Cosa mangiare a Monteriggioni per tornare per un paio di giorni alla vita medievale della campagna Toscana?
Monteriggioni
La nostra rubrica enogastronomica questa volta vi condurrà nella campagna della bassa Toscana in provincia di Siena per proporre un vero viaggio nel passato sia a livello visivo che a livello gustativo.
Eccoci a Monteriggioni, un comune di circa 10.000 abitanti formato da diverse frazioni rurali. La particolarità è però quella di essere ancora un borgo fortificato con il tracciato delle mura perimetrali costruito semplicemente seguendo la forma naturale della piccola altura su cui si erge.

Monteriggioni, centro storico – foto | Santa Cruiser
Monteriggioni fu voluto come presidio difensivo dal podestà di Siena agli inizi del 1200. Dall’alto di una delle 14 torri di guardia era possibile sorvegliare la via francigena e buona parte della Val d’Elsa (avete letto il nostro Weekend a Casole d’Elsa?)
Oltre a essere stato il set di numerosi film e noti spot pubblicitari, ha ispirato una delle strutture d’assedio del famoso videogioco “Stronghold”.
Dante citò il borgo nel canto XXXI dell’Inferno, ai versi 40-45
però che, come su la cerchia tonda
Montereggion di torri si corona,
così la proda che ’l pozzo circondatorreggiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove del cielo ancora quando tuona.

Monteriggioni by night – foto | Antonio Cinotti
Cosa mangiare a Monteriggioni
Monteriggioni si trova esattamente al confine tra il territorio del comune di Siena e la bassa Val d’Elsa, pertanto i suoi prodotti enogastronomici sono quelli caratteristici dell’agro senese e del chiantigiano.
Da sempre l’economia di questo paesino si è basata sulla coltivazione dell’olivo e della vite come per quasi tutta la Toscana, ma attualmente rimane una prevalenza per la viticoltura e si è avuto un crescente sviluppo dell’artigianato, soprattutto a livello food&wine.
Olio di oliva
Se si parla di provincia senese, il viaggio tra i sapori non può che partire dall’olio d’oliva.
L’extravergine prodotto in queste terre è da sempre garanzia di qualità, tant’è vero che oltre al marchio commerciale DOP è stato insignito del più ben prezioso marchio DOCG.
Caratteristiche comuni dell’olio toscano sono il colore verde intenso, una fragranza erbacea, un gusto sapido e leggermente piccante. L’uso principale che ne viene fatto per non perdere le eccellenti qualità di cui si è detto è il condimento a crudo di bruschette, minestre di verdure e legumi o a filo sulle carni alla griglia e bollite.

Lardo e cinta senese – foto | sunday driver
Le pregiate carni
La Toscana, e i borghi come Monteriggioni in particolare, sono da sempre tra i migliori pascoli per l’allevamento dei bovini la cui carne risulta così tenera e saporita proprio in virtù dell’ottima qualità del foraggio.
La razza più gettonata resta ovviamente la fantastica Chianina ormai conosciuta e apprezzata anche fuori dalla regione; non potete perdervi una fiorentina, una costata o un’entrecôte alla brace; se non volete tornare uomini primitivi potete optare per una classica tagliata semplice all’olio e rosmarino o deluxe con una scagliata di tartufo.
Non solo carne bovina, ma anche suina dove a farla da padrone è la razza allevata esclusivamente in queste zone, la nota Cinta Senese così chiamata perché i maiali sono neri ma si distinguono per una caratteristica striscia di pelo di colore più chiaro che sembra quasi un “collare”.
Ottime la costata e la braciola ai ferri se volete sostituire la carne rossa, ma assolutamente da assaggiare sono il prosciutto sia cucinato che stagionato e il saporitissimo guanciale senza dimenticare che dalle salsicce e le spuntature di questi maiali potrete ottenere un ragù d’altri tempi.
Molto usato è anche il lardo aromatizzato ideale da far sciogliere su una bruschetta o per arricchire di sapore intingoli e carni alla brace.

Bruschette con crema di lardo di cinta senese e tartufo, pecorino, acciughe, fegatini – foto | Rubber Slippers In Italy
Il retaggio della tradizione medievale unito alla fiorente attività venatoria di queste zone permette di gustare anche sorprendenti piatti di cacciagione sia classici che rivisitati ad opera degli abili gastronomi toscani. Lo scettro del comando spetta al cinghiale selvatico usato per ragù, spezzatini e salumi stagionati ma potrete assaggiare anche selvaggina più di nicchia come gallina faraona, pernice e anatra selvatica.
I funghi
Variando sul tema carne, altra cosa da mangiare a Monteriggioni sono i funghi, adoperati sia come protagonisti principali del piatto che come gustoso contorno.
I più ricercati sono ovviamente i porcini da provare interi alla piastra quando sono freschi o come accompagnamento di piatti di carne, ma gli stessi porcini uniti agli altri funghi di bosco sono uno dei condimenti tipici sia delle fettunte, le tradizionali bruschette toscane, che delle varie paste fresche proposte.

Pici all’Aglione – foto | Rubber Slippers In Italy
La pasta fresca
Passando dunque alla pasta, anche per gli amanti del carboidrato c’è solo l’imbarazzo della scelta tra pappardelle, fettuccine e pici quasi sempre fatti in casa ma di qualità anche se confezionati.
Ideali se conditi con gli squisiti ragù di cinghiale o di cinta o con le varie creme ai profumi del bosco, ma anche con un semplice sugo al pomodoro fresco o all’aglione.
Tipico della zona è il tortello di pasta farcito con patata e pomodoro secco ma più in generale c’è una vera e propria cultura della pasta fresca ripiena che di solito viene farcita con i funghi, la zucca o i salumi e condita con saporiti intingoli.

Tortelli di carne, Toscana – foto | AroundTuscany
A Monteriggioni potrete anche gustare l’antico pane a legna, ricordate che è rigorosamente pane senza sale, di fatti quasi sempre fa da base per crostini e fettunte alla maremmana.
Dove Mangiare a Monteriggioni
Ristorante Il Feudo – Monteriggioni
Situato in un angolo della piazza centrale del borgo, questo piccolo ristorante con annesso bar offre ai tanti visitatori la possibilità di assaporare i gustosi piatti della tradizione senese e toscana in generale a prezzi del tutto vantaggiosi ma senza risparmio sulla qualità dei prodotti.
Gli antipasti sono in prevalenza a base di bruschette e crostoni ma non mancano i classici taglieri di salumi e formaggi. Vi consigliamo l’antipasto della casa o un semplice crostone lardellato con cinta senese, a seguire troverete una discreta varietà di primi piatti, di cui molti a base di pasta fresca ripiena e non.
Assaggiate, tra tutti, i canonici pici al ragù di cinghiale se siete tradizionalisti, se preferite i funghi, scegliete quelli ai profumi di bosco.
Se volete concedervi un piccolo lusso, ordinate le lunette con salsa di tartufo e tartufo nero scagliato. Per continuare, se avete ancora spazio, andate sulla fiorentina preparata all’antica maniera oppure se preferite, un filetto di cinta senese al lardo aromatico.
Ricordate che quasi sempre le pietanze di carne vengono servite con fagioli o patate al forno.
Per accompagnare il tutto, una soddisfacente lista dei vini sia al calice che in bottiglia: se volete degustare al bicchiere, optate per un Rosso di Montalcino o un Nobile di Montepulciano, se invece preferite l’etichetta, ordinate un Chianti classico o un Morellino di Scansano, da provare anche il vino della casa.
Ristorante Gallo Nero – Siena
Ecco un valido indirizzo dove mangiare a Monteriggioni e dintorni. Se vi trovate a Siena e volete proseguire il vostro salto nel Medioevo recatevi in questo caratteristico locale a tema a pochi passi da Piazza del Campo.
Già all’ingresso vi sembrerà di tornare indietro nel tempo sia per come è strutturato ed arredato l’ambiente sia per il personale che vi accoglierà e servirà in costume tipico.
Come in tutte le antiche cantine, le sale si susseguono nei piani inferiori quasi a sembrare delle piccole grotte. A voi la scelta di degustare i piatti della tradizione medievale o della tradizione contadina.
Se non prendete l’intero menu medievale, fate comunque un pensierino sulla strepitosa faraona al vin santo. Visto che si chiama “Gallo nero” e tenuto conto del cibo proposto, non possiamo che indirizzarvi su un ottimo Chianti classico DOCG, ne troverete una vasta scelta sia di etichette che di annate di produzione.
Sosta “vinosa”
Questa volta al posto della solita sosta golosa dedicata allo street food vi proponiamo un tour della fattoria vinicola Antico Castello di Monteriggioni il cui punto vendita si trova proprio all’interno delle mura del borgo dove nell’enoteca storica potrete degustare alcuni pezzi pregiati della collezione e lì altrettanto buono olio extravergine, se invece volete visitare la fattoria e le cantine bisogna prenotare un apposito tour. È qui che potete acquistare quelli che stavolta vi proponiamo come souvenir da bere.
SOUVENIR DA BERE
Chianti Classico Poggio alla Croce – Riserva
È un rosso prodotto con le uve coltivate sulle alture del territorio circostante il borgo di Monteriggioni, si differenzia dal Chianti classico perché viene messo a riposare per quasi due anni prima di essere imbottigliato e prevede una fase più lunga di affinamento in barrique di legno.
Come ogni Chianti, è composto da uve sangiovese innestate con una piccola quantità di canaiolo, è di colore rosso scuro tendente al rubino di sapore speziato e con un retrogusto di caffè tostato e cacao.
Davvero il giusto accoppiamento per gli elaborati piatti di carne della cucina toscana ed in generale per tutte le carni rosse arrosto e alla brace.
2 commenti
Complimenti per il post. Le foto sono molto belle.
Maurizio
Grazie Maurizio, abbiamo cercato di scegliere quelle che potessero far venire l’acquolina in bocca :D