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Itinerari nella Bellano di Andrea Vitali

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Bellano veduta e

Sulla sponda lecchese del lago di Como si adagia un grappolo di case attorno a una piccola piazzetta. Sono solo tremila le anime che si muovono tra vicoli, botteghe, il bar storico, la chiesetta, il profilo del cotonificio Cantoni eppure… eppure ne succedono di cose a Bellano!

Bellano sul Lago di Como

Il piccolo comune è un concentrato di storie e misteri e desideri e segreti solo apparentemente slegati gli uni dagli altri.

E invece no. In tutti i romanzi di Andrea Vitali la sarta, il prevosto, il brigadiere, il meccanico, il podestà, il maestro, il segretario di partito, il medico, la modista dopo due tre capitoli introduttivi si incroceranno inevitabilmente. I nodi verranno al pettine al cimitero o nella casa di riposo, sul traghetto Savoia che fa la spola quotidianamente tra i comuni lungo il lago o alla caserma dei carabinieri. L’autore di questi romanzi “corali” è un medico che in trent’anni e passa di carriera di storie ne ha sentite parecchie. Perché pare che, quando devi raccontare un acciacco, non resisti alla tentazione di darti una spiegazione, nonostante sia seduto di fronte al dottore, che pure dovrebbe essere in grado di fare una diagnosi! E tra una chiacchiera e l’altra, una prescrizione e un augurio di pronta guarigione Vitali ha raccolto un archivio di tic, aneddoti, espressioni utili a definire la giostra di figure che abitano il paese in cui lui stesso è nato e cresciuto e che conosce meglio delle sue tasche. Bellano è personaggio tanto quanto gli altri: i luoghi sono molto più reali che romanzati anche se i fatti si svolgono agli inizi del secolo scorso quando il paese era vivace e laborioso e non soffriva l’oltraggio dell’abbandono da parte dei giovani alla ricerca di un lavoro sicuro. Vitali riesce a intrecciare storie attorno a fatti realmente accaduti in paese (come la Crociera Aerea del Decennale in idrovolante, partita il 1 luglio 1933 da Orbetello e arrivata il 12 agosto a Chicago) o inventati di sana pianta come la fondazione del Corpo Musicale Bellanese nel 1924 (e risalente invece al ‘700). Tra i romanzi più belli – a parer nostro – “Olive comprese”, “La figlia del podestà” e “Almeno il cappello”, tutti editi da Garzanti. Ma potrete trovare Bellano negli occhi della Signorina Tecla Manzi, in quelli dell’operaio tessile Eraldo Bonomi o della rossa e focosa Mirandola. Poi, per pura curiosità e da veri Turisti di Mestiere, potrete andarci di persona, per scoprire se è ancora come la vedevano loro.

Orrido di Bellano

Orrido di Bellano [foto di By Francescogb – Own work, CC BY-SA 3.0 – Opera propria. Con licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 tramite Wikimedia Commons]

La chicca: l’Ufficio Turistico organizza durante i mesi estivi una passeggiata di due ore (la domenica mattina e su prenotazione) intitolata “mappa itinerari nella Bellano di Andrea Vitali“.  Sempre con loro, fate una tappa all’orrido di Bellano, una suggestiva gola naturale provocata dall’erosione del torrente Pioverna. Grazie alla presenza di una passerella potrete ammirare la natura prorompente e ascoltare il rimbombo delle acque in tumulto. Nei pressi dell’orrido si trova anche la Cà del diavol che certamente contribuirà a rendere la scoperta del paesino sul lago ancor più suggestiva!

Orrido di Bellano: prezzi visite individuali 3€ intero; 2,50 ridotto. Orari: da aprile a settembre tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19. Luglio e agosto tutti i giorni dalle 10 alle 19. Marzo, ottobre e novembre festivi e prefestivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17; gennaio, febbraio e dicembre festivi e prefestivi dalle 14 alle 17. 25 dicembre chiuso. Per ulteriori informazioni 338 5246716 o 333 1372045.

3 commenti

federica 21 Settembre 2015 - 11:06

ho letto solo un libro di Vitali: la ruga del cretino. Non mi è piaciuto moltissimo, ma mi ha fatto venire una gran voglia di lago 🙂

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Monica Nardella 22 Settembre 2015 - 16:11

La ruga del cretino non lo conosco :/ Da quando ho scoperto che i libri possono ispirarmi itinerari speciali durante i miei viaggi ho incrementato a dismisura la lettura (certo, mi serviva la scusa!)

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Milly 12 Novembre 2014 - 14:22

Sono sempre incuriosita dalla possibilità di visitare dal vivo luoghi raccontati nei romanzi…
Ma un dubbio ce l’ho sempre: meglio prima leggere il romanzo -col rischio di farsi influenzare da quanto letto- o meglio prima andare, farsi un’idea e poi leggere?

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