Alla scoperta del Lago Tana, situato a oltre 1.830 m tra le montagne del nord dell’Etiopia: è il più esteso del paese, fonte del Nilo Azzurro, e custodisce una rete di monasteri millenari su isolotti e penisole, circondati da una biodiversità unica. I monasteri più famosi sono l’Ura Kidane Meheret, il Kebran Gabriel (l’accesso alle donne è vietato) e il Debre Maryam. La superficie del lago è di 3.600 km², con circa 37 isole, di cui 19 ospitano monasteri e chiese, alcuni risalenti al XIV secolo o precedenti. Pochi sanno che è stato riconosciuto come Riserva della Biosfera UNESCO dal 2015 per la sua ricchezza biologica e culturale.
I Monasteri cristiani del Lago Tana in Etiopia
Una tra le attrazioni più affascinanti per i viaggiatori sarà l’architettura circolare in fango e paglia (come molte case etiopi), con affreschi vivaci e tesori religiosi preservati nei monasteri isolati. I monasteri sono molto spartani ma, a compensare la frugalità dei complessi religiosi, intervengono colorati e ricchi dipinti sulle pareti in eccellente stato di conservazione.

Monastero sul Lago di Tana in Etiopia – foto | opalpeterliu
Ura Kidane Mehret (Penisola di Zege)
Fondato nel XIV secolo da Betre Mariyam, con la chiesa attuale del XVI secolo, è decorato da affreschi dipinti tra 100 e 250 anni fa. Aperto sia a uomini che donne, include un piccolo museo con oggetti sacri ed ecclesiastici Scesi dalla barca dovrete percorrere un agevole sentiero da trekking che non mancherà di entusiasmarvi perché si cammina lungo piantagioni di mango e caffè. Si giunge al monastero in 15-20 minuti circa.

Monastero sul Lago di Tana in Etiopia – foto | opalpeterliu
Kebran Gabriel
Il monastero più vicino a Bahir Dar, famosa destinazione maschile: le donne non vi sono ammesse (almeno fino a recenti concessioni ufficiali). Conserva antichi manoscritti e una ricca iconografia religiosa; la struttura esterna può sembrare spartana, ma l’interno è straordinario.
Altri monasteri degni di visita
- Daga Estefanos: custode delle mummie di vari imperatori, tra cui Fasilidas, con accesso riservato agli uomini.
- Narga Selassie (Dek Island): costruito da Imperatrice Mentewab nel XVIII secolo con decorazioni interne e un originario portale di ficus; accessibile anche alle donne.
- Tana Qirqos (Kirkos): considerato luogo di riposo dell’Arca dell’Alleanza prima del trasferimento ad Axum; riservato ai monaci.
Come organizzare il vostro tour
Bahar Dar, sulla sponda sud del lago, è la base ideale: offre alloggi per tutte le tasche e parte da qui la maggior parte dei tour in barca ai monasteri. I tour in barca di mezza giornata partono da circa 30 USD e comprendono la visita dei tre monasteri principali. I tour di una giornata intera prevedono la visita alla penisola di Zege, trekking e relax tra foreste di caffè e mango. Alcuni percorsi sono anche adatti per gender-specific visits.

Monastero sul Lago di Tana in Etiopia – foto | A.Davey
Natura e fauna: oltre i monasteri
Ricordiamo che c’è anche un altro itinerario, rilevante dal punto di vista naturalistico, quello verso le cascate del Nilo Blu, emissario del Tana.
L’area è caratterizzata da una biodiversità unica perché vi si concentrano zone umide riconosciute a livello globale, dove si rifugiano oltre 200 specie di uccelli, molte endemiche (dai pellicani bianchi africani ai martin pescatore).

Cascate del NIlo Blu in Etiopia – foto | Mariusz Kluzniak
Questo fiume, conosciuto anche come Abbai, per effetto di terrazzamenti dovuti ad antiche attività vulcaniche genera, a una trentina di chilometri dalla città, le imponenti cascate Tissisat.
La portata varia non solo a seconda della stagione (il periodo migliore per assicurarsi uno spettacolare salto è senza dubbio quello che va da ottobre a dicembre) ma anche dall’attività della vicina centrale idroelettrica.
Il colore dell’acqua inoltre, può essere condizionato dalla presenza di limo dovuto alle abbondanti piogge. L’effetto, in ogni caso, è stupefacente.

Cascate del Nilo Blu in Etiopia – foto | hypertornado
Per raggiungere le cascate, è necessario prendere un bus turistico; il viaggio dura circa 45 minuti. È possibile fare anche un’escursione lungo il Nilo Blu (che piega verso il Sudan e, all’altezza di Karthoum si unisce al Nilo Bianco formando il Nilo) e realizzare un sogno: quello di avvistare gli ippopotami! Tutta la vita dei locali ruota ovviamente attorno al lago.

Imbarcazioni di papiro sul Lago di Tana – foto | ninjawill
L’attività maggiormente praticata è la pesca, a bordo delle tipiche tankwa (barche di papiro intrecciato) sia per il sostentamento familiare che per il commercio. Le varietà del Tana sono ben 27 di cui 20 endemiche: non mancherete dunque di assaggiare ottimi piatti a base di pesce durante questo viaggio! Bahar Dar offre anche un’altra attrattiva: il colorato, vociante e suggestivo mercato del sabato a cui partecipano tanti contadini delle aree limitrofe per vendere frutta, verdura e bestiame.
Come muoversi sul lago Tana
La bicicletta è il mezzo più utilizzato per girare in città (quasi esclusivamente pianeggiante). Molti viaggiatori ricorrono al bajaj (una specie di ape blu) che con 20 birr (circa 0,75€) garantisce qualunque spostamento in centro. I tour in barca sono abbastanza costosi quindi si consiglia di acquistarli in gruppo (o di aderire a qualche escursione organizzata) e di non vedere un singolo monastero ma di vederne almeno tre insieme (ricordando che alcuni sono vietati alle donne).
Come arrivare
Bahar Dar è servita da un aeroporto (il Bahar Dar Ginbot Haya Airport) su cui vola Ethiopian Airlines da Addis Abeba o Lalibela (la Gerusalemme d’Etiopia). In alternativa, se non si vogliono prendere voli interni, da entrambe le città, partono bus pubblici o minibus privati più veloci.
Perché il Lago Tana vale il viaggio
Il Lago Tana non è solo un’attrazione: è un universo spirituale e naturale. È un luogo dove religione, storia, arte e paesaggio si fondono in un’esperienza totale. Qui vivrete il lato segreto dell’Etiopia: un patrimonio vivo, custodito da comunità resilienti, fatto di acque sacre, pitture millenarie e biodiversità sorprendente.
5 commenti
Ho visitato il monastero di Azewa Maryam, sulla penisola di Zege, tre minuti di passeggiata dal molo di sbarco. Ha una struttura circolare con il tetto in paglia; tutto ben conservato. Belli i dipinti, interessante il piccolo museo adiacente al monastero, dove un monaco vive lì da oltre vent’anni. Ha un viso con un’espressione simile alle figure dei dipinti. Eccezionale.
ma che bella testimonianza Fabio! Grazie mille per aver condiviso con noi la tua esperienza :D
Quante foto belle.
Credo intendessi 3500 chilometri quadrati e non metri, giusto? ;)
ahahahah ovviamente sì! Ma tutte le volte che non commenti significa che non trovi errori??? :D