Circondata da un mare dalle mille sfumature, battuta dai caldi venti della vicina Africa, Lampedusa è uno di quei posti che ti entrano da subito nel cuore.
Lampedusa
Abbiamo visitato questa piccola isola nel cuore del Mediterraneo grazie a un tour organizzato da Bluewago e siamo rimasti folgorati dalla sua bellezza fatta di natura, storia, buona cucina ma anche dalla grande ospitalità degli isolani.
Lampedusa fa parte dell’arcipelago delle Pelagie. Insieme a Linosa, sono le uniche due abitate. Le altre isole sono Lampione, Isola dei Conigli e lo Scoglio del Sacramento.
Dove dormire a Lampedusa
L’hotel che ci ha ospitato per tre giorni ci ha davvero fatto sentire come a casa. El Mosaico del Sol si trova a due passi dal porto vecchio e ogni suo angolo profuma di sole e di estate.
Dai colori degli interni arredati con stile e semplicità, alla terrazza panoramica che offre una splendida vista sul porto. Renato, il proprietario, è una di quelle persone che, dopo aver visitato l’isola, se n’è innamorato e ha deciso di trasferirsi qui.
Sono tanti quelli che come lui hanno mollato tutto, anche Giuseppe del Marina Diving, che ci ha fatto da guida nel nostro tour.
L’isola è molto piccola e l’aeroporto dista poco dal centro ma è meglio organizzarsi noleggiando un motorino o una macchina, oppure prenotare un servizio transfer (noi abbiamo provato quello di Giovanni, Noleggio Summerland).
Centro Area Marina protetta
Nel pomeriggio ci dedichiamo alla visita del Centro Area Marina protetta. Fabio, il responsabile, ci racconta alcuni segreti e curiosità della vita sottomarina di Lampedusa: lo sapevate che questa è la terza area del mondo dove si concentra la presenza dello squalo bianco e che non serve andare dall’altra parte del mondo per avvistare le balene perché si possono osservare anche qui nel mese di marzo?
Un altro animale simbolo di Lampedusa è la tartaruga e lo scopriamo andando a visitare il Centro di Recupero delle tartarughe marine (chiuso purtroppo dal 2023). Questa specie, così importante per l’ecosistema marino, si sta purtroppo estinguendo ed è fondamentale fare di tutto per salvarla.
In primis, preservando le aree di nidificazione come la famosa spiaggia dei Conigli (che è agibile solo per la balneazione di giorno) ma anche soccorrendo questi animali presso il Centro.
Leggi l’articolo dedicato alle spiagge di Lampedusa
Non c’è vacanza a Lampedusa che si definisca tale senza un giro in barca, che permette di esplorare angoli selvaggi e incontaminati della costa e stupirsi ancora di più dei colori del mare.
Con il catamarano abbiamo raggiunto quella che Modugno chiamava “piscina di Dio” e cioè Cala Tabaccara.
Quando il mare è calmo, le barche sembrano sospese tanto è trasparente l’acqua. Quale posto migliore per fare un’immersione? Per alcuni di noi è stata la prima volta ma con l’aiuto di Giuseppe del Marina Diving abbiamo potuto esplorare, seppur brevemente, i fondali dell’isola.
La maggiore delle Pelagie è una delle mete predilette dai sub, che qui trovano un mondo sottomarino affascinante ricco di specie e una visibilità che nelle giornate limpide arriva fino a 40 metri.
Nell’articolo dove mangiare a Lampedusa trovate i nostri consigli per pranzo, cena e l’aperitivo!
Lampedusa oltre il mare
Dedicate un pomeriggio a esplorare l’entroterra perché Lampedusa non è solo mare!
All’Archivio Storico Nino ci racconta la complessa storia dell’isola, abitata già in epoca preistorica. Assieme a un gruppo di volontari, si impegna a conservare e valorizzare il suo prezioso passato.
A bordo di un mehari, tipica auto aperta che ormai si trova solo qui, ricordatevi di fare tappa alla Porta di Lampedusa (il monumento dedicato alle tante vittime del mare) e al faro più a Sud d’Europa. L’ora perfetta è al tramonto perché assisterete alla vera magia!
Al momento della partenza, dedichiamo un ultimo sguardo al porto, alla vita tranquilla dell’isola che scorre lenta, mentre i pescatori a riva sistemano le reti sperando l’indomani di fare una buona battuta di pesca.
Un’isola così diversa da come la dipingono i media, così intima, piena di tradizioni e bellezze che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare giorno dopo giorno. Un’isola che va riscoperta, soprattutto fuori stagione, quando ad animarla sono i sorrisi e il calore della gente del posto e il blu del mare è uno spettacolo da godere tutto per sé.
La chicca
A Lampedusa si è tenuto per 10 anni un festival di musica leggera, organizzato da Claudio Baglioni, che si chiamava O’ Scià dall’espressione dialettale locale che significa “fiato mio“. Questa parola viene utilizzata dagli isolani come saluto amichevole e presto la kermesse è diventata uno strumento di sensibilizzazione sul problema dell’immigrazione. Purtroppo nel 2012 ha chiuso i battenti con l’ultima edizione CiaOscià.
5 commenti
E’ stato bellissimo condividere quest’esperienza con voi: un’isola meravigliosa che ha tantissimo da offrire, ma scoprirla con dei buoni compagni di viaggio è sicuramente un valore aggiunto!
Alla prossima avventura! 🙂
ma che posti incredibili sono????
Bisogna andarci!!!
Prima di subito, Alessandro, sono posti fantastici!
E niente… spettacolo!!
Mi tocca andarci… grazie per le info, sempre utilissime
Grazie Simona! Spesso scappiamo verso mari esotici senza sapere che qui, dietro l’angolo, ci sono spiagge favolose, un cibo squisito e un’accoglienza che non ha bisogno di presentazioni. W Lampedusa 😀