le montagne della cultura

Il mio viaggio è partito da Brescia, una città un po’ fuori dai circuiti turistici classici ma che invece è capace di incantare il visitatore con le sue piazze, i duomi (uno vecchio e uno nuovo), il foro con il teatro e il Capitolium (eccellente testimonianza della Brixia Romana). Senza considerare lo straordinario patrimonio custodito nella Pinacoteca Tosio Martinengo che ho potuto visitare con una guida d’eccezione, il direttore Stefano Karadjov!

Visita con trenino giallo della Miniera Marzoli di Pezzaze

La mia visita sul trenino giallo della Miniera Marzoli di Pezzaze

Questa entusiasmante esperienza con troupe al seguito è proseguita in Val Trompia, dove mi sono addentrata nelle viscere della terra alla scoperta dell’attività estrattiva del ferro della Miniera Marzoli di Pezzaze.

In Val Sabbia, invece, mi hanno mostrato le tecniche di lavorazione del minerale nelle antiche fucine del Museo del Ferro di Odolo e il piccolo ma ricco Museo Civico Archeologico. Sempre in zona, ho visitato il comune di Irma per comprendere gli effetti devastanti del bostrico sul territorio e le misure di protezione attuate per tutelare ettari di bosco.

In Alta Val Camonica ho visitato a Temù l’emozionante Museo della Guerra Bianca in Adamello e, meraviglia delle meraviglie, il Parco delle incisioni rupestri di Naquane, patrimonio Unesco dell’umanità.

Dettaglio del "personaggio in corsa" inciso sulla Roccia 35 nel Parco delle Incisioni Rupestri di Naquane

Dettaglio del “personaggio in corsa” inciso sulla Roccia 35 nel Parco delle Incisioni Rupestri

Per restare in tema arte, ho avuto la fortuna di ammirare gli affreschi del Romanino nella chiesa di Pisogne definita la Cappella Sistina dei poveri.

Esiste un bellissimo itinerario alla scoperta di questo pittore inquieto che si snoda tra Bergamo, Brescia, Breno, Bienno, Capriolo, Cavernago, Monte Isola, Rodengo Saiano, Tavernola Bergamasca e Villonga. Mappa e tappe sul sito ufficiale Romanino.it!

Dettaglio dell'affresco del Romanino nella Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne

Dettaglio dell’affresco del Romanino nella Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne

Secondo voi poteva mancare un appuntamento gastronomico? Assolutamente no! A Breno, ho assaggiato il brè, un formaggio prodotto con latte d’alpeggio e stagionato almeno 18 mesi in una grotta. La particolarità è che questo bunker sotterraneo è ubicato sotto il suggestivo castello medievale del borgo! Se volete regalarvi una degustazione che parli anche di territorio e tradizione, non lasciatevi sfuggire questa delizia!

Approfondiremo tappa per tappa con articoli dedicati ma se siete curiosi di vedermi in tv, trovate il documentario a questo link su Raiplay!

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