Avete mai sentito parlare degli Archi di Pane? A San Biagio Platani (paese dell’entroterra siciliano in provincia di Agrigento) costituiscono il momento clou della liturgia pasquale e sono talmente cari alla popolazione da finire, ogni anno, in un museo creato appositamente per non disperderne la memoria!
San Biagio Platani
Canne, asparago, rosmarino, alloro, salice, cereali, datteri e addirittura pane (tutti materiali con un alto valore simbolico) vengono utilizzati per creare queste spettacolari installazioni.
Per mesi, le due confraternite cittadine (Madunnara e Signurara) sono impegnate in una sfida a colpi di scenografie mozzafiato lungo Corso Umberto.

Dettaglio | foto di m4_n1c4 via Flickr
Questa tradizione risale alla seconda metà del ‘600 e si è presto legata al culto della Madonna e del Signore (da cui la nascita delle confraternite stesse).
La sera del Sabato Santo ciascuna fazione allestisce la metà di strada che le è stato assegnato; il punto di incontro, esattamente al centro, è il sagrato della chiesa madre.
Qui, la mattina di Pasqua, si incontrano le statue del Cristo Risorto e della Madonna.
San Biagio Platani diventa un polo attrattivo per fedeli, curiosi e turisti. Le installazioni non vengono smontate subito dopo Pasqua, al contrario.
Grazie a un calendario di appuntamenti culturali davvero fitto, restano a testimoniare la suggestiva tradizione almeno fino a maggio.
Nel Museo degli Archi di Pasqua, si possono ammirare in scala ridotta le opere realizzate negli anni (vi ricordiamo che oltre che per le dimensioni, sarebbe impossibile traslare le vere decorazioni per il materiale deperibile con cui sono realizzate) e si può fare un virtual tour diurno e notturno che vi regalerà la sensazione di aver partecipato in prima persona all’allestimento pasquale!

San Biagio Platani | foto di m4_n1c4 via Flickr
Mentre ogni anno la creatività delle confraternite si sbizzarrisce nella creazione di scenografie sorprendenti, la struttura architettonica “portante” (entrata, viale e arco) non viene mai modificata in virtù del suo valore simbolico. I tre elementi evocano infatti rispettivamente la facciata di una chiesa, la navata e il suo abside.
La chicca: alla fase creativa da qualche tempo vengono invitati degli artisti che, con il proprio estro, devono dare un tocco di modernità alla manifestazione. Il tema in cui si dovranno cimentare quest’anno Mimmo Di Cesare e Carmelo Navarra sono l’Isola di Sicilia e il Mediterraneo. Le opere saranno inserite, come ogni anno, nel tessuto urbano per diventare tappe di un interessante itinerario artistico arricchito con contributi sempre nuovi.
Info utili Museo degli archi di Pasqua
Indirizzo: Via Benedetto Croce 12
Prezzi: offerta libera per ingressi individuali
Orari: durante la Pasqua il museo è aperto. Per informazioni aggiornate in tempo reale, contattate la proloco ai numeri 0922 627081 – 338 4048830 via email: info@prolocosanbiagioplatani.it o consultando il suto ufficiale http://www.prolocosanbiagioplatani.it/
1 commento
Ottima proposta!Ci sono stata qualche anno fa e sono rimasta incantata.E’ una manifestazione che impegna per quasi un anno,nella preparazione e credo serva anche per tenere unito il paese,piccolo ma molto collaborativo,c’è il lavoro di tanti anche se il visitatore vede l’insieme.