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Cooking for Art a Roma: noi c’eravamo!

Pubblicato: Ultimo aggiornamento il
cooking for art roma

La rassegna gastronomica Cooking for Art, dopo il grande successo delle precedenti edizioni, si è svolta da sabato 1 a lunedì 3 novembre presso la factory “Officine Farneto” di Roma nella splendida cornice dei colli della Farnesina.

Una tre giorni organizzata dall’Associazione Witaly interamente dedicata alla cultura enogastronomica e alle sue varie espressioni (come evidenzia già il nome della manifestazione).

In uno spazio all’esterno, i più grandi chef del panorama nazionale e internazionale, divisi per stand tematici rappresentativi dei ristoranti di provenienza, si esibivano a scena aperta nelle loro creazioni davanti agli occhi estasiati di noi avventori.

Chef stellati del calibro di Heinz Beck e Francesco Apreda, il primo, guru della Pergola dell’Hilton di Roma ed il secondo, Head Executive Chef dell’hotel Hassler di Trinità dei Monti… e scusate se è poco!!!

I piatti creati venivano serviti al pubblico alla modica cifra di 5€ (acquistando “gettoni” nei punti vendita adibiti).

Una filosofia interessante che ha messo alla portata di tutti piatti che degustati nei ristoranti dei pluripremiati chef sarebbero altrimenti inaccessibili.

Un saluto e un ringraziamento particolare vanno allo chef Marco Martini di Stazione di Posta a Roma.

Allievo di Heinz Beck recentemente premiato come migliore emergente del centro Italia, incuriosito dai nostri sguardi affascinati ha intrapreso un simpatico scambio di battute e ci ha poi gentilmente offerto una degustazione della sua versione “evocativa” del tonno e pomodoro.

Un pane morbido insaporito al pomodoro acido e sopra una fettina di tonno rosso marinato a crudo guarnito con una riduzione di panzanella, una maionese al limone e un olio al basilico, perfetto nella sua semplicità ed estremamente gradevole alla vista nonostante l’impiattamento in plastica.

Del sapore è inutile parlarne perché non ci sono aggettivi, va solo provato.

La parte interna della factory era interamente adibita a mostra mercato di prodotti di alta gastronomia e di case vinicole accuratamente selezionate in rappresentanza delle diverse regioni italiane e non solo, visto che vi era il presidio dell’Ambasciata della Repubblica Ceca e alcune produttrici di paesi confinanti come la Slovenia.

Tra la salumeria selezionata ci hanno particolarmente impressionato il prosciutto dolce, il culatello e il prosciutto cotto alla brace in particolare dell’azienda Premiata Norcineria Renzini e dell’azienda prosciuttificio Ghirardi Onesto di Langhirano, rinomata capitale mondiale del prosciutto di Parma DOP.

Cooking for Art, Roma 2014

Cooking for Art Roma, 2014

C’era anche una rappresentanza del prosciutto spagnolo Serrano che non veniva offerto in assaggio bensì in dosi già confezionate sottovuoto.

Per quanto riguarda i formaggi, il trionfo del parmigiano Reggiano in tutte le sue forme e stagionature, ma anche pecorini divisi per zone di provenienza e formaggi di alpeggio e pre alpeggio come il Summer della Valdossola.

Tra i prodotti più ricercati andavano per la maggiore le conserve e intingoli vari sia dolci che salati;  la nostra medaglia d’argento va alla cooperativa di produttori sarda “Samarigosa”,  fornitore ufficiale del Cagliari calcio ed alla sua crema di carciofi e bottarga che ci hanno concesso in assaggio su pane carasau.

La medaglia d’oro va senza dubbio all’olio al Trombolotto dell’azienda ristorante Il giardino del Simposio di Sermoneta.

Il trombolotto è un particolare limone autoctono sermonetano che viene spremuto a freddo insieme alle olive e poi lasciato a riposo per trenta giorni in infusione con una dozzina di erbe aromatiche di sottobosco della macchia mediterranea.

Tutto ciò per dare vita a questo elisir di gusto adoperato fin dal Medioevo quando nato per nascondere il rancido della carne guasta diventa poi condimento prezioso per le portate dei fastosi banchetti della nobiltà della zona.

Perfetto per condire paste particolari, carni  bianche e pesci di pregio. Muore alla perfezione su crostacei e affumicati.

Cooking for Art Roma, 2014

Cooking for Art Roma, 2014

Quanto al vino possiamo garantirvi che il calice che ci hanno consegnato all’ingresso è rimasto vuoto solo quando siamo andati via.

Abbiamo assaggiato sicuramente tutti ottimi vini provenienti da case vinicole non rinomate e spesso a “tiratura” limitata ma anche di questi ci siamo permessi di stilare una nostra personale classifica.

Il bronzo lo assegniamo al vino georgiano St. Gregory, felice connubio tra Cabernet sauvignon europeo e saperavi, vitigno autoctono georgiano.

La medaglia d’argento va al nero di Troia in purezza dell’azienda biologica Valentina Passalacqua di Apricena, Foggia, un vino di quelli “traditori” che mentre lo bevi sembra quasi un novello nonostante il colore scuro ma poi leggi l’etichetta e scopri che ha un grado alcolico del 14,5% anche fresco di vendemmia.

Medaglia d’oro al Polissena IGT Toscana rosso, superba espressione di sangiovese in purezza della casa vinicola tenuta Il Borro nel cuore della Toscana.

Dulcis in fundo, all’angolo prima dell’uscita, abbiamo posato i nostri sguardi su una collezione di caviali pregiati della ditta “Calvisius Caviar” che esponeva questa composizione di 16 scatolette, 4 di ogni tipo dei più ricercati caviali al mondo tra cui l’intramontabile beluga.

Questo ovviamente non lo facevano degustare perché chiudere quella confezione e portarsela a casa sarebbe stato quasi come rapinare una banca!

Ci abbiamo anche fatto un pensierino ma abbiamo desistito e ci siamo accontentati di lasciare la manifestazione rievocandone con la mente i profumi e i sapori.

Articolo redatto da Fabio e Irene

2 commenti

fabio stivali 11 Novembre 2014 - 15:49

Ma grazie veramente ..siamo onorati di questa bellissima recensione..vi aspettiamo a Sermoneta per conoscerci meglio.
Fabio e Angela Stivali

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Monica Nardella 12 Novembre 2014 - 10:17

Noi veniamo, eh?! Grazie a voi 😀

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