Cosa vedere a Saint Malo, la città dei corsari lungo la Costa di Smeraldo, in Bretagna? Bastioni, castelli, fortezze, edifici in granito col tetto d’ardesia e spiagge protagoniste di stupefacenti maree. E non solo.
Fondata dal monaco Mac Low sbarcato su quello che era un isolotto per evangelizzare una sparuta popolazione, Saint Malo è stata a lungo preda di frequenti scorrerie di pirati.
Ma la gente di mare, si sa, rivendica da sempre, fieramente, la propria libertà e combatte per preservarla. Il motto che ha contraddistinto a lungo i cittadini è stato né francese né bretone, sono Malouin!
Ma perché si parla di Città dei Corsari? Perché a dispetto dei pirati che depredavano navi e città indiscriminatamente, i corsari avevano una licenza di saccheggio delle navi nemiche. Un’intuizione geniale del Re che assoldò un manipolo di pirati rendendoli corsari con “lettera patente di corsa” ottenendone in cambio una cospicua percentuale sui saccheggi.
Si stima che centinaia di navi siano state depredate e che Saint Malo si sia presto affollata, oltre che di corsari, anche di armatori e marinai. Tutti molto benestanti.
E ora, ecco una lista delle cose da vedere a Saint Malo!
I bastioni
Il modo migliore per apprezzare il fascino di questa città è dall’alto dei suoi bastioni fortificati che circondano il centro storico come in un abbraccio protettivo. Chiamate Les Remparts, le mura corrono tutto intorno alla cittadella per circa 2km.
Siamo saliti dalla Porte de Dinan (in prossimità del parcheggio in Esplanade Bourse) e abbiamo iniziato la nostra piacevole passeggiata.
All’altezza del Bastion de la Hollande con i cannoni ben in vista, si gode un bel panorama sul mare verdeazzurro (giuro!) che lambisce la Plage du Mole e sulla Plage de Bon-Secours riconoscibile dalla piscina naturale con il trampolino.
In corrispondenza di quest’ultima si trova, sempre lungo il camminamento, la migliore creperia di Saint Malo, Le corps de Garde. Sedetevi per una crepe (noi l’abbiamo ordinata al caramello salato e nutella) e per sorseggiare un sidro fresco.
Riprendendo la passeggiata, gli incantevoli scorci tra le viuzze acciottolate vi invoglieranno a imboccare una delle scalinate posizionate in corrispondenza delle porte per esplorare la vita che brulica nella cittadella fortificata.
Noi abbiamo fatto così e ci siamo trovati di fronte alla Porte Saint-Thomas a Place Vauban. Da qui, prima di visitare la cittadella, andate a Plage de l’Eventail.
Non potrete non riconoscerla: oltre 3000 pali in legno di diverse altezze costituiscono i famigerati frangiflutti della cittadina bretone, famosa per le più grandi maree d’Europa. Piantati alla fine del XVII secolo, cercano di attenuare l’infrangersi delle onde soggette a dislivelli di oltre 10 metri!
–> La baia di Saint-Malo e le maree
Sfogliate il reportage di Rémi Lemenicier, un fotografo bretone affascinato da questo fenomeno naturale!
Se la bassa marea ve lo consente, raggiungete il Fort National.
La visita di questa fortezza arroccata su un isolotto roccioso non è strettamente necessaria (costo biglietto 5€ intero durata 35 minuti) ma sicuramente val la pena raggiungerla per voltarsi a guardate Saint Malo da un punto di vista strepitoso (e normalmente sommerso).
Sempre grazie alla bassa marea, arrivate a Grand Bé dove è sepolto lo scrittore François-René de Chateaubriand e alla più piccola (e lontana) Petit Bé, con il suo forte. Siccome sono più distanti del Fort National (sarebbe preferibile raggiungerle da dalla spiaggia della piscina naturale), non attardatevi troppo perché la marea risale in fretta.
Cittadella fortificata
Il primo approccio con il centro turistico di Saint Malo è Place Chateaubriand dove si trovano localini per goduriose cene a base di Plateau de mer con ostriche freschissime e lo scenografico Castello, sede del museo storico e del Municipio.
Altra cosa da vedere a Saint Malo sono gli edifici in legno. Il primo potrete vederlo proprio qui in piazza. Parliamo del cortile della casa natale di Chateaubriand. Ricordiamo poi le case a pannelli di legno di Rue du Pelicot e l’arcata dei recolletes in Rue des Vieux Remparts (che si vede bene dai bastioni). Essi costituiscono gli unici esempi delle più antiche abitazioni cittadine miracolosamente scampati ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. I devastanti incendi che ne seguirono, distrussero l’80% di Saint Malo e durante la ricostruzione, si optò per il granito di Chausey e i tetti (molto particolari) di ardesia!
Tutta la luce che non vediamo è lo struggente romanzo di Anthony Doerr ambientato proprio a Saint Malo durante la guerra. Leggetelo!
Curiose sono pure l’antica pescheria nell’omonima piazza (Place de la Poissonnerie) e la Casa del corsaro. Questa dimora, oggi è un hotel particulier col nome di “Demeure de Corsaire – Hôtel Magon”.
Incastonata tra le case di granito, si scorge pure la Cattedrale duecentesca di Saint Vincent.
Se avete un languorino, fermatevi in uno dei localini che espongono il kouign–amann un golosissimo dolce tipico a base, ca va sans dire, di burro.
Se invece è quasi ora di cena, sedetevi nel dehor del Cafe Saint Malo (4 place Guy Lachambre, contigua a Place Chateaubriand). Ottimo rapporto qualità prezzo, zuppe di pesce squisite, ostriche strepitose (noi abbiamo ordinato il Plateau La Cote in 4), cappesante gustose e una buona varietà di dolci (tra cui proprio il kouign amann e la creme brulee).
Saint Malo in due giorni
Se avete un giorno in più, tra le cose da fare a Saint Malo, consigliamo sicuramente:
l’Etoile du Roy, la replica di una fregata corsara di 47 metri e 3 alberi del 1745. Sul sito ufficiale potrete visionare le diverse attività per grandi e piccini previste a bordo. L’imbarcazione è ormeggiata a l’esplanade Saint-Vincent (in prossimità del Casinò).
Oltre la Plage des bas Sablons, invece, sul promontorio della Cité d’Alet, vale una visita la Tour Solidor, una panoramica fortezza eretta tra il 1369 e 1382 su volere del Duca di Bretagna Giovanni V per controllare la Rance.
Cosa vedere nei dintorni di Saint Malo
Naturalmente, vi consigliamo di vedere Mont Saint Michel (a una sessantina di chilometri) e la deliziosa Cancale, la capitale dell’ostrica bretone!
Se però siete amanti delle case di campagna in pietra, la vostra meta è Clos-Poulet. Qui gli armatori, tra il 1650 e il 1730, realizzarono le proprie residenze, vicine ma non troppo alla cittadina degli “affari”.
Si contavano circa 300 malouinière, oggi ne resta un centinaio. La più famosa – visitabile – è La Chipaudière, la casa costruita per François-Auguste Magon di La Lande.
Come arrivare a Saint Malo
Per il nostro long weekend tra Normandia e Bretagna, abbiamo optato per l’on the road. Abbiamo preso un volo per Nantes e ci siamo fermati a dormire lì. L’indomani dalla stazione ferroviaria abbiamo noleggiato un’auto (con Sixt, cercando su Rentalcars il preventivo migliore). Il nostro itinerario ha previsto, nell’ordine:
- Rennes (la seconda città di Francia con più case a graticcio dopo Strasburgo)
- Mont Saint Michel
- Saint Malo
- Cancale
Saint Malo dista da Nantes 170km ma distribuiti su più giorni sono assolutamente fattibili.