Lalibela, situata nel centro del paese a 2700 metri, è spesso definita la Gerusalemme d’Etiopia.
Il re Gadla, infatti, alla conquista della vera Gerusalemme da parte di Saladino, decise di costruire un luogo dove i cristiani copti potessero pregare serenamente: alla fine del XII secolo intraprese la costruzione di ben 11 chiese.
La leggenda su Lalibela

La case di Lalibela | foto di Marc Veraart via Flickr
La città di Lalibela era anticamente chiamata Roha. Leggenda vuole che alla nascita, il secondogenito della famiglia reale fu completamente avvolto da uno sciame di api ma nessuna lo punse. I genitori decisero di chiamarlo allora Lalibela che, tradotto, significa “le api riconoscono la sovranità”. Il bambino sarebbe diventato re.
Per evitare che salisse sul trono, il fratello maggiore ne ordinò l’avvelenamento, ma il giovane, dopo giorni di incoscienza (durante i quali pare avesse visto il Paradiso), si risvegliò.
Per riconoscenza, Lalibela decise di costruire delle chiese rupestri nello stile degli edifici dell’aldilà.
Pare che siano state realizzate in “soli” 24 anni perché quando gli operai andavano a dormire, gli angeli continuavano il lavoro.
Le 11 Chiese di Lalibela
Esse sono oggi riconosciute dall’Unesco nel novero dei siti da tutelare per la loro magnificenza. Le chiese, infatti, sono state letteralmente scavate in verticale nella roccia e sono collegate le une alle altre da cunicoli.

Bete Giyorgis / Saint Georges | foto Gustavo Geronimo via Flickr
Queste sculture rupestri sono separate da un canale artificiale che rappresenta il Giordano: troviamo 7 “Bete” (case) a nord del fiume e 4 a sud. La più conosciuta è Bete Giyorgis (dedicata a San Giorgio) un monolite dalla forma a croce, ma tutte hanno intagli, decori e affreschi che le rendono uniche nel loro genere (alcune sono alte fino a 15 metri!).
Chiese a nord
Bete Medhame Alem (Casa del Redentore), Bete Maryam (Casa di Maria), Bete Danaghel (Casa delle Vergini Martiri), Bete Debre Sina (Casa del Monte Sinai), Bete Golgotha (Casa del Golgota), Bete Giorgis (Casa di San Giorgio), La Cappella Sellassié.
Importante: la Casa del Golgota è la più sacra della città perché pare vi sia seppellito il re. L’accesso alle donne è severamente vietato.
Chiese a sud
Bete Amanuel (Casa di Emanuele), Bete Merkorios (Casa di San Mercurio), Bete Abba Libanos (Casa di Abba Libanous), Bete Gabrie-Rufa’el (Casa degli Arcangeli).

Lalibela | foto di Marc Veraart via Flickr
Per visitare al meglio le chiese è preferibile contattare una guida. Un’agenzia di Addis Abeba molto ben recensita è la Ghion Tours. Se vi muovete in autonomia, ricordate che:
- esiste un biglietto cumulativo di circa 1200 BIRR (20€ scarsi)
- per fare filmati potrebbero chiedervi una tassa aggiuntiva ma se siete dei professionisti potreste ottenere uno sconto
- in tutte le chiese è obbligatorio togliere le scarpe all’ingresso, quindi portate con voi dei calzini di ricambio.
Come arrivare a Lalibela
Un volo diretto da Addis Abeba con Ethiopian Airlines è sicuramente la soluzione più rapida.
Se però volete fare un’esperienza nell’esperienza, optate per l’auto. Nell’on the road anziché affrontare gli 800 chilometri tutti insieme (circa 15/16 ore di viaggio), è consigliabile uno stop a Bahir Dar, sul Lago Tana. Qui potrete fermarvi a visitare i bellissimi monasteri sull’isola di Dek e, a una manciata di chilometri, le Cascate del Nilo azzurro.
Quando andare a Lalibela
In generale, il periodo migliore per visitare l’Etiopia è durante la stagione secca, da ottobre a marzo. Un periodo molto suggestivo è l’epifania con le celebrazioni del Timkat. Cercate di pianificare il soggiorno nel weekend perché il sabato c’è il pittoresco mercato locale e la domenica le chiese si riempiono di fedeli vestiti di bianco per la santa messa.
9 commenti
Luogo affascinante e, anche per me, splendida foto!
@silvio: anche io l’ho trovata molto suggestiva quella foto! Secondo me l’uomo è capace di opere d’arte stupende ed è un peccato che rimangano nell’oblio a causa della distanza o della scarsa pubblicità!
Bellissima e ieatica l’immagine con l’uomo in tunica di fronte a Bet Giorgis. Data l’architettura si possono definire paradisi in terra ;-)
@giulia: ho visto, bravissima!
Ce l’ho fatta!! ahahah ho scoperto come si fa dopo svariati tentativi!!! grazie ancora!! :D adesso dovrebbe vedersi il mio link quando clicchi sulla mia icona.. ;)
@giulia: uhm…vado a verificare da me e te lo faccio sapere!
@franz: :D allora la ricerca è servita!
@adriano: spesso gli approfondimenti per i post sono una scoperta anche per noi!
Certi dettagli storici non li conoscevo!
Questo posto è incredibile! Non ne conoscevo nemmeno l’esistenza!
Ciao Turista,buona serata!
Sono talmente intrega che non son riuscita a fare quello che mi hai consigliato! ahaha sono andata su “modifica profilo” e ho inserito l’url della mia homepage nello spazio in cui appunto c’è scritto “url homepage” ma non mi sembra che sia cambiato nulla…. XD