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Recanati e i luoghi leopardiani (e una scoperta)

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Recanati Poesia Passero Solitario

Recanati e Leopardi, un binomio indissolubile! Nel nostro precedente articolo dedicato a un weekend a Recanati, abbiamo parlato dei luoghi che meritano una visita in città oltre al poeta ma una passeggiata in città non può prescindere dai luoghi che lo hanno ispirato.

Ve lo diciamo subito: se a scuola lo raccontassero come lo hanno raccontato a noi, sicuramente sarebbe meno ostico e le sue poesie sarebbero studiate con maggiore interesse. Un esempio? Chi di noi non lo immagina malaticcio, curvo sui libri e vagamente depresso? Tutti, o quasi.

Ebbene, sapevate che appena maggiorenne aveva progettato un piano di fuga da Recanati tanto da farsi rilasciare un passaporto per il Lombardo-Veneto dalla Delegazione di Polizia di Macerata con uno stratagemma? E che quel passaporto lo utilizzò, non subito perché venne scoperto e dissuaso dal partire dal padre Monaldo, ma negli anni a seguire per “girare l’Italia”, nonostante la malattia debilitante che lo aveva colpito? Sono certa di no.

Io quel passaporto l’ho visto e mi sono commossa, devo confessarlo. Perché Giacomo – sì, voglio chiamarlo col suo nome perché da quel giorno non lo vedo più come il poeta che si studia a scuola- era un ragazzo intelligentissimo che provò a sfuggire a un destino segnato dalla madre bella ma algida e scostante, da un padre erudito e contrario a qualunque forma di cambiamento, da un corpo che fu prigione più della “sua” Recanati.

Ma ci riuscì, per pochi anni, prima che la morte lo cogliesse a Napoli, città che amò profondamente tanto da scrivere ‘la dolcezza del clima, le bellezze della città e l’indole amabile e benevola degli abitanti mi riescono assai piacevoli’. Dopo questa doverosa premessa, iniziate la vostra passeggiata per Recanati lungo il percorso leopardiano partendo da lontano.

Recanati-Colle-Infinito

Colle dell’Infinito

Sguardo verso il monte Tabor

Un primo approccio con le atmosfere respirate dal giovane Giacomo potrete apprezzarlo di fronte alla vetta del Monte Tabor che si staglia oltre il grappolo di case attorno alla Torre Civica. Il panorama che si gode dal colle, dove il giovane poeta amava rifugiarsi in riflessione (e che potrete apprezzare al termine del tour), ispirò L’Infinito.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura.

La piazza con la sua statua

Proseguite il cammino per Corso Persiani (decorato da luminarie che riportano i versi delle poesie) e raggiungete piazza Giacomo Leopardi, dove si staglia la statua del poeta proprio di fronte al Municipio.

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Palazzo Comunale e statua di Leopardi

Il tour continua per Corso Cavour, Via Antonio Calcagni e quindi Via Roma. Oltre a notare, lungo le pareti di case e negozi, un arredo urbano che non contempla solo i fiori ma bellissime citazioni tratte dal ricco repertorio leopardiano, prestate attenzione alla piccolissima piazzetta che si apre sulla destra per accedere alla Chiesa di Sant’Agostino.

Recanati-luoghi-leopardi

Poesie lungo il percorso leopardiano

Nel chiostro di questa chiesa si trova infatti la

Torre del Passero Solitario

D’in su la vetta della torre antica,
passero solitario, alla campagna
cantando vai finché non more il giorno;
ed erra l’armonia per questa valle.

Recanati-torre-passero

La Torre del Passero Solitario

Via Leopardi

In questa strada incontrerete una concentrazione di luoghi leopardiani: la Casa-museo, la Piazzuola Sabato del Villaggio che ispirò l’omonima poesia, la Casa di Teresa Fattorini, resa immortale da A Silvia, e la Chiesa di Santa Maria di Montemorello dove è custodito il certificato di battesimo di Giacomo.

I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo.

Recanati-Piazzetta-Sabato-Villaggio

Piazzuola Sabato del Villaggio

Consigliamo caldamente la visita di Palazzo Leopardi perché la guida vi illuminerà su tanti aspetti meno noti della vita di Giacomo, rendendolo più umano e vicino persino a tanti ragazzi di oggi. Poiché la casa è ancora abitata, potrete accedere esclusivamente alla Biblioteca ubicata al primo piano.

L’accesso avviene attraverso un ampio salone settecentesco e resterete sicuramente esterrefatti dall’impressionante mole di libri collezionati da Monaldo a cui attinse il figlio per il suo studio matto e disperatissimo e che potrete sfogliare facendo richiesta scritta.

La famiglia possedeva anche gli spazi confinanti ai giardini sul retro del Palazzo ma dal ‘400 vennero donati per la realizzazione del Convento di Santo Stefano, oggi sede del Centro Mondiale della Poesia. Una delle poche “distrazioni” di Giacomo, mentre sedeva alla sua scrivania, era la voce di Teresa, che proveniva dalla finestra di fronte, “all’opre femminili intenta“.

Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.

Recanati-Casa-Silvia

La casa di Silvia

Concludete dunque il vostro tour proprio su Monte Tabor e fermatevi, in silenzio, di fronte al bellissimo panorama che si apre davanti ai vostri occhi.

recanati-Monte-Tabor

Panorama dal Monte Tabor

Recanati-colle-infinito-

Colle dell’Infinito

A noi Recanati con gli occhi di Leopardi è piaciuta tantissimo: a voi?

Rileggetevi i Canti di Leopardi, li apprezzerete sicuramente!

Indirizzo: Via Leopardi 14. Prezzi: biglietto cumulativo Biblioteca + mostra 10€ intero, 7€ over 65, 5€ ragazzi dai 6 ai 18 anni. Orari: Primavera/Estate aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18. Autunno/Inverno: 9.30-13 e 14-17.30 chiuso tutti i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1 gennaio. Contatti: +39 071 7573380.

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