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Viaggio 10 giorni in Islanda ad agosto

Cosa vedere in 10 giorni on the road in Islanda

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
islanda  giorni agosto seljalandsfoss

10 giorni on the road in Islanda ad agosto: le cose più belle da vedere tappa per tappa e info utili per un viaggio in self drive davvero indimenticabile.

Islanda in Agosto: Il Viaggio

Galleria fotografica del viaggio in Islanda ad Agosto

Mappa e itinerario dettagliato Viaggio in Islanda

Il nostro viaggio in self drive si è svolto essenzialmente lungo la Ring Road, la strada ad anello che percorre il periplo dell’isola lungo il tratto costiero (circa 2100km totali percorsi).

Non ci sono difficoltà di sorta a organizzarlo in autonomia, ma diversi viaggiatori preferiscono rivolgersi a un’agenzia che si occupi di tutte le prenotazioni e, all’occorrenza, fornisca anche un autista.

E’ bene sapere però che, se siete degli appassionati degli on the road, l’agenzia può anche studiare un itinerario tailor made e provvedere al noleggio della vettura, lasciandovi scorrazzare felicemente per l’isola (con un buon margine di risparmio, ovviamente). Noi ne abbiamo una ottima da consigliarvi: lasciate un commento a questo articolo e vi scriveremo tutti i dettagli!

Quando abbiamo iniziato a documentarci, ci siamo subito chiesti: itinerario in senso orario o antiorario?

La scelta, secondo me, può essere condizionata dal periodo in cui si va in Islanda.

Se si parte in periodi in cui il freddo si fa incombente, è sensato visitare prima il nord e poi il sud, per scongiurare il rischio di trovare le strade settentrionali già chiuse per impraticabilità.

Se si parte in agosto, non esistono vincoli di sorta e viaggiare “al contrario”, ci ha convinti che avremmo scoperto le bellezze del paese in ordine crescente: e così è stato, ve lo assicuro!

Il paesaggio islandese ha alimentato incredibili leggende popolate da elfi, demoni, mostri marini e spettri. Se volete scoprire il paese anche attraverso queste storie, leggete l’Atlante leggendario delle strade d’Islanda. Vi innamorerete ancor prima di partire della famosa statale n.1! In alternativa, guardatevi la super serie “Trapped” su Netflix ambientata a Siglufjörður un luogo di pace, silenzi e magia!

1° giorno: arrivo a Keflavik (volo diretto da Roma con Wizzair*).

Abbiamo ritirato l’auto e siamo andati a Reykjavík. Sistemazione nel Centerhotel Arnarhvoll. Distanza percorsa: 50km (circa 45 minuti). Cena: Reykjavik Fish, Tryggvagata 8, per un ottimo fish&chips (20€ a persona compresa birra).

* biglietto comprato a maggio e pagato 200€ a persona con bagaglio a mano e priority.

2° giorno: Circolo d’oro, Parco di Thingvellir, area geotermica di Haukadalur, cascata di Gullfoss e spostamento sulle isole Vestmann.

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Il parco di Thingvellir

Partenza da Reykjavík verso il Circolo d’oro per il Parco di Thingvellir (durata della visita, 2 ore circa).

Spostamento in direzione del parco geotermico per ammirare un Geysir (un po’ sottotono) il più antico geyser conosciuto che ha dato il nome al fenomeno eruttivo dei geyser e un effervescente Strokkur.

Pranzo: panino al salmone (buonissimo) nel Restaurant Geysir Glíma, Geysir Haukadalur 801 (7€ a persona).

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Un silente geysir

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Blasy, la pozza di acqua azzurra nel parco geotermico di Geysir e Strokkur

Quindi tappa alla cascata Gullfoss, la più famosa e spettacolare dell’isola.

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L’imponente cascata Gulfoss

Transfer verso il  porto di Landeyjahöfn per le affascinanti isole Vestmannaeyjar (prenotate anticipatamente il biglietto del traghetto, noi ci siamo imbarcati alle 18:15. 50m di navigazione).

Sistemazione a Heimaey nell’Hotel Vestmannaeyjar. Distanza percorsa: circa 250km (3 ore di macchina). Cena: Einsi Kaldi, il ristorante dell’hotel. Una cena di altissimo livello (60€ a persona per antipasto, secondo e dolce).

3° giorno: tour delle Vestmannaeyjar, Seljalandsfoss e Skogafoss; Dyrholaey e Reynisfjara.

Da Heimaey (l’isola più grande dell’arcipelago e unico villaggio abitato) abbiamo raggiunto (a piedi o in auto come abbiamo fatto noi) il vulcano Eldfell per un’escursione da cui si gode una vista pazzesca su tutta l’isola.

Sempre in auto, ci siamo diretti a Storhofoi e lungo le scogliere della costa ovest per l’avvistamento dei puffin (le pulcinelle di mare) e per ammirare la Elephant Rock.

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Isola di Vestmannaeyjar: panorama su Heimaey dalla cima dell’Eldfell

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I puffins avvistati lungo le scogliere occidentali dell’isola di Heimaey

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Elephant Rock

Pranzo a Heimaey da Gott, Bárustígur 11, consigliatissimo (25€ a persona per un secondo e bibita).

Se volete leggere questa tappa nel dettaglio, leggete l’articolo Vestmannaeyjar cosa vedere sull’isola dei puffin.

Nel primo pomeriggio siamo tornati sulla terraferma.

Dal porto di Landeyjahöfn abbiamo raggiunto la cascata di Seljalandsfoss, dove l’acqua precipita con un salto di 40mt da uno sperone roccioso (si può anche camminare dietro la cascata: veramente scenografica)!

Se riuscite, seguendo il sentiero che costeggia la montagna, raggiungete la piccola ma suggestiva cascata Gljufrabui.

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Passeggiando dietro la cascata Seljalandsfoss

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Una scenografica Skogafoss

A 30’ di strada si trova la magnifica cascata di Skogafoss spesso incorniciata dall’arcobaleno.

La si vede dal basso, ma vale la pena anche salire la scalinata che c’è sulla destra per poterla vedere da una prospettiva diversa. Da lì inizia inoltre uno dei trekking più famosi d’Islanda che arriva sulla cima del vulcano Eyjafjöll, famoso per aver bloccato i cieli di mezza Europa nel 2010 (mettete in conto circa 5-6 ore per l’andata e 3-4 ore per il ritorno).

Tappa alle scogliere di Dyrholaey (altro luogo di riparo dei puffin) con due punti panoramici. Uno è sulla particolare Reynisfjara, la Black Beach.

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Reynisfjara, la spiaggia nera d’Islanda

Sistemazione a Vík al Hotel Vík í Mýrdal. Distanza percorsa: circa 120 km (2h30 di macchina). Cena da Sudur Vik, Sudurvikurvegur 1, buono (42€ a persona per antipasto, secondo, dolce e bibite).

4° giorno: Parco di Skaftafell, Svartifoss, laguna Jokulsarlon e Diamond Beach.

Partenza da Vík  per il Parco Naturale di Skaftafell, ai piedi del più grande ghiacciaio islandese (il Vatnajokull). Trekking di circa 2h fino alla base della cascata di Svartifoss, la cascata nera per effetto delle rocce basaltiche a forma di canna d’organo.

Svartifoss, la cascata tra le colonne di basalto

Svartifoss, la cascata tra le colonne di basalto

Volendo, potete uscire dal parco e imboccando una strada sterrata (lunga 2 km) potete arrivare ai piedi del ghiacciaio Svinafellsjokull. Panino nella tavola calda adiacente al Visitor Centre dello Skaftafell Park.

Foto ricordo dei cristalli di ghiaccio depositati dal mare sulla spiaggia nella Diamond Beach e boat tour su un mezzo anfibio (o in gommone) nella laguna Jokulsarlon tra iceberg e foche (noi abbiamo prenotato alle 18.30 sul sito Ice Lagoon. Prezzo 40€ a persona).

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La laguna di Jokulsarlon

Sistemazione a Höfn al Lilja Guesthouse.  Distanza percorsa: circa 280km (3h30 di macchina). Cena nel ristorantino della guesthouse (53€ a persona per zuppa di pesce, secondo, dolce e bibite).

5° giorno: Egilsstadir, capitale dei fiordi orientali, Seydisfjordur e hot pot a Vok.

Lungo ma panoramico on the road per raggiungere Egilsstadir, con tappa intermedia a Seydisfjordur, il villaggio di pescatori da cui ci si imbarca per le Faroe, famoso per la stradina più instagrammata d’Islanda (assicuratevi di andarci entro ora di pranzo perché dopo precipita nell’ombra)! Ottimo il panino da Aldan.

la stradina colorata di Seydisfjordur

la stradina colorata di Seydisfjordur

Nel pomeriggio, un’esperienza da veri local: bagno rilassante nei Vok Baths (ingresso 43,5€ a persona)!

Sistemazione a Egilsstadir al Lake Hotel Egilsstadir. Distanza percorsa: circa 250km (3h20 di macchina). Cena nel ristorante dell’hotel (56€ a persona per antipasto, secondo, dolce e vino)

6° giorno: Canyon di Studlagil e Cascata Dettifoss.

La giornata inizia con l’escursione nello straordinario e imperdibile Studlagil Canyon, con le colonne di basalto nero che si specchiano in un fiume verde azzurro (se proprio non avete tempo, ma sarebbbe un vero peccato, almeno fermatevi all’omonimo view point per vederlo – parzialmente-  dall’alto).

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Io e lo Studlagil Canyon

Studlagil Canyon

Studlagil Canyon

Spostamento verso Dettifoss, la cascata più potente d’Europa. La serata si può chiudere a mollo in un altro hot pot (ad esempio GeoSea con infinity pool vista mare).

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Dettifoss

Sistemazione a Húsavík al Fosshotel Husavik. Distanza percorsa: circa 290km (4h di macchina). Cena nel ristorante dell’hotel molto buona (52€ per antipasto, secondo, dolce e bibite).

7° giorno: Husavik, Myvatn e Godafoss.

Sveglia presto per il Whale Watching a Husavik (noi l’abbiamo prenotato alle 9 con North Sailing; durata 3 ore. Costo biglietto 70€ a persona). Purtroppo non siamo stati fortunati e abbiamo avvistato solo una minke whale (una balenottera minore) peraltro timidissima!

In 45′ minuti di macchina si raggiunge il grande lago di Myvatn dove vedere 1) il suggestivo cratere Hverfell, la cui bocca si raggiunge a piedi con 20′ di salita. Volendo si può percorrere l’intero diametro di circa 1km!; 2) la grotta Grjótagjá con acqua termale calda dove hanno girato una scena famosa di Game of Thrones; 3) Hverir, un sito geotermico pieno di solfatare e pozze di fango in ebollizione con colorazioni!

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Grotta Grjótagjá

viaggio in islanda ad agosto

Il parco geotermico di Hverir

Compatibilmente con i tempi a disposizione, altro momento relax al parco termale di Myvatn (simile alla Blue Lagoon ma decisamente meno turistico).

La giornata si chiude in bellezza con Godafoss la cascata più bella d’Islanda in un anfiteatro naturale unico.

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Godafoss

Sistemazione ad Akureyri al Centrum Hotel. Distanza percorsa: circa 165km (2h20 di macchina). Cena da Strikid, Skipagata 14, ristorante panoramico e con menu gustosissimo (58€ a persona per antipasto, secondo, dolce e bibite).

8° giorno: Glaumbaer e Hvammstangi.

Se desiderate un hot pot più particolare di quelli provati finora, ad Árskógssandur (a 30km da Akureyri), c’è la Spa Bjórböðin di proprietà di Kaldi, il primo microbirrificio in Islanda.

In questo centro termale potrete immergervi in vasche di legno piene di birra calda (sia all’interno che all’esterno) e ovviamente ordinare un buon boccale di birra prodotta in loco!

Transfer verso Glaumbaer famosa per una fattoria con le tipiche case di torba trasformata in Museo di Cultura Popolare (ticket d’ingresso 1700isk – circa 11€) e sosta a Hvammstangi solo se volete fare un tour in peschereccio, per avvistare le foche, oppure per una cena gourmet in quello che abbiamo eletto come il miglior ristorante della nostra vacanza!

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La fattoria in torba di Glaumbaer

Sistemazione ad Hvammstangi nella Hvammstangi Guesthouse. Distanza percorsa: circa 220km (2h30 di macchina). Cena stellare da Sjávarborg Restaurant, Strandgata 1 (60€ a persona per zuppa di pesce, secondo, dolce, bibite e whisky).

9° giorno: giornata di ritorno a Reykjavik per pomeriggio di relax nella Blue Lagoon e notte nella capitale.

Tappa nella penisola di Snæfellsnes per una delle foto più iconiche della cascata col monte Kirkjufell sullo sfondo, quindi tappa alla Blue Lagoon (io sinceramente dopo tante bellissime piscine e bagni caldi ne avrei fatto a meno perché è davvero troppo turistica e l’ingresso, a seconda del giorno della settimana e dell’ora costa tra i 45 e i 70€) e rientro a Reykjavik.

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Monte Kirkjufell

Sistemazione nel Centerhotel Arnarhvoll. Distanza percorsa: circa 500km (6h di macchina). Cena: Lava Restaurant nella Blue Lagoon. Molto buono ma caro (73€ a persona per zuppa di pesce, secondo, dolci e vino).

10° giorno: tour di Reykjavik e volo notturno su Roma.

Considerazioni finali sull’itinerario del viaggio in Islanda ad agosto

Io sono molto soddisfatta delle tappe inserite in questo viaggio di 10 giorni in Islanda ad agosto perché abbiamo alternato giornate molto intense (tra passeggiate, trekking e cose da vedere) a giornate con diverse ore di auto abbinate a piacevoli momenti di relax.

Col senno di poi, però:

1) visiterei la grotta di ghiaccio all’interno del ghiacciaio Vatnajökull vicino alla laguna glaciale Jökulsárlón oppure farei la passeggiata in cima al ghiacciaio di Svínafellsjökull, nello Skaftafell Park (ora ricompreso nel meraviglioso Parco Nazionale di Vatnajökull). Dei local hanno suggerito di prenotare con Mountainguides e Melrakki perché prevedono tour con gruppi più piccoli (max 8 persone).

2) pranzerei nella vivace cittadina di Akureyri anziché partire al mattino, andrei quindi a fare un bagno in una tinozza di birra calda e sposterei il tour nella fattoria di torba al pomeriggio per arrivare a Hvammstangi in serata, visto che è un micro paese che non ha nulla da offrire a parte un ottimo ristorante.

In alternativa, sceglierei di dormire direttamente a Borgarnes, riducendo le ore di macchina dell’indomani.

Ho scelto tutti ristoranti di alto livello per la sera e onestamente non ho badato a spese. Avrei potuto sicuramente risparmiare scegliendo locali meno pretenziosi (ce ne sono), evitando il “pasto completo” o le birre (che hanno un costo rilevante in Islanda rispetto all’Italia nell’ordine di 6/7€ per una normalissima small).

Addirittura, avrei potuto ulteriormente abbattere i costi cenando nelle guesthouse e facendo la spesa nei supermercati. Semplicemente ho voluto regalarmi un viaggio sensoriale a 360° e mai avrei immaginato di mangiare piatti tanto gustosi (grazie a materie prime eccellenti) in Islanda!

Documenti d’ingresso

In Islanda sono accettati sia la carta di identità che il passaporto.

Per informazioni sempre aggiornate, consultate preventivamente il sito Viaggiare Sicuri – Islanda.

Noleggiare l’auto in Islanda

Noleggiate l’auto appena avrete acquistato il biglietto aereo del vostro viaggio in Islanda perché i costi (elevati) possono incidere significativamente sul budget.

Noi ci siamo affidati a GO Car Rental e si sono rivelati molto efficienti. Hanno anche appena aperto un ufficio all’esterno dell’aeroporto di Keflavik (vi manderanno una email con le indicazioni sull’esatta ubicazione) e potrete quindi ritirare l’auto raggiungendo il point a piedi.

Abbiamo optato per un van NON 4×4 perché l’itinerario non prevedeva F-roads (strade sterrate/con guadi) ma piccole deviazioni rispetto alla Ring Road su strade minori quasi sempre asfaltate o comunque percorribili procedendo lentamente.

Per la prenotazione (comprensiva di un’assicurazione GOLD con un’ottima copertura per danni al veicolo con franchigia ridotta, danni da ghiaia, da sabbia e da cenere) hanno chiesto un deposito cauzionale del 15%.

Consiglio: quando ritirate la macchina, fate un video o diverse foto della vettura che potranno tornarvi utili (come è successo a noi) al momento della restituzione. Non avevamo indicato sul modulo di ritiro una scheggiatura sul parabrezza e la “prova documentale” ci ha evitato un esborso aggiuntivo per un danno non imputabile a noi.

Rispettate i limiti di velocità perché ci sono molti autovelox lungo la strada e ricordate che il vento in Islanda soffia forte quindi non lasciate gli sportelli dell’auto aperti perché potrebbero essere divelti.

Tunnel a pagamento: fra Akureyri e Godafoss c’è un nuovo tunnel a pagamento (1500isk circa 10€). NON ci sono indicazioni chiare (almeno, noi non ne abbiamo viste sebbene il titolare della Go Car Rental ce l’avesse detto). Per non incorrere in multe, (1000isk + la commissione dell’agenzia di autonoleggio) siccome non c’è un casello, pagate il dovuto online sul sito https://www.veggjald.is/en. Il ticket virtuale dura 24 ore entro le quali attraversare il tunnel. Qualora ve ne dimenticaste, potete sanare la posizione con un pagamento tardivo, sempre sullo stesso sito, non oltre 3h dopo il transito.

Il tunnel Hvalfjordur è invece tornato gratuito visto che, in un paese civile come l’Islanda, il pedaggio era riscosso esclusivamente per consentirne la realizzazione. Terminati i lavori, è stato sospeso anche il pagamento.

Parcheggi a pagamento: noi abbiamo pagato il parcheggio in 3 parchi.

  • Thingvellir 1800isk (circa 12€)
  • Seljlandsfoss 700isk (circa 5€)
  • Sfaktafell 1000isk (circa 6,5€)

L’alternativa al noleggio della macchina

Se siete soli e il noleggio è eccessivamente oneroso oppure il budget è buono ma non avete la patente o non ve la sentite di guidare, non rinunciate a un viaggio in Islanda on the road perché potete valutare due alternative:

  1. Carpooling. In Islanda è una formula sicura che vi permette di conoscere altri viaggiatori (o local) che percorrono la vostra stessa tratta dividendo le spese (consultate Carpooling in Iceland).
  2. Agenzia. Se avete un budget buono, potete prenotare il viaggio tramite agenzia (e se non volete guidare, chiedere un conducente).

Il clima in estate in Islanda

Sebbene ad agosto sia ufficialmente estate, le temperature in Islanda si aggirano normalmente tra i 10° (la minima) e i 18° (la massima).

Quest’anno, un’ondata di caldo eccezionale ha investito l’isola per qualche giorno, facendo registrare un picco di 29,4° nel settore di nord-est il 24 agosto (una temperatura che ha sfiorato il record assoluto nazionale di 30,5°C raggiunto nel 1939).

Nonostante ciò, le temperature restano rigide quindi non sottovalutate cosa indossare perché potreste essere costretti a comprare dei capi (costosi) lastminute!

Tra l’altro, il detto islandese “se non ti piace il clima adesso, aspetta cinque minuti e lo vedrai cambiare” è assolutamente vero, quindi preparatevi al caldo e al freddo nel giro di una curva!

Noi abbiamo sperimentato cieli grigi (per la maggior parte del tempo), sole (evviva!), vento (soprattutto a sud), pioggia (poca). Non abbiamo avuto la fortuna di ammirare l’aurora boreale nonostante a fine agosto si possa già sperimentare questo prodigio della natura perché il cielo notturno è stato spesso nuvoloso.

Voi però non disperate e scaricatevi un’app per previsioni attendibili (ad esempio My Aurora Forecast&Alerts, gratis per android ed apple).

Cosa mettere in valigia

Con queste premesse non è stato facile scegliere facilmente l’abbigliamento più adatto anche perché sono partita con un piccolo zaino (di quelli che si devono mettere sotto al sedile di fronte) + un bagaglio a mano (max 10 kg) quindi dovevo assolutamente ottimizzare lo spazio.

Per maggiori informazioni, leggete Misure bagaglio a mano delle compagnie aeree (di linea e lowcost) maggiormente utilizzate!

Non ci dirò “vestitevi a cipolla” perché, ogni volta che l’ho letto prima di partire, non ho trovato poi dei suggerimenti pratici quindi ecco nel dettaglio cosa mettere in valigia per l’Islanda ad agosto!

4 commenti

Daniele & Marilena 17 Novembre 2021 - 9:19

Qui la natura si mette davvero in mostra tra canyon, cascate, laghi, grotte e geyser!
Un meraviglioso quadro naturale. Uno splendido caleidoscopio di colori dalle mille tonalità!
Il post è davvero molto interessante perché offre un’ottima panoramica su cosa fare e vedere in Islanda, ma soprattutto l’abbiamo trovato ricco di informazioni davvero utili!
Grazie mille Monica!

Rispondi
Monica Nardella 30 Novembre 2021 - 12:38

Io ne sono rimasta davvero incantata e non lo avrei mai detto perché non amo il freddo, soprattutto d’estate! Però l’Islanda ti ruba il cuore!

Rispondi
Simona Pasquino 17 Settembre 2021 - 9:26

Spero di poter ammirare presto le meraviglie islandesi. Mi segno anche i cosa avrei fatto col senno di poi perchè il bagno nella tinozza di birra calda mi ispira.
Per fortuna il kit da grande nord ce l’ho tutto 😀
Grazie per questo viaggio virtuale in Islanda!

Rispondi
Monica Nardella 17 Settembre 2021 - 9:54

Dire che sono felice per questo viaggio non in programma è dir poco! Secondo me si dovrebbero sempre indicare eventuali correttivi perché una volta che si è sul posto ci si rende conto dei margini di miglioramento degli itinerari! Spero davvero che possa esserti d’aiuto questo post!

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