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Dove dormire a Bernalda?

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Dove dormire Bernalda vico Metaponto

Dove dormire a Bernalda, piccolo borgo nel cuore della costa Ionica (a due passi da Matera) salito alla ribalta dei media per essere il buen retiro di Francis Ford Coppola e della sua famiglia?

Dove dormire a Bernalda

Immaginate un palazzo padronale e annessi spazi deputati alle attività (frantoio e casalini) incastonati nel centro del paese. Immaginate una donna a cui ogni angolo rievoca un ricordo di quando era bambina con il desiderio sempre più incalzante di far rivivere quella casa, la sua casa.

Borgo San Gaetano poteva restare un sogno ma si è trasformato in realtà grazie a un restyling sapiente, la cura per i dettagli, i sorrisi di chi vi ospita.

Queste dimore di charme sono la scelta migliore che possiate fare se cercate un posto dove dormire a Bernalda.

Se vi piace l’idea del borgo diffuso, se amate il design che sa raccontare la storia di un luogo preservandone l’anima, se cercate ambienti raffinati ma al contempo caldi e accoglienti.

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La reception e la saletta colazioni di Borgo San Gaetano affacciate su vico Metaponto

L’accesso alla struttura è suggestivo di suo: un glicine rigoglioso, tappa obbligata di sposini immortalati dall’obiettivo del fotografo, caratterizza una viuzza lastricata stretta e lunga, vico Metaponto, che culmina nella deliziosa reception.

Mentre le ruote dei vostri trolley risuoneranno allegramente sulle chianche annunciando il vostro arrivo, sarete attratti dalle possenti porte in legno che preservano la privacy degli ospiti che alloggiano nei casalini (gli antichi locali di lavoro a livello strada).

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Lo spazio living della Junior Suite ricavata in uno dei casalini

Il restauro conservativo di questi spazi ha regalato agli ospiti junior suite piene di charme, dotate di grande personalità grazie al mantenimento di elementi originali (come i caminetti o i deliziosi soffitti in tetto di agave) ma al contempo ricche di appeal per il viaggiatore moderno.

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La junior suite creata in uno dei casalini

Oltre alle junior, a Borgo San Gaetano potrete scegliere di alloggiare proprio nell’antico frantoio di famiglia da cui sono state ricavate 4 Dimore su due piani.

Io ho alloggiato nei Casalini ma ho sbirciato in uno di questi appartamenti respirando un’atmosfera intima e familiare nonostante l’eleganza dei materiali e dei tessuti.

A un occhio acuto, non sfugge il riutilizzo creativo di oggetti cari alla tradizione olearia o alla valorizzazione di materiali di antica memoria.

La mia stanza, affacciata direttamente su Vico Metaponto (le altre sono sul giardino che dà su Via Ferri e se seguite la pagina del Borgo scoprirete anche perché la via evoca briganti minacciosi e contadini coraggiosi), mi ha regalato due notti di sogni sereni.

Silenziosa, calda e avvolgente come un abbraccio.

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I Casalini che affacciano sul giardino

La colazione, servita in una saletta adiacente la reception, è una coccola generosa!

Su una madia bianca con gioiosi inserti di diverse tonalità di blu, sono disposti biscotti ai 5 cereali, scorzette (il dolce tipico di Bernalda a base di pasta di mandorle ricoperto di cioccolato fondente, dalla forma di lingua di gatto), crostate, tette delle monache (un soffice pan di spagna farcito con crema pasticcera!), frutta, marmellate fatte in casa, yogurt e pizza.

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La colazione a Borgo San gaetano tra tette delle monache e scorzette

E se avete pensato che la coccola fosse il cibo, vi siete sbagliati di grosso: parlavo del caloroso sorriso dei proprietari di Borgo San Gaetano al vostro ingresso, accompagnato dal buongiorno in coro degli altri ospiti già seduti a tavola!

Tutto il merito va Noemi e Gian Luigi che aprendo le porte della propria casa agli amici, trattano i clienti con una familiarità mai invadente ma attenta e solerte.

E’ inevitabile che si crei un certo affiatamento tra gli ospiti che finiscono col ritrovarsi insieme a spasso per Bernalda o nella vicina Matera!

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Le olive giunte al frantoio Musillo per la molitura

Nel mio weekend a Bernalda avrei dovuto sperimentare Olivarum, un pacchetto grazie al quale trascorrere il sabato all’aria aperta raccogliendo olive e facendo un bel pic-nic a base di piatti della tradizione contadina.

E solo l’idea mi ha riportata a quando, bambina, staccavo a una a una le olive dai rami con dita piccole, veloci e infreddolite. Mia madre mi sgridava. Non voleva che mi stancassi e mi esortava a smettere per raggiungere mia sorella più piccola in macchina, ancora mezza addormentata.

Purtroppo le abbondanti piogge nei giorni precedenti il mio arrivo non hanno reso possibile la raccolta ma l’indomani abbiamo rispettato il programma con una visita al Frantoio Musillo.

L’azienda agricola ha appezzamenti di terreno che si distribuiscono su una superficie di circa 30 ettari in cui si coltivano diverse varietà di oliva quali Ogliarola del Bradano, Leccino, Coratina e Frantoio.

Qui abbiamo potuto osservare le varie fasi della molitura e partecipare a un “oil tasting” con Antonio Racioppi, un assaggiatore professionale che ci ha fatto fare una degustazione per imparare a testare la bontà dell’olio.

Vi siete mai chiesti perché vi piegate all’acquisto di marche pregiate di olio motore “per non rovinare la macchina” e poi vi mettete a caccia di (sconsiderate) offerte per l’olio che ingerite, condendo i vostri piatti con miscele inquietanti? Diventate consumatori consapevoli: un olio extra vergine di oliva ha costi di produzione che non ne consentono la commercializzazione a prezzi da discount quindi diffidate da improbabili promozioni e risparmiate su altro, non sul cibo.

Versate l’olio in un bicchierino. L’analisi visiva (limpidezzadensità e colore) rappresenta il primo approccio in un oil tasting (quello a cui si limita la maggior parte delle persone).

Imparate ad andare oltre.

Copritelo con il palmo di una mano e, mantenendolo nel palmo dell’altra, fate lenti movimenti circolari per intiepidirlo. Sentite il fruttato? Complimenti, siete alla fase due, l’analisi olfattiva.

Portate allora l’olio alla bocca e, provate a coinvolgere tutte le papille gustative perché ciascuna zona recepisce caratteristiche diverse. Avvertite l’amaro e il piccante? Ottimo, analisi gustativa completata!

Vi posso assicurare che tra una “sorsata” e uno spicchio di mela per “pulire la bocca”, mi sembrava impossibile percepire sempre più sensazioni e differenze tra una qualità e l’altra!

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Il parco in cui è immerso il Giardino Giamperduto

Il weekend a Bernalda si è chiuso con un piacevolissimo brunch all’Hotel Giardino Giamperduto. Varcato l’uscio, resterete stupefatti dagli ampi spazi, la quiete, la semplicità e, soprattutto, per il rigoglioso giardino in cui la struttura è immersa che, soprattutto in estate, regalerà refrigerio agli ospiti in piscina o nel parco, con scorci panoramici sulla valle.

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Il brunch domenicale da Giamperduto

Bernalda è un ottimo punto di partenza per scoprire una terra capace di riservare molte sorprese!

Tra le cose da vedere nei dintorni di Matera ci sono le Tavole Palatine di Metaponto. Se non ci siete stati, tutti i nostri consigli su Cosa vedere a Matera e Craco il paese fantasma abbandonato della Basilicata!

Si ringrazia per l’ospitalità Borgo San Gaetano

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