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Lo Scaffale di TDM: Breaking news.

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giornale e caffè

Il turista di mestiere è immerso nel flusso di notizie come chiunque altro. Le Breaking news, si susseguono a ritmo incessante, da ogni parte del globo terracqueo ci giungono notizie, notizie, notizie. L’affastellarsi di tante informazioni, lo sappiamo, crea assuefazione ed anestesia. Un fatto, che per rilevanza, un tempo sarebbe rimasto ben presente, oggi scivola via più o meno velocemente.

Forse fermarsi per qualche tempo, non su ogni cosa ma almeno su un paio di fatti di peso, non è detto che sia una cattiva idea. A noi appare naturale che quel fermarsi, avvenga in un luogo nel quale abitano dei libri.

Qualche mese fa abbiamo viaggiato in Turchia in bella compagnia: spuntava, primo fra tutti, Pamuk. Ancora in precedenza, a bordo della nave di Odisseo, eravamo partiti da quelle latitudini verso Occidente, mentre Troia in fiamme, bruciava alle nostre spalle.

Oggi, non possiamo fare a meno di tornare in Turchia, per ricordare l’ennesima tragedia sul lavoro (la drammatica esplosione nella miniera di Soma  del 13 magio 2014). Mettere in tasca qualche buona pagina, per essere vicini a quelle persone che scivolano nelle viscere della terra, come se l’Ottocento non fosse mai passato, per grattare dalla roccia il carbone da mandare in superficie; persone che poi restano laggiù.

Due classici Rosso Malpelo di Giovanni Verga e Germinale di Emile Zola. Rispettivamente un racconto ed un romanzo pubblicati da quasi tutti. La catastròfa. Marcinelle 8 agosto 1956 di Paolo Di Stefano, un ottimo libro (edito dalla Sellerio nel 2011): quando eravamo immigrati di terza categoria e morivamo per un boccone di pane.

Se è vero che viaggiare è prima di tutto un piacere, un allontanarsi dalla routine, un conoscere altri luoghi e persone, è anche vero che la conoscenza non è svincolata dal dramma, dalla tragedia umana (ricordo, su questo l’insegnamento di Marquez). Ad esempio, tra un paio di settimane, inizieranno i Mondiali di calcio in Brasile.

Ah.. il Brasile! Terra formidabile, immensa, complessa, di una bellezza, in alcuni luoghi, ancora incontaminata. Per prepararsi al viaggio, godere dello spettacolo sportivo (anche da casa, è ovvio), cosa mettere in valigia, con cosa avvicinarsi a quelle spiagge così famose? Teniamo bene a mente, noi che (nonostante i nostri problemi) beneficiamo di tanto, che il popolo del Brasile ha protestato e, a buona ragione protesta ancora, contro l’investimento miliardario, di denaro pubblico, impiegato per garantire la manifestazione: in un paese dove povertà e favelas costituiscono i tre quarti del paesaggio sociale!

Allora, tenendo a mente questo, potrebbe essere utile rileggere quella Storia universale dell’infamia di Borges, dove l’autore argentino, grazie alla sua immensa capacità, riesce a dirci tanto su chi siamo, anche se apparentemente ci intrattiene con storie molto belle ed affatto pesanti.

Dopo molto tempo che non frequentavamo qualche vecchio e barbuto greco antico, per la coda ed i saluti di questo post, rispolveriamo uno dei grandi viaggiatori dell’antichità: Erodoto. Partire per ogni luogo con le Storie di Erodoto in tasca, anche per la ISS (Stazione Spaziale Internazionale), è essere sicuri di partire con un amico che non ci tradirà mai. Non si potrà mai chiarire a sufficienza a chi non lo abbia letto che gran libro che sia.

Erodoto racconta, a volte (spesso?) inventa, esagera (quasi sempre!).

C’è sempre un sacerdote, un uomo, un chissachì che gli ha raccontato qualche fatto. Così con questo espediente, il nostro, si sente al sicuro; non è lui che dice, lui riporta notizie testimoniate da altri, e ce ne racconta tante. Uno spasso. È una miniera (così chiudiamo il cerchio, ma in allegria) piena di… tutto. Alla prossima, M.I.

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